Tu, Cono, mi pare che leggi un po' quello che vuoi leggere... io non sto sostenendo una posizione rispetto ad un altra (e nondimeno sto trattando il rapporto di coppia come totalmente marginale, la faccenda di tradire o non tradire le idee mi pare molto pi� interessante), tra l'altro non lo sto facendo proprio perch� voglio mantenermi aperto al mettere in discussione entrambe le posizioni, ergo in fin dei conti sono in linea con il testo di Galimberti.
Nel qual caso possiamo anche dire oggi come ieri, se guardi alle arti, le tematiche di oggi non sono diverse da quelle di ieri, posso anche convenire con te (forse) che oggi la gente sia pi� fedele, ma � ancora da dimostrare.
Beh, e a parte le societ� neolitiche che rispecchiano pi� o meno gli stessi schemi in tutto il mondo riuscendo a rimanere quasi invariate per migliaia di anni e che c'erano ci sono e ci saranno quando le civilt� cadranno, hai un singolo esempio passato o presente di civilt� libera dalla cultura del possesso per nascita o per superamento? Il superamento � stato teorizzato, ma all'atto pratico mi risulta abbia avuto esiti negativi.
Te la do per buona (bench� personalmente non mi sia mai nella vita rispecchiato in questa cosa, preferivo il mio status di sfigato), ma qual � il punto? Omologarsi agli schemi vigenti � ci� che li configura come schemi vigenti, un serpente che si morde la coda e la testa del serpente sono le persone, la cultura � la coda, mi pare non ci sia molto di sbagliato.
Se mi dici che � normale e comprensibile ti credo sulla parola... mi domando se stai usando il termine "introduce" come insinuazione del fatto che l'elemento di crisi sia un fatto nuovo, ma mi sembri sveglio abbastanza da indurmi ad escluderlo. Resta la faccenda dell'autonomia del partner, per come la poni qui c'� poco da dire, se uno dei due arriva al rifiuto di qualsiasi compromesso il rapporto � gi� finito, perci� passo direttamente all'affermazione successiva.
Proprio per il fatto che si ha a che fare con entit� autonome e distinte star� agli interessati l'onere di valutare quanto tengano alla propria unione, se desidereranno preservarla e superare la crisi dovranno procedere con i compromessi del caso, il che vuol dire che dovranno mettersi in discussione e trovare un punto di incontro se esiste. Dunque mi pare che la cosiddetta scelta di comodo che dovrebbe frenare la crescita personale, pu� invece benissimo dimostrarsi una scelta faticosa ed un occasione di crescita sia individuale che come coppia... dici poco?
Forse anche per quello sto cercando di mantenere a margine la faccenda della coppia, troppe variabili, si pu� guardare caso a caso, ma sai che palle... oltretuto � inutile. Un appunto per� devo fartelo, la soluzione pragmatica s�, ma non tra due estremi: come si suol dire due torti non fanno una ragione. Gli opposti vanno presi nella loro forma moderata, le filosofie orientali sostengono che contrapporre ad un forte yin un forte yang (o viceversa) sia sbagliato, � opportuno procedere con pazienza e stemperare il forte con l'opposto debole, giungendo all'equlibrio a piccoli passi.
In parte qui vale lo stesso discorso di prima: porsi il problema di quanto e perch� sia legittimo - e utile, vitale - preservare deve essere stabilito nel caso specifico, � impossibile (e inutile), porsi sulla questione cos� in astatto, poi come sopra se l'ago della bilancia di enrambi punter� sul preservare sar� un'occasione di crescit�. Ivi, per�, hai anche sollevato una questione che ritengo vada sradicata subito: lasciare che la propria condizione di felicit� o infelicit� sia legata ad un rapporto � pi� che un errore, � un'aberrazione, una visione distorta, simili presupposti conducono solo verso l'infelicit� (a titolo di nota personale vorrei comunque anche dire che tutto sommato la felicit� � sopravvalutata, ma questo � un discoro a parte, se si inserisse qui trascinerebbe la discussione totalmente OT).
E quanti sono preparati per questa domanda? Anche qui sei tu che ragioni astrattamente, ma non esiste una risposta univoca, si pu� solo guardare alla situazione concreta e rispondere prima ad un po' di domande sul come si sia giunti al punto di rottura, se ci sia ancora spazio di manovra, se si sarebbe potuto evitare... non sono cose che accadono di punto in bianco, ergo la domanda cos� a bruciapelo � fuori luogo.