Revocavility day.
Mannaggia.
Revocavility day.
Mannaggia.
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
St� certa che ognuno render� conto a Dio, un giorno, di tali peccati.
Ma d�altro lato non possiamo davvero costruirci alibi di comodo dicendo �E� colpa dello Stato�del Governo�.della Politica in senso lato�..�
Di fondo egoisti lo siamo davvero tutti per costituzione, Laura. Si tratta di prenderne atto, di rendercene conto e uscire finalmente dall�angusto reticolo del nostro orticello: La Vita � bella! E� meravigliosa!!! Perch� rinunciare a trasmetterla? Perch� darla vinta ai cultori del nichilismo pi� grigio?
amate i vostri nemici
Ma Santidd�o Axe, esistono anche uomini non aggressivi, pacifici, rispettosi dell�altro! Se non si crede questo, che � possibile vivere senza la rivoltella sotto il cuscino e senza vedere nel nostro Prossimo un potenziale nemico, cade ogni discorso: Guerra � e guerra sia per sempre�.altro che avere figli! No, l�iniziativa della Lorenzin spazia e tocca temi molto pi� profondi.
�La denatalit� non � un fenomeno casuale, che spunta all�improvviso in un dato momento della nostra postmodernit�. Ha cause precise, inequivocabili. Deriva dalla disgregazione della famiglia. Dalla crisi di un certo modello di coppia. Dal crollo del numero dei matrimoni. Dalla costante impennata di separazioni e di divorzi dell�ultimo trentennio. Da un quadro socio-culturale che sembra congegnato in modo perfetto per rendere sempre pi� difficile la vita alle famiglie che persistono in questa vecchia, desueta pratica dove l�amore si lega alla generativit�, alla fedelt�, alla gioia dell�impegno reciproco a tempo indeterminato. Deriva anche dall�assenza di politiche familiari mirate. Ma, se non ricomponiamo tutto il resto all�insegna di un atteggiamento condiviso e favorevole nei confronti del far famiglia, non saranno n� nuovi asili-nido n� permessi pi� larghi per l�allattamento, a risolvere l�inverno demografico. Se non riusciamo cio� a ristabilire il paradigma dei valori, se non troviamo le parole per rispiegare ai giovani che solo la solidariet� tra le generazioni assicurer� loro un domani meno incerto e meno conflittuale, non baster� certo un manuale scientifico sulla salute riproduttiva � pericoloso e ambiguo neologismo � per voltare pagina. Certo, progettare un piano educativo per spiegare i fondamenti di amore e sessualit� � cio� le ragioni stesse delle vita � � molto pi� complesso e difficile. Innanzi tutto occorre capire cosa proporre e chi investire di questa responsabilit�. Le famiglie? Tante, soprattutto quelle con figli adolescenti e preadolescenti, avvertono l�urgenza di adeguare capacit� di intervento e conoscenze per incidere in modo positivo sulla formazione dei propri figli, bombardati a ritmo incessante da messaggi fuorvianti, da esempi deleteri, da tutta quella sottocultura del 'vietato vietare' che domina social, web, vecchi e nuovi media. I genitori, quelli che non si stancano di impegnarsi nel pi� difficile mestiere del mondo senza adeguarsi alla rischiosa banalit� del pensiero dominante, sanno che apparire convincenti ed efficaci agli occhi dei figli � tutt�altro che agevole. S pesso non bastano n� parole n� esempi. Occorre la volont� di non fermarsi, di sperare oltre ogni speranza. C��, fortunatamente, chi ci riesce. Ma bisogna anche ammettere, e purtroppo le statistiche sono l� implacabili a ricordarcelo, che le famiglie sono sempre pi� sole in questo compito immane. Cresce il numero dei nuclei che, loro malgrado, si arrendono al rischio dell�irrilevanza e che finiscono quindi per spaccarsi. Il quadro educativo allora si complica e spesso, al di l� di ogni buon proposito, diventa difficile se non quasi impossibile presentare ai figli proposte coerenti e impegnative, soprattutto nell�ambito della sessualit� e dell�affettivit�, quando i genitori per primi evidenziano un profilo di fragilit�. Lo racconta l�esperienza dolorosa di tanti padri separati a cui, tra l�altro, spesso non � pi� neppure consentito occuparsi del futuro dei propri figli. Non esistono ancora ricerche credibili sulle scelte familiari e generative dei figli di separati e divorziati, ma i pochi specialisti che hanno deciso di occuparsi di questo tema scomodo e politicamente scorrettissimo, sono convinti che gli esiti, prevedibilmente negativi, si vedranno solo tra qualche decennio. P er aiutare questi genitori, per regalare loro quella fiducia educativa che in troppi casi hanno smarrito, serve allora un progetto ambizioso, ben pi� complesso e articolato di un vademecum scientifico sulla fertilit�. L�equazione potrebbe essere questa: