L'addio (o "Il commiato")
Volemmo separarci? Ci parve bene, saggio?
Ma perch� ci atterr� come un delitto
nel farlo? Noi ci conosciamo poco.
Perch� davvero regna in noi un Dio.
E tradiremo chi ha creato in noi
tutto, pensiero e vita, che ci anima,
il Dio che ha protetto il nostro amore -
questo, soltanto questo io non posso.
Ma il mondo sa un'altra privazione,
altro onore di ferro, altro diritto,
ed assopisce l'anima
l'abitudine, giorno dopo giorno.
Lo so - da che il terrore informe, radicato
ha diviso dagli uomini gli dei,
deve il cuore espiare col suo sangue,
deve morire il cuore di chi ama.
Fa che non parli, e che non veda pi�
da ora questo che mi fa perire,
e parta alla mia pace in solitudine
e che il congedo resti tutto nostro!
Offrimi tu la coppa dove io possa
bere un sacro veleno di salvezza,
bere con te una bevanda di Lete,
tutto dimenticare, odio e amore!
Andare voglio. Forse ti vedr�
Diotima, un giorno, dopo lungo tempo,
quando sar� sfiorito il desiderio;
vagheremo, guidati dal discorso,
tranquilli, molto simili ai felici,
pensosi, incerti, fin che questo luogo,
il luogo dell�addio, evocher�
tanto passato consolando il cuore;
ti guarder� stupito, udir� voci
d�un tempo antico, un canto molto dolce,
un suonare di corde; sul ruscello
profumer� per noi un giglio d�oro.
Friedrich H�lderlin