Cavoli! 37 mi ha soffiato la risposta!
Nemmeno il tempo di pensarci date oh!
Cavoli! 37 mi ha soffiato la risposta!
Nemmeno il tempo di pensarci date oh!
-Healthy body, clear mind, peaceful spirit-
-Where there’s will there’s a way-
-Work hard have fun & be nice-
Io non voglio indovinare, che poi non so che foto postare
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
Bene, ci� un oggetto ma lo posto e delego Dietrologo (gli invio un mp) a fare le mie veci: non potr� stare collegato e non vorrei bloccare il gioco.
NduinaChedè.jpg
Tutti i miei peccati sono mortali. [Michelangelo Merisi]
Ci si attaccano le carcasse animali che poi verranno commercializzate?
I solemnly swear that i am up to no good...
Ho ricevuto la sub delega da dietrologo
No, sbagliato.
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
Appendiabiti?
I solemnly swear that i am up to no good...
Non serve ad appendere alcunch�.
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
una specie di ancora?
" Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui
Nu
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
Vi siete gi� arresi? Schiappe.
Tutti i miei peccati sono mortali. [Michelangelo Merisi]
cintura di castit�
schusa sono scemo
si ono che sono scemo
mi ritengo scemo
Un'ancora elaborata?
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Che poi con delega e sub delega hai fatto fuori due concorrenti, eh!
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)