Freud associava il gatto alla sessualit� femminile.....
Il sogno di Barbara denota indubbiamente una fase di passaggio della sua sfera sessuale. Dei suoi ormoni, a dirla semplice
Freud associava il gatto alla sessualit� femminile.....
Il sogno di Barbara denota indubbiamente una fase di passaggio della sua sfera sessuale. Dei suoi ormoni, a dirla semplice
amate i vostri nemici
Domani Cono ti sistema
-Healthy body, clear mind, peaceful spirit-
-Where there’s will there’s a way-
-Work hard have fun & be nice-
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
infatti questa propensione di Freud era criticata anche da colleghi; vabb�, tutti pionieri nel buio;
per�, in una societ� che censura il desiderio e lo ingabbia a maggior ragione un secolo fa - niente di pi� facile che nei sogni emergano pulsioni rimosse;
del resto, cosa c'� di pi� potente e istintivo della sessualit� in una persona ?
tutto il resto sono mediazioni, sovrastrutture, ideologie.
c'� del lardo in Garfagnana
La sessualit� � la cosa pi� potente solo se una persona ne � ossessionata. Mi auguro che la gente comune abbia cose pi� importanti a cui pensare, nella propria vita. Altrimenti sai che tristezza. E comuque Freud � criticato anche dai suoi colleghi di oggi, proprio perch� � assurdo ricondurre tutto alla sfera sessuale. A me certe cose che ha scritto nei suoi libri hanno fatto rabbrividire.
Certo, a livello patologico la sessualit� pu� avere un grosso peso, ma proprio perch� � deviata (pensiamo ai delitti passionali, per dirne una).
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
no, aspetta; qui fai confusione tra diversi aspetti dell'esistenza;
la sessualit� � l'istinto pi� potente per il semplice fatto che siamo costruiti cos�, per riproduci, dato che nascita e morte non li possiamo decidere;
tutto il resto che conta nella vita di una persona � superfetato, culturale, derivato; cio�, in qualche modo costruito per consentire, valorizzare e proteggere quell'istinto primario, che viene spesso rimosso, sublimato;
guarda il legame ovvio tra successo sociale e successo sessuale; � talmente scontato che il ricco tromba e si concede di tutto e di pi� - come � sempre stato nella storia - che inevitabilmente il desiderio di promozione sociale si accompagna alla promessa di una sessualit� pi� gratificante;
qui non si parla di patologia, e poi il delitto passionale non ha nulla a che vedere con la sessualit�, ma con il possesso e con la ferita identitaria che la perdita di quel possesso infligge;Mi auguro che la gente comune abbia cose pi� importanti a cui pensare, nella propria vita. Altrimenti sai che tristezza. E comuque Freud � criticato anche dai suoi colleghi di oggi, proprio perch� � assurdo ricondurre tutto alla sfera sessuale. A me certe cose che ha scritto nei suoi libri hanno fatto rabbrividire.
Certo, a livello patologico la sessualit� pu� avere un grosso peso, ma proprio perch� � deviata (pensiamo ai delitti passionali, per dirne una).
il punto debole delle teorie freudiane � che si prestano poco ad una verifica scientifica in termini di riscontri univoci, e che funzionano - nel senso di "spiegano" - generalmente solo nel contesto culturale nostro, di cultura europea;
per� spiegano parecchio, comunque meglio e con pi� elementi osservabili rispetto al pi� suggestivo Jung.
