Originariamente Scritto da
axeUgene
Hortensia,
per quanto suggestive, io sono sempre un po' scettico nei confronti delle metafore, perch� finiscono inevitabilmente per dare una forma a qualcosa che forse, a quella forma, non corrisponde; � gi� un giudizio (a priori, direbbe qualcuno...
);
l'idea di una "meta", per esempio, introduce un finalismo che facilmente inganna;
inganna perch� � intrinsecamente incompatibile con l'ideale romantico dei "sentimenti", in cui - volenti o nolenti - siamo immersi;
e soprattutto, perch� nella vita - mi sembra - nessun domani e nessuna meta sono garantiti;
c'� il presente, che pu� essere vissuto con la massima virt� e buona fede, onest� e sincerit�, ma solo nella padronanza di se stessi, mai del partner;
la stima e il piacere del confronto, anche l'esclusivit� e tutto il resto, devono per forza confrontarsi con una realt� esterna di corresponsione;
altrimenti siamo nella nevrosi, che porta violenza su di s� e gli altri.