basta leggi contro la famiglia, pi� interventi a sostegno dell�impegno educativo dei genitori. Anche di quel-l�esercito di genitori separati, i cui ruoli appaiono oggi ancora sbilanciati da leggi che andrebbero profondamente riviste. Urgente poi coinvolgere la scuola, certo, liberandola finalmente dai tentacoli comunque insidiosi delle gender theory e impostando progetti sereni e non ideologici in cui i genitori abbiano la possibilit� di intervenire da comprimari accolti e ascoltati. Speriamo che le linee guida del comma 16 della 'buona scuola', pi� volte annunciate e pi� volte rimandante, vadano in questa direzione. Ma non si possono neppure dimenticare quelle agenzie educative che, in questi ultimi anni, hanno mostrato capacit� propositiva e intuizioni innovative proprio nell�ambito dell�educazione alla sessualit� e all�affettivit�. Pensiamo alle tante associazioni impegnate nel progetto 'Immischiati a scuola' avviato dal Forum delle associazioni familiari. L e idee ci sono, i progetti anche, i risultati � soprattutto laddove l�ente pubblico ha avuto il coraggio di affidarsi alla vivacit� dell�associazionismo � non sono mancati. � troppo chiedere al governo un gesto di coraggio e di libert�, valorizzando tutta questa ricchezza con un grande piano finalizzato all�educazione all�affettivit� e alla sessualit� in cui famiglia, scuola e associazionismo siano finalmente protagonisti? Sarebbe una scelta davvero controcorrente, ce ne rendiamo conto ma, rispetto agli altri provvedimenti varati in ambito familiare � tipo divorzio lampo o unioni civili � molto pi� incisiva e pi� proiettata a costruire un futuro per i nostri figli. E per quelli che verranno.�
http://www.avvenire.it/Commenti/Pagi...ity-Day-1.aspx
Ultima modifica di conogelato; 22-09-2016 alle 08:11
amate i vostri nemici
Si che puoi rinunciare, se l'alternativa � far crescere i tuoi figli nella povert�, come fanno tutte quelle popolazioni del Sud del mondo, dove i bambini muoiono letteralmente di fame. Quello forse � altruismo? Mettere al mondo delle creature che poi farai morire perch� non puoi mantenerle? Come pensi che possa fare una coppia che non lavora o che ha solo lavori saltuari anche solo a pensare di mettere al mondo dei figli? Suvvia, sii pi� collegato alla realt�, Cono!
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
ma se tu per primo non fai altro che rammentarci che l'essere umano � contaminato dal peccato,come puoi, ora, confidare nella redenzione magica alla bont� ?
guarda caso, le comunit� pi� pacifiche, all'osservazione scientifica, sono esattamente quelle meno densamente popolate, perch� non c'� competizione eccessiva per le risorse e le posizioni dirigenti;
pi� aumenta la gente e la densit� di popolazione, pi� questa � stressata e diventa violenta, perch� subisce la continua intrusione della sua sfera intima; figuriamoci quando c'� da lottare per le risorse:
oggi assistiamo a guerre e conflitti per l'acqua: paesi che erigono dighe a monte e condannano alla siccit� e alla fame e carestia chi sta a valle del corso del fiume, come l'India - popolazione raddoppiata in 30 anni, da 600 mln a 1.2 mld - col Pakistan; l'India deve nutrire i suoi, e lo fa a scapito della sopravvivenza dei pakistani;
se la popolazione degli affamati cresce a questo ritmo, un giorno quelli contenderanno il pane, l'acqua e lo spazio vitale ai tuoi figli, e non lo faranno certamente tenendo conto dei tuoi auspici; te ne freghi ? � un'opinione anche questa, e io la rispetto, ma non la posso condividere, e tantomeno sentirmi dire che per questo non sarei aperto alla vita o contrario alla procreazione;
quanto all'iniziativa della Lorenzin - oltre a trattarsi di una motivazione opposta a quella che vedi tu, tutta economicista e materialista - pi� banalmente al ministero avevano soldi da spendere e l'occasione per far guadagnare punti-premio a qualche dirigente e offrire una commessa a qualche cialtrone raccomandato;
� andata male, perch� i cialtroni fanno cialtronate e producono l'effetto opposto a quello desiderato; la ministra si � coperta di ridicolo, ha dovuto fare marcia indietro per la seconda volta e cacciato la dirigente, il cui posteriore tanto verr� comunque salvato;
qui di profondo c'� solo l'ignoranza e l'incompetenza crassa di certa gente.
c'� del lardo in Garfagnana
cavolate per riparare a cavolate
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".
Non sembra ci sia riuscita.
Stasera alle 19, in Piazza grande 26 a Modena c'� il prof. Ferraguti (zoologo) che discute il tema �Tradimento - Storia naturale dell�infedelt��
Un cattivo maestro che predica il peccato