c'� del lardo in Garfagnana
Spiacente ma non sono d'accordo. La sessualit� viene eccessivamente mitizzata per come la vedo io. Anche perch� comunque la pulsione pi� potente che abbiamo, se vogliamo dirla tutta, � quella di nutrirci, per puro spirito di sopravvivenza, non quella di accoppiarci. E' una fissa quella di voler ricondurre tutto alla sfera sessuale. Anche nei sogni. Le variabili sono milioni e non certo riconducibili tutte alla riproduzione, fortunatamente.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
tu non sarai d'accordo, ma non si tratta certamente di una mia personale fissazione, o di altrui fantasie;
tutte le istituzioni umane sono costruite a partire dalla regolazione della sessualit�, e tutte le scienze umane e sociali confermano questo dato, a partire da quelle pi� solide rispetto alle discipline psicologiche;
poi, la cosa pu� non piacerti, ma � cos�; non � che bisogna fare chiss� quali studi o ricerche per vedere che tutte le discipline morali, religiose e giuridiche partono dalla norma dei rapporti sessuali e dei vincoli famigliari, con un'attenzione storicamente ossessiva;
lo puoi constatare facilmente non appena ti avvicini alle questioni religiose: gratta gratta, sempre da quelle parti si va a cadere come questione essenziale;
perci�, non trovo affatto sorprendente che le discipline psicologiche finiscano il pi� delle volte per registrare quell'ambito come il luogo in cui si generano nevrosi e rimozioni;
se la sessualit� non fosse cos� fondamentale, non ci sarebbe motivo per cui in tutta la storia e in tutte le societ� sia stata tanto ossessivamente controllata e disciplinata, con gradi diversi a seconda del censo; fosse come dici tu, tutti tromberemmo facilmente con chi ci pare, esattamente come decidiamo se mangiare da McDonalds o alla Tour d'argent, o nella bettola vicino al porto.
c'� del lardo in Garfagnana
Veramente la nutrizione viene prima della sessualit�, in ogni tipo di scienza umana. La necessit� di nutrirsi � quella da cui dipende la vita stessa della persona. Vivi benissimo senza riprodurti ma non vivi senza mangiare e bere.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Mah...
Nessuno quanto un cattolico o un ebreo pu� conoscere il "peso" della rimozione della sessualit�. Leggete i divertenti resoconti di Philip Roth
Attenti che il tappeto non arrivi al soffitto, prima di accorgervi di quel che ci state seppellendo sotto. Magari risparmierete in analgesici
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
vabb�, questa � solo una questione di immediatezza, ma non cambia la realt� sociale e psicologica che ti ho descritto;
lo stesso disagio che mostri tu - come la maggior parte delle persone, beninteso - di fronte alla constatazione di quanto la sessualit� sia fondamentale, � una riprova della nevrosi e rimozione;
non � una mia opinione, ma un fatto:
se osservi tutta la storia delle istituzioni umane, da sempre, famiglia & religione, leggi, tutto ruota attorno al perno del controllo della sessualit�, soprattutto femminile;
vai al fondo si una discussione su questioni religiose - anche qui - e alla fine vien fuori chiaramente che il comune denominatore degli indottrinati ruota attorno alla famiglia, ai ruoli, all'indissolubilit�, con tutta una serie di dettagli rivelatori;
guarda la storia dei separati per la Chiesa cattolica: se si separano, sono quasi tollerati, purch� non "consumino" con nuovo partner
tutte le differenze dottrinarie di ordine non teologico tra le diverse correnti cristiane riguardano la sessualit�; tutte le fisime islamiche sul costume riguardano l'esposizione e la libert� delle donne; tutte le leggi civili dell'Occidente che da un secolo a questa parte fanno discutere di pi� sono incentrate su sessualit�, famiglia e ruoli di genere, cos� le grandi rivoluzioni del costume, come la contraccezione;
mica sui tempi di cottura della bagna caoda o sulla ricetta della pastiera
c'� del lardo in Garfagnana
A proposito del buon Sigmund, per chi avesse voglie e tempo di leggere....
La teoria della libido
Per chiarire cosa intendesse Freud con la parola �libido� non possiamo prescindere dall�importante studio che il Maestro intitol� �Teoria della libido�.
Freud considerava l�istinto sessuale alla stregua di tutti gli altri istinti, come un processo psicofisico capace di provocare manifestazioni sia fisiche che psichiche: �E� tradizionale distinguere la fame dall�amore considerandoli rispettive rappresentazioni degli istinti di conservazione e di riproduzione della specie. Pur associandoci a questa distinzione molto evidente, in psicoanalisi noi ne postuliamo un�altra simile tra gli istinti di conservazione o istinti dell�Io da un lato, e gli istinti sessuali dall�altro; chiamiamo �libido� � o desiderio sessuale � la forza psichica che rappresenta l�istinto sessuale, e la consideriamo analoga alla forza della fame o alla volont� di potenza e ad altre simili tendenze dell�Io.� 1
In un punto del lavoro la libido � definita semplicemente da Freud come: ��la forza attraverso la quale si esprime l�istinto sessuale.�; ed ancora in uno scritto del 1915: �Abbiamo definito il concetto di libido come una forza quantitativamente variabile, che pu� servire a misurare i processi e le trasformazioni che si verificano nel campo dell�eccitamento sessuale. Distinguiamo questa libido in base al fatto che essa si origina dall�energia che � lecito ammettere come substrato dei processi mentali in genere, quindi le attribuiamo anche un carattere qualitativo.�
Freud arriva anche a parlare della base organica della libido accennando ai �disturbi dei processi sessuali, processi che determinano nell�organismo la formazione e l�utilizzazione della libido sessuale� ed ancora: �E� impossibile tacere che questi processi sono in ultima analisi di natura chimica� 2 Questa convinzione di Freud risale al lontano 1894.
