Quindi, di fatto, i single non possono
Quindi, di fatto, i single non possono
Scelta che nelle stesse condizioni farebbe la maggioranza sociale e probabilmente la totalita' dei giudici minorili per semplice atteggiamento conservativo per cui, se non si hanno buoni motivi per cambiare, non si cambia..a parit� di requisiti darei il bambino alla coppia etero e non per discriminare i gay ma solo per garantire il benessere psicofisico del bambino.
Siccome e' la coppia etero ad essere prolifica e non la omo, potendo scegliere e non standoci motivazioni forti ad indirizzare la scelta, mi attengo alla prassi consolidata.
, possono a certe condizioni, come per altro la coppia etero deve rispondere a dei criteri, i poveri sono esclusi a prescindere.
Il punto sta nell'essere esclusi per principio.
Il senso e' che tu non dici, io non chiedo e tutto si puo' fare, ma se tu dici tramite l'essere coppia sei fuori gioco.
c'� del lardo in Garfagnana
Con lo squilibrio che c'e' fra offerta e domanda difficile che al giudice si ponga seriamente il dubbio, volendo pure il principio assicurare al bambino le condizioni migliori.
Cosa che, a parita' di tutto, si traduce nel dargli l'ambiente piu' diffuso.
Anche perche' il funzionario non e' delegato a sperimentare prototipi, ma si deve attenere, avendo scelta, a soluzioni collaudate, almeno allo stato dell'arte.
Diverso sarebbe invertendo le condizioni di offerta e domanda, dove si dovrebbe considerare la preferibilita' fra coppia omo e brefatrofio, comunque lo si chiami.
guarda, manchi proprio il punto generale di principio, perch� ti sfugge il contesto;
quei criteri che evochi, e che ti sembrano intuitivi, non sono sostenibili nell'impianto giuridico come principio, e per motivi diversi e tra loro correlati;
intanto, devi considerare che
a) gli status soggettivi e i diritti delle persone sono definiti in base a norme cogenti sovranazionali, cui l'Italia aderisce;
b) se una norma nazionale incide su determinati profili, deve enunciare una ratio, un perch� compatibile con i principi di cui al punto a);
posto l'interesse prioritario del minore, la norma ostativa nei confronti delle coppie omo dovrebbe statuire in positum che quella condizione � inadatta, e dovendo argomentare questo, entrerebbe in conflitto coi principi di cui sopra;
e avresti:
c) il minore a cui viene preclusa un'opzione che ipoteticamente potrebbe essere migliore; dovresti stabilire in via di principio che nessuna coppia omo pu� essere pi� adatta di una etero; se tu prendessi 100 coppie etero e 100 omo, � estremamente probabile che almeno qualcuna di quelle coppie omo sia preferibile ad alcune etero; col che, precluderesti il gruppo degli adottabili da una possibilit� migliore; il tutto:
d) dovendo argomentare una discriminazione, e cio� che la condizione della coppia omo sia intrinsecamente inadatta al ruolo genitoriale, per motivi che devi argomentare, entrando di nuovo in conflitto con diversi principi assodati;
anche supponendo che tu possa affermare una cosa del genere, andresti ad affermare un principio cogente che, in considerazione dell'inattitudine genitoriale, ti obbligherebbe alla coerenza di togliere i figli, anche naturali, agli omosessuali, avendo stabilito l'inattitudine alla patria potest�, visto che non puoi stabilire differenze di status tra l'adottando e il figlio naturale; il diritto e la tutela che ha uno, deve avere anche l'altro;
inoltre, ti si pone il problema dello status dei cittadini comunitari di paesi in cui l'adozione vale; cio�, dovresti forzosamente negare lo status di genitori, poniamo, a due lesbiche olandesi residenti in Italia; se si tratta di un diritto fondamentale del minore, non � che la condizione di "olandese" pu� giustificare e transigere; d'altronde, se non intervieni, ti si pone il problema inverso, del perch� neghi ai tuoi nazionali, adottanti e adottandi, quello che concedi agli altri, rafforzando la circostanza discriminatoria;
insomma, la preferibilit� di principio della coppia etero la dovresti argomentare, ma � impossibile senza ricorrere a presunzioni altrimenti vietate e ingiustamente discriminatorie; e non valgono ragioni ambientali, perch� allora si cederebbe al pregiudizio e si istituirebbe un assurdo principio conformista, per cui dovresti censurare qualsiasi altra lecita e irrilevante circostanza che si pu� considerare eccentricit�, magari razziale, religiosa, di opinione, di gusti artistici;
dovresti far adottare un bambino da una coppia di juventini e mai di torinisti, perch� nel primo caso vincerebbe sempre e sarebbe felice, mentre nel secondo sarebbe frustrato e preso in giro
oltretutto, non ha senso nemmeno il discorso della domanda e dell'offerta, perch� una norma ostativa ti costringerebbe anche a bocciare l'adozione internazionale da parte di una coppia omo italiana, ammessa nel paese d'origine del bambino; mentre sarebbe assolutamente lecito contestare adozioni - omo o etero - avvenute secondo criteri non ammissibili, per esempio l'acquisto o altre prassi incompatibili con i principi del nostro ordinamento.
