Le uniche vere introspezioni sul tuo morire le fai quando non ti resta altro da fare, e il tempo � tutt'altro che abbondante. I frutti casomai arrivano dopo, quando non li cerchi n� tantomeno te li aspetti. E l� ti accorgi che il linguaggio non serve, anzi � palesemente inadeguato.
Il resto � fuffa speculativa, e se proprio ti sforzi di farti capire resta un dialogo fra sordi.