Freud si atteneva al significato comune della parola sessuale mentre ampli� con ricchezza di spiegazioni quello delle �cose sessuali�. Attraverso lo studio psicoanalitico della prima infanzia e la conoscenza delle perversioni degli adulti, Freud prese atto che la sessualit� non � soltanto l�unione genitale nel coito, attraverso la quale si raggiunge la finalit� della riproduzione, ma al contrario egli riteneva che prima di raggiungere quello che defin� �lo stadio genitale�, la libido attraversasse uno sviluppo complesso. Sostenne, infatti, come gi� vent�anni prima aveva fatto un pediatra ungherese, Lindner, che il bambino � spinto a succhiare non solo dalla fame e dal bisogno di nutrirsi, ma anche dal desiderio del raggiungimento della soddisfazione sessuale, che permane anche dopo che la fame sia stata soddisfatta.
Gli inizi della teoria della libido risalgono al 1890 circa, quando Freud si rese conto dell�importanza della sessualit� nella nevrastenia e nella nevrosi d�angoscia, anche se la teoria and� consolidandosi ed elaborandosi man mano che la sua esperienza clinica aumentava. Fu, per�, nel 1905, nei �Tre saggi sulla teoria della sessualit��, e in un breve capitolo scritto per un libro del suo amico Loewenfeld, che il Maestro espose le sue innovative scoperte. Il libro di Loewenfeld, �Sexualleben und Nervenleiden� (�Vita sessuale e malattie nervose�), aveva gi� riportato nelle prime edizioni interventi di Freud, ma per la quarta edizione Loewenfeld persuase l�amico a scrivere un intero capitolo dal titolo �Le mie vedute sul ruolo svolto dalla sessualit� nell�etiologia delle nevrosi�.
In tale lavoro Freud effettu� un vero e proprio resoconto storico delle sue osservazioni che andarono ad arricchirsi o si modificarono in ragione dell�osservazione clinica. Egli si occup� delle �nevrosi attuali� , cio� della nevrastenia e della nevrosi d�angoscia, riconoscendo in esse la presenza di importanti fattori sessuali nell�etiologia.
Con la comparsa nel 1905 dell�opera �Tre saggi sulla teoria della sessualit�� Freud ricevette le pi� dure critiche: della prima edizione vennero stampate solo mille copie, e ci vollero pi� di quattro anni per venderle; delle successive due edizioni ne vennero stampate duemila che furono vendute nello stesso lasso di tempo; il suo compenso fu di duecentosessantadue corone (53,08 dollari).
Freud divise il libro in tre parti. Nella prima si sofferma sulle varie deviazioni dell�istinto sessuale, dividendo queste deviazioni in due grandi gruppi, a seconda che riguardassero l�oggetto dell�istinto o le finalit� dello stesso.
Nel primo caso inserisce le variazioni del sesso, dell�et� e della specie dell�oggetto. Per l�omosessualit�, che prefer� chiamare �inversione�, Freud ritenne opportuno non prendere una posizione unilaterale, n� a favore dei fattori congeniti n� per quelli acquisiti.
Anche per le deviazioni delle finalit� dell�istinto effettuer� una suddivisione in due sottogruppi: trasgressioni anatomiche e fissazioni a stadi precedenti. Rispetto alle prime, caratterizzate dal fatto che altre parti del corpo (la bocca, l�ano, ecc.) possano prendere il posto degli organi genitali, Freud sottolinea l�importanza della sopravvalutazione dell�oggetto, che tanto spesso si accompagna all�attrazione sessuale.
