Originariamente Scritto da
bumble-bee
tornando seri :
io ho una figliola che fa volentieri i compiti e non so se siamo stati noi fortunati o sfigati (si fa per dire), ma la maestra delle mie figliole le carica di compiti che la sera finiscono anche dopo cena...
mentre l'altra figliola non ne vuole sapere neanche ammazzata di scuola e di compiti e mia moglie non fa altro che starle addosso perch� non rimanga indietro. Alla fine, attraverso rimproveri, castighi e minacce, studia, anche se mal volentieri e porta a casa voti anche alti (nove, dieci). Questa mia figliola va bene nelle materie orali, mentre odia la matematica, perch� credo sia necessaria pi� concentrazione.
Dico la verit�, vedo molto me stesso in questa mia figliola, perch� anch'io di stare seduto ore e attento alle lezioni faticavo, nel senso che mi basta poco per distrarmi e viaggiare con la fantasia anche oggi. Quando vado a correre, non potere immaginare quanti "film" mi faccio nella mente.... sognando ad occhi aperti... e se posso dirvi la verit�, vado a correre pi�� per sognare che per il fisico.
Quindi, al contrario di mia moglie che � abbastanza preoccupata, io sono pi� ottimista, perch� credo che magari �/si sente ancora piccola e quindi pensa molto pi� al gioco che ai primi doveri che la vita le mette di fronte. Detto ci� immagino (e spero sia cos�) che crescendo maturi l'idea che nella vita sia necessario impegnarsi e assumersi le proprie responsabilit�. Io l'ho capito da tardo adolescente... quando ho cominciato a lavorare. A scuola non ho mai perso un anno, ma per pigrizia ho lasciato sempre qualche materia a settembre.... una volta il francese, un'altra l'italiano... poi l'inglese, per un puntiglio con la professoresa, che poi devo dire era l'unica che mi spronava a dare il meglio di me stesso. Oggi mi ritengo una persona matura e responsabile, sia nella vita, che nel lavoro.
Immagino che anche per lei arriver� il giorno in cui relizzer� quanto sia importante applicarsi al meglio in ogni ambito.
Detto ci�, quando saranno pi� grandicelle, cercher� di dare il mio modesto consiglio circa gli studi che vorranno scegliere. Io decisi di frequentare l'Istituto Alberghiero su consiglio di un professore di inglese che alle medie cap� che forse ero portato per le lingue (non saprei adesso su quale base, ma ci azzecc�), piuttosto che per gli studi classici che se poi non continui andando all'universit�, ti rimane ben poco, almeno pensavo, e pensavano i miei genitori.
Ricordo solo che mio nonno materno diede uno schiaffo a mia madre per quella mia scelta, credendo che mi avesse mandato alla scuola dei camerieri. Ma faceva parte di una generazione che probabilmente faceva fatica a capire la potenzialit� di certe scuole, specialmente qui, nel meridione. E mio nonno aveva la terza media, che a quel tempo era una rarit�.
p.s.
scusate se forse sono andatoun p�/o tutto il OT.