Cono, scrivi tanti di quelle castronerie da indurmi a pensare che a scuola durante l'ora di storia tu giocavi alla battaglia navale col compagno di banco. Guarda che le masse erano uscite ben prima di Costantino dalla clandestinit�. Mi piace il quadri che delinei: un bel giorno Costantino promulga l'editto di Milano e da allora le masse "escono dalla clandestinit�". Sei ridicolo. L'editto non fa che prendere atto di una situazione di fatto, ossia che i cristiani erano gi� la maggioranza e Costantino, che tra parentesi seguiva la religione del Sol Invictus e che si fece battezzare solo sul letto di morte, ne prese atto. D'altra parte, basta scorrere i Fasci consulares per notare che gi� dopo il 150 (ossia un secolo e mezzo prima di Costantino) quasi la met� del senato aveva aderito al cristianesimo ed � quindi difficile immaginarla vivere nella clandestinit�. Se avessi letto pi� libri e guardato meno film all'oratorio sugli antichi Romani, eviteresti ora di scrivere corbellerie che farebbero vergognare un ragazzino di prima media.
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Le persecuzioni contro i Cristiani attraversano i primi 3 secoli, Pazza. Nerone, Domiziano, Traiano, Decio, Valeriano�.fecero strage di innocenti. Fino appunto a Costantino. Trovi documenti ovunque. E� molto triste dire le cose a met�.
amate i vostri nemici
Comincio con una citazione di Gibbon, storico cristiano sicuramente pi� colto di te e di me: "I giudici dei tribunali dell'impero romano, le cui leggi costituiscono tuttora, in molti casi, la base della moderna giurisprudenza, di rado erano quei carnefici che l'apologetica contemporanea e dei secoli successivi, troppo attenta a far risaltare le virt� dei martiri, ha tentato di presentare; l'eventuale condanna dei cristiani per i quali era stata comprovata l'accusa, non era tanto dovuta alla colpa di essere cristiani, quanto piuttosto alla resistenza che essi potevano porre in atto nel sacrificare agli d�i; allo stesso modo, le eventuali violenze e torture cui erano sottoposti durante il processo (una prassi comunque normale nei procedimenti giudiziari) non erano il mezzo per punirli della colpevole appartenenza ad una setta empia, quanto per convincerli con ogni mezzo (�per il loro bene�) a compiere un semplice gesto che li avrebbe salvati. Inoltre, la sostanziale umanit� della maggior parte di questi giudici (e Tertulliano ne cita diversi esempi), li portava ad escludere, per il delitto di cristianesimo, la pena di morte, preferendo piuttosto una pena detentiva, l'esilio o la schiavit� in miniera (che avrebbero comunque potuto consentire una possibilit� di �recupero�); la massima pena era riservata, di solito, ai rappresentanti del clero".
Una preziosa fonte indiretta sono le iscrizioni funebri: quelle cristiane iniziano a comparire con frequenza dal II secolo sull'agro pubblico: E' difficile immaginare che i romani perseguitassero tanto i cristiani e poi gli consentissero di seppellire pubblicamente i morti.
Ultimo particolare, gi� notato da Voltaire: in molte fonti cristiane si narra a pi� riprese di cristiano condotto al supplizio "accompagnati da compagni di fede" col compito di sostenerli nell'ultima ora, dal che � evidente che si stava punendo la singola persona e non la setta: diversamente anche gli accompagnatori avrebbe fatto una brutta fine...
Ribadisco: il tuo quadro che i cristiani "escono dalla clandestinit�" il giorno dopo l'editto di Milano � ridicolo. Costantino divulg� l'editto non perch� folgorato sulla via di Damasco (si convert� solo sul letto di morte) ma perch�, da finissimo politico qual era, aveva preso atto che il cristianesimo aveva ormai preso piede e contrastarlo ulteriormente sarebbe stato contro gli interessi dello Stato.
Guarda che queste inezie le trovi su qualunque manuale di scuola superiore: basta avere la volont� di leggere.
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Le possiamo leggere, Pazza. Ma senza chiave di lettura diventa fazioso interpretarle�.
Certo che Costantino era anche un pragmatico, che prese atto dell�impossibilit� di arginare il fiume in piena del Cristianesimo. Certo. Ma quella decisione mosse senz�altro anche dalla fede della madre, dalla fede di tanti che (perfino in seno al suo Impero) simpatizzavano per coloro che, in nome del loro Dio, andavano incontro anche alla Morte pur di non rinnegare la loro Fede.
amate i vostri nemici
Ma io non discuto su questo... Se rileggi la discussione sono stata io a scrivere che, lungi dall'"uscire dalla clandestinit�", quando fu promulgato l'editto di Milano i cristiani erano gi� la maggioranza. E quindi la tua castroneria di partenza trova ulteriore conferma da quanto scrivi nel tuo ultimo intervento.
semel in anno licet insanire, cotidie melius