Originariamente Scritto da
axeUgene
Doppio, la societ� in cui vivevano i nostri nonni (i miei, nati tra il 1894 e il 1903) erano completamente diverse per cultura e grado di libert�, anche semplicemente di pensarsi;
il matrimonio-figli-ecc era un percorso praticamente forzoso, una stanza blindata, dalla quale le donne non potevano uscire, n� era per loro concepibile farlo, e i comportamenti eccentrici - oggi normalissimi, subivano uno stigma sociale pesantissimo, mentre le diversioni maschili erano tollerate, purch� discrete, o istituzionalizzate (casino); � un modello incomparabile rispetto al nostro
ad ogni modo, io non rispondo a Cono per sbertucciarlo, ma per sezionare i nostri modi di pensare e capire - se si degnasse di argomentare su figurazioni concrete che gli prospetto, invece di citare e tagliar corto col "Noi crediamo..." - quanto lui creda davvero in quello che dice e perch�, e se ci sono elementi di comune buon senso che possano essere distinti e distillati da quel corpo dottrinario cui lui fa riferimento;
sostenere l'articolazione di quei precetti sarebbe abbastanza facile teoricamente, per chi conoscesse gli escamotages e i bizantinismi della dottrina; ma poi, la prassi concreta dei cattolici pone un'inestinguibile contraddizione al principio di autorit�, dato che quasi tutti disobbediscono, convinti e non pentiti, semplicemente credendo in cuor proprio che la dottrina sia sbagliata;
se questo pensiero fosse esplicitato dialetticamente in un confronto sincero tra un "fedele" e un sacerdote, semplicemente porrebbe fuori dal cattolicesimo tutte queste persone non convinte di peccare nel disobbedire al magistero, la cui affermazione implicita � "non riconosco l'autorit� del papa, e mi attribuisco la facolt� di disobbedire sistematicamente e convintamente":
chi fa sesso pre-matrimoniale, senza nemmeno pensare di sposarsi, chi vive nel concubinato, chi ricorre alla contraccezione, chi pratica la masturbazione, ecc...
e anche per capire in che misura anche chi, come me, la pensa diversamente, in effetti sia poi influenzato da quegli schemi educativi, dai sensi colpa, dai pregiudizi sui sentimenti e sul sesso, ecc