ma tu, che sei una persona intelligente, come minchia li leggi questi dati ?
i 97 miliardi di prodotto che questi dati stimano come "nero" non danno gettito fiscale diretto sul lavoro dell'immigrato, ma poi vanno comunque in circolo e tassati al passaggio successivo;
es: ho due banchi di merceria e casalinghi al mercato rionale e pago due extracom in nero; ho un reddito, che poi spendo per comprare cose nei negozi, dal meccanico, in albergo, ecc...
se non avessi quelli, a quelle condizioni, difficilmente troverei italiani; ma intanto ho lavorato, pagato fornitori che fanno lavorare altra gente...
ma poi, a chi ti riferisci quando parli di mantenere ? continui a confondere profughi e gente che lavora ed � ingranaggio ai livelli pi� bassi, altrimenti scoperti;
emb� ? se resti pi� di tre mesi � ovvio che devi essere censito; ma non � che l'eventuale incapienza costituisca un motivo sufficiente a rimandarti indietro; poi, vai a vedere nella prassi amministrativa come funziona l'onere di dimostrare l'attivit� lavorativa e la stessa permanenza oltre i tre mesi, quando non hai frontiereE anche per i comunitari la normativa di stazionamento ci sarebbe, diversa dal circolare e togliersi di torno
Iscrizione all'anagrafe di cittadini stranieri comunitari
� archiviato sotto:*immigrazione,*residenza,*servizi erogati,*unico
I cittadini europei che vogliono stabilirsi in Italia, trascorsi tre mesi dall'ingresso, devono chiedere l'iscrizione all'anagrafe del Comune di residenza. Per i soggiorni inferiori a tre mesi non � richiesta alcuna formalit�.
Per l�iscrizione � necessario presentare la documentazione elencata nell'Allegato B, scaricabile in calce alla pagina.
Nel caso in cui non sia svolta attivit� lavorativa, � necessario dimostrare la disponibilit� di risorse economiche sufficienti al soggiorno ed essere titolari di un'assicurazione sanitaria.
Tabella esemplificativa del reddito richiesto
Ttthttp://www.comune.arezzo.it/il-comune/ufficio-servizi-demografici/anagrafe/iscrizione-allanagrafe-da-parte-di-cittadini-comunitari
anche la storia dell'assicurazione sanitaria mi sembra poco significativa e assurda; se sei cittadino UE sei comunque coperto per la maggior parte dei servizi, ed � implicito un corrispettivo del tuo paese d'origine; ovvio, devi avere la tessera sanitaria di quello;
la discriminazione vale per gli americani, che sono extra, dato che non ci sarebbe sinallagma se vai da turista non assicurato.