Nel secondo sottogruppo, vengono scelte, in sostituzione dell�istinto sessuale alcune sue componenti che di solito fungono solo da coadiuvanti nei riguardi dell�atto finale. Si verifica un arresto ad uno stadio preliminare dell�intero processo, ed una sua accentuazione, tale da portarlo a sostituire l�intero atto. Le componenti principali in questo caso sono due: una � il desiderio di guardare o di essere guardati, che nel caso delle perversioni, viene chiamato rispettivamente �scopofilia� ed �esibizionismo�; l�altra � il sado-masochismo.
Freud riteneva che la maggior parte delle deviazioni fossero presenti in forma moderata nella vita normale e che diventassero patologiche nel momento in cui acquisissero i caratteri dell�esclusivit� e della fissazione.
Per Freud la sessualit� rappresenta l�unico fattore costante nella genesi delle psiconevrosi i cui sintomi rappresentano, da un lato la funzione sessuale mascherata, dall�altro sono espressione della resistenza dell�Io. Riteneva che gli impulsi sessuali che determinano e mantengono i sintomi sono solo in piccola parte �normali� poich� pi� spesso si tratta di impulsi �perversi�: di fatto, dietro ai sintomi nevrotici, si possono scoprire quasi tutte le perversioni.
In un breve passo sugli istinti (Triebe), Freud suggerisce che ci� che li distingue l�uno dall�altro e li caratterizza in modo specifico, � la loro fonte e il loro scopo. La fonte consiste sempre in uno stimolo che si origina in qualche parte del corpo, e lo scopo consiste nell�eliminazione di questo stimolo. A questo punto Freud introduce il concetto di �zone erogene�, cio� di parti del corpo capaci di evocare sensazioni erotiche. Tali zone possono interessare una vasta area, ma sono pi� sensibili in determinati punti piuttosto che in altri: gli organi genitali e gli orifizi alimentari.
Nella seconda parte Freud tratter� la �sessualit� infantile� ponendo l�accento sull�amnesia infantile come variabile interveniente a determinare la negazione dell�esistenza di tale sessualit�.
Egli infatti descrive il neonato come un essere gi� capace, fin dai primi giorni di vita, di sensazioni erotiche che andranno a modificarsi e svilupparsi fino ai quattro anni, per poi subire una quiescenza fino alla pubert�. Le prime manifestazioni sessuali, come anche quelle della nutrizione e della defecazione, sono autoerotiche e la loro finalit� consiste nella soddisfazione degli stimoli provenienti dalle zone erogene. Freud parler� di attivit� precoci o pregenitali distinguendo due fasi: quella orale e quella sadico-anale.
La seconda parte del libro termina con un passo molto suggestivo sull�interpretazione dei processi sessuali e non sessuali, mentre la terza parte � dedicata alla esplicitazione dei cambiamenti che si manifestano durante la pubert�. Nelle edizioni successive aggiunse ulteriori passi come, per esempio, quello relativo alla �libido dell�Io�, datato 1915.
Altri lavori videro impegnato Freud su questo argomento: il 12 novembre 1906 tenne una conferenza su �Astinenza sessuale� al Sozialwissenschaflicher Bildungsverein (Societ� culturale di scienze sociali); il primo scritto sull�Educazione sessuale dei bambini fu pubblicato nel 1907 sulla rivista �Soziale Medizin und Hygiene�; nel 1908 il lavoro dal titolo �Etica sessuale civile e nervosismo moderno� venne pubblicato su �Sexualprobleme� e nello stesso anno, sulla medesima rivista, fu pubblicato �Teorie sessuali dei bambini�. In quest�ultimo lavoro Freud descrive le teorie che i bambini costruiscono per soddisfare la loro curiosit� sessuale. Osservando la vita animale e le donne gravide i bambini percepiscono la presenza nel corpo materno di un organismo, ma non sono in grado di spiegarsi come vi sia entrato n� come ne possa uscire. La risposta pi� comunemente fornita � che i bambini escano dall�ano, e tale concetto viene ad essere sostituito successivamente dall�idea che la via d�uscita sia l�ombelico. I bambini ritengono inoltre che anche gli uomini possano dare alla luce dei figli. Secondo Freud i bambini inconsciamente ritengono che le donne siano fatte come loro (dotate di fallo), riuscendo cos� ad esorcizzare la paura di castrazione.
