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Lotta ai baroni
Lo sento al Tg stasera: le Istituzioni si stanno attivando per ridurre l'et� di pensionamento dei docenti universitari; fuori le anziane eccellenze per far posto ad altre eccellenze, ma meno anziane. Mi sembra giusto e ragionevole.
Poi viene intervistato un lucidissimo arzillo signore che palesa il suo rammarico, con molta semplicit�, ed evidente passione: "il provvedimento non sta a me discuterlo, io ho settant'anni, ma potrei dare ancora molto ai giovani, in quello che � stato lo scopo di tutta la mia vita: insegnare". Mi sembra ragionevole anche questo; in fondo settanta e pi� anni li ho anche io ed anche io mi sento vecchietto, ma ancora lucido ed arzillo.
E penso: ma non si potrebbero conciliare le due esigenze, con beneficio per tutti?.
Mi rispondo di si, e la mia proposta � questa che, opportunamente diffusa, potrebbe diventare legge di iniziativa popolare.
"I docenti che lo desiderino hanno la possibilit� di continuare la propria azione culturale anche dopo la pensione,
a titolo di consulenza e sostegno gratuito e volontario
ad i giovani e gli studenti che considerino utile per se un ulteriore supporto informativo e formativo."
- Non ci sarebbero oneri aggiuntivi per lo Stato, perch� questi professori godono gi� della loro adeguata pensione.
- Si recupererebbero preziose conoscenze ed esperienze che altrimenti andrebbero sprecate.
Una forma di "ripasso" fatto con passione, e per passione da persone certamente competenti!
- Si migliorerebbe in gratificazione la qualit� della vita di questi pensionati eccellenti.
Naturalmente il tutto sotto discreta ed autorevole sorveglianza dei Rettori degli atenei.
Pensateci, e ditemi che ne pensate.
Lucio Musto 8 novembre 2013
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