Ultima modifica di axeUgene; 24-08-2016 alle 22:27
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Ma io non ti sto affermando un principio cogente, ma ipotizzo una scelta nei margini di discrezionalita' che ci sono.
Chi stabilisce se non il giudice cosa e' piu' opportuno e migliore per un bambino?
Senza considerare il punto di vista degli assistenti sociali che preparano la relazione dando gli elementi di giudizio.
La storia di una vita in coppia etero ha una casistica storica consolidata, in una coppia gay la casistica e' sporadica.
Magari quando si avra' una casistica storica consolidata di vita in coppie gay costruita sulle adozioni del coniuge genitore non biologico certe considerazioni dell'ufficio valutatore saranno marginali.
Fermo restando che sto facendo una stima sulle valutazioni di una commissione giudiziaria che ha si un ferreo principio, ma dove chi ha l'avvocato piu' bravo ha piu' ragione di chi l'ha piu' somaro, economico.
capisco, ma tutto questo � un percorso evolutivo; vai a sapere cosa penseranno quegli assistenti e quel giudice di quelle coppie; intanto, vai a normare la circostanza secondo principio;
questa rilevanza della casistica che chiami in causa parte dal presupposto che ci sia una differenza sostanziale, intrinsecamente indesiderabile, di educazione e ambiente ad incidere sulla vita del minore, tale da richiedere una particolare verifica ex-post;La storia di una vita in coppia etero ha una casistica storica consolidata, in una coppia gay la casistica e' sporadica.
Magari quando si avra' una casistica storica consolidata di vita in coppie gay costruita sulle adozioni del coniuge genitore non biologico certe considerazioni dell'ufficio valutatore saranno marginali.
� gi� un pregiudizio; anche ammettendolo, andrebbe argomentato, e l� casca l'asino.
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L'evoluzione della norma la stiamo vedendo, ristagna.
Mi sembra un fatto che la famiglia etero sia un modello consolidato e quella gay un prototipo, da cui si puo' prevedere un certo comportamento da parte di apparato conservatore come quello giudiziario, salvo imbattersi in un magistrato d'assalto, o nell'imposizione di quote fisse di assegnazione.
infatti il punto non � quello di cambiare modello; � ovvio che la famiglia sar� quasi sempre etero;
qui l'unica cosa di sui si pu� discutere � la praticabilit� di un pregiudizio ostativo da parte della legge; puoi essere conservatore quanto ti pare, ma poi contano i comportamenti; se due lesbiche italiane si sposano in Spagna e adottano un bambino in Ghana, magari vivono 10 anni in Germania e poi tornano, che fai ?
perch� poi il genere di situazioni con cui ti trovi ad avere a che fare � questo, diverso dalla domanda standard che ti figuri, e devi decidere in modo compatibile alla legge.
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cio�, in soldoni, quando la realt� ti presenta situazioni che non hai disciplinato, come nel caso delle stepchild a., queste ti si impongono, perch� le persone fisiche devono avere uno status;
a quel punto, o neghi quella famiglia, e devi argomentare una ratio, togliere figli, porti in una serie di conflitti normativi e di tutela, o la ammetti, che significa poi disciplinarla in termini di liceit� di principio e status; che ti vuoi conservare ?
c'� del lardo in Garfagnana
Ipotizzo una situazione simile a quella di una coppia di disoccupati etero.
Il principio li abilita, ma la graduatoria li esclude.
Ultima modifica di meogatto; 25-08-2016 alle 07:45