In un altro lavoro sulle �Fantasie isteriche ed i loro rapporti con la bisessualit�� comparso sulla rivista �Zeitschrift f�r Sexualwissenschaft� di Hirschfeld nel 1908, Freud tratter� brevemente del ruolo della fantasia nella determinazione dei sintomi psiconevrotici. Nello stesso anno, con il lavoro intitolato �Carattere ed erotismo anale� pubblicato dalla rivista �Psychiatrisch-neurologische Wochenschrift� di Bresler, dest� enormi resistenze tra gli psichiatri l�idea che si potesse parlare di una eccitabilit� erotica anale.
Il 24 febbraio del 1909 Freud lesse una relazione alla Societ� di Vienna sulla �Genesi del feticismo� (Zur Genese des Fetischismus) che non venne mai pubblicata. Nello stesso anno scrisse per il libro di Otto Rank �Il mito della nascita degli eroi�, un capitolo dal titolo� Il romanzo familiare dei nevrotici� dove tratter� della fantasia di quei bambini che hanno avuto difficolt� ad emanciparsi dall�autorit� dei genitori alla quale, in seguito ad una sopravvalutazione, non riusciranno mai a rinunciare. Freud per la prima volta aveva rilevato questa fantasia nella paranoia, per poi ritrovarla nei nevrotici e nelle persone normali.
Nel 1910 il Maestro cominci� l�elaborazione di una serie di saggi che riun� sotto il titolo �Contributi alla psicologia dell�amore�. Il primo di questi saggi, �Un tipo speciale di scelta oggettuale proprio dell�uomo�, fu pubblicato sullo �Psychoanalytisches Jahrbuch� e venne esposto da Freud alla Societ� di Vienna il 19 maggio 1909 e discusso nella riunione successiva.
Il secondo saggio, �La tendenza universale alla devalorizzazione nella sfera amorosa�, venne pubblicato due anni dopo. In tale lavoro il Maestro tratter� l�impotenza maschile, ponendo l�accento sull�etiologia di fattori come le fissazioni infantili, dell�incesto ed delle privazioni verificatesi durante l�adolescenza.
Il terzo saggio usc� nel 1918, nella quarta serie della Sammlung kleiner Schriften zur Neurosenlehre, con il titolo �Il tab� della verginit��.
Nel 1910, presso la Societ� di Vienna, si discusse sul tema dell�onanismo e sulle altre forme di attivit� autoerotica. Due anni dopo il rendiconto venne pubblicato, in forma di libro, con l�aggiunta di alcune osservazioni di Freud.
Risale per� al 1914 la radicale revisione che Freud effettu� delle sue teorie sulla struttura della mente nel saggio �Introduzione al narcisismo�. Fu questo il primo dei mutamenti che egli effettu�, seguito da un secondo otto anni dopo.
L�11 marzo del 1914 Freud lesse, presso la Societ� di Vienna, un lavoro su �Un caso di feticismo del piede� che non fu mai pubblicato; nel 1916 interruppe la serie di lavori teorici per pubblicarne uno di carattere clinico: �La trasformazione degli istinti, con particolare riferimento all�erotismo anale�.
Gran parte della teoria della libido venne esposta nelle �Lezioni introduttive di psicoanalisi� pubblicate nel 1917.
Nel 1919, infine, pubblic� uno studio di clinica , di circa trenta pagine, dal titolo �Un bambino viene picchiato�, su una particolare fantasia erotica ricorrente nel bambino, riuscendone a fare una esauriente analisi.
Gutta cavat lapidem.
Alienor � certamente una perversa polimorfa, che prova piacere a stare svestita al caldo sulla sabbia a sorseggiare un aperitivo;
chiamala scema
c'� del lardo in Garfagnana
Io sono convinta che tutta sta palla del fondamentalismo islamico sia una lotta contro la libert� sessuale delle donne. Il buon Allah non c'entra una cippa. I femminicidi (che brutta parola...) qui in occidente... Tutto espressione del terrore dei maschi che le vagine di loro propriet� incontrino altri peni, magari migliori del loro. "Strigni, strigni", riduci ai minimi termini, � questo.
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
Tutto tutto no, ma buona parte credo proprio che sia come dici tu.
"Tipo piacevole. Mai scontato. Non banale." - Utente da Empoli
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