Dopo se un ha l'ascella pezzata e odora di carni suine (non ditemi che non avete mai captato chiaramente un simile odore), oltre ad essere generalmente poco curato, la vedo dura starci vicino.
Dopo se un ha l'ascella pezzata e odora di carni suine (non ditemi che non avete mai captato chiaramente un simile odore), oltre ad essere generalmente poco curato, la vedo dura starci vicino.
A proposito di queste tipe qui. C'è stata una che prima mi ha sedotto e poi "bidonato", partendo all'improvviso per Milano dopo appena due settimane di frequentazione assidua. Credevo di piacerle poiché mi stuzzicava e invece faceva da spalla ad una sua amica che voleva mettersi insieme al mio migliore amico. Pertanto organizzavano uscite a quattro durante i quali io con questa tipa qui, finivo per pomiciare assiduamente tanto da infoiarmi non poco. E da come si prestava, credevo veramente che le piacessi molto. Anche lei mi piaceva. Era carina, gentile e divertente.
L'altra coppia invece si perdeva davanti a noi in lunghe passeggiate in riva al mare e discussioni su discussioni che duravano tutta la serata. Il mio amico si vantava di avere avuto storie e invece in realtà era un tipo piuttosto timido. Insomma la loro unione aveva preso una via più lunga, per arrivare al traguardo e in pratica la sua spasimante, usava me e la sua amica come "esempio" per spronarlo.
Era Settembre del 1991 e avevo 23 anni. Rosita, così si chiamava colei che mi aveva addescato, visto che il mio amico perdeva tempo prezioso, decise di tirarsene fuori,prima che con me i giochi si sarebbero fatti più coinvolgenti e pesanti. Così un giorno venni a sapere che era partita all'improvviso. Suo fratello le aveva trovato un lavoro e lei aveva deciso di andare, senza dirmi niente. Certo ci rimasi male e soprattutto a becco asciutto. Ma la presi con filosofia e guardai avanti, lasciandomi la cosa alle spalle.
Passarono dei mesi.
Un giorno, mentre mi trovavo a Milazzo per lavoro, circa 400 km da Augusta, dove abitavo e lavoravo solitamente, il mio amico (che alla fine si fidanzò con quella tipa che aveva organizzato gli incontri a quattro ), mi disse che Rosita si trovava in paese, che aveva chiesto di me (non era ancora l'epoca di telefonini) e che quella sera, era di Sabato, sarebbe uscita insieme alla comitiva. Sapendo che lei era giù in Sicilia e che sarebbe uscita con la comitiva, alla fine del lavoro, decisi di scendere ad Augusta per incontrarla. Era il periodo di carnevale e la comitiva aveva deciso di vestirsi in maschera per andare a ballare in piazza, insieme alla folla.
Lasciai Milazzo e le navi che assistevo per precipitarmi ad Augusta. Era un rischio perché poteva capitare qualsiasi cosa ed io sarei stato lontano chilometri prima di potermi rendere disponibile. Ma a quella età, con gli ormoni che giravano impazziti e soprattutto, con l'orgoglio ferito di chi era stato sedotto e bidonato, non ci pensai affatto due volte e mi precipitai.
Quando la vidi, dopo tutti quei mesi di silenzi (mi scrisse solo una lettera che mi arrivò per il mio compleanno dove provò a giustificare il gesto per evitare di ferirmi, poiché aveva capito che ci tenevo a lei e bla,bla,bla..... ma lei comunque era da tempo che sognava di trasferirsi e quindi quando è giunto il momento non si era guardata indietro. Insomma tante belle parole che lasciano comunque ancor più, l'amaro in bocca), provai un misto di rabbia ma anche di agitazione. Le bastò poco per farmi trasalire e riportarsi in vantaggio. Ben presto ci isolammo, parlammo fino a tarda notte e poi finimmo per pomiciare nuovamente e di brutto, in macchina, e... nonostante fosse eccitata e sembrava di volersi lasciare andare, si tirò indietro.
Potete immaginare come mi sono sentito in quel momento..... ero furioso con me stesso per esserci ricaduto per la seconda volta e con lei per avermi portato fino a quel punto. "Non puoi giocare con un uomo fino a questo punto.... non arrivi a pomiciare, a farti spupazzare, a mostrarti eccitata e vogliosa, salvo poi freddarmi in quel modo. Un treno in corsa, che sbuffa vapore, non lo fermi di colpo, in quel modo" quasi le urlai.
Vabbè frenai i bollenti spiriti, la accompagnai sotto casa per lasciarla. provò a scusarso e prima di lasciarmi mi disse che non voleva ferirmi nuovamente. "Seee ok, però adesso vado che che mi aspettavano 400 km da fare per ritornare a Milazzo". Erano le due di notte passate e mi resi conto che non avevo nemmeno il tempo di dormire qualche ora. L'indomani avrei dovuto riprendere servizio.
A Milazzo ci arrivai verso le sette. Durante la notte mi fermai in una piazzola, vicino Messina, sfinito, e provai a dormire qualche ora.
Mi senti stanco morto e più avvilito di prima. Mi ero innamorato? No. Ad essere sincero era più una questione di orgoglio. Ero stato usato e per la seconda volta. Le feci i complimenti.
Con il tempo mi dimenticai di Rosita. Era stata un'esperienza che indubbiamente ti fa imparare qualcosa. Mai dare per scontato le cose... specie quando sembrano che vadano a gonfie vele e senza intoppi. Almeno, questo mi sentii di aver imparato, oltre al fatto che le donne ad ogni modo sanno il fatto loro e capirne la sincerità dipendeva da quanto non mi lasciassi accecare dalle loro strategie di seduzione. Insomma un pò di diffidenza, almeno all'inizio, non era male per evitare di esporre il fianco.
Una sera, in centro, a Siracusa, era estate, la vedemmo in compagnia con un tipo, piuttosto strano. Poiché aveva fatto parte della nostra comitiva ci fermammo a salutarla tutti quanti. Io cercai di rimanere indifferente. La salutai senza tuttavia mostrarmi interessato. Parlando del più e del meno, ad un certo punto mi si avvicinò e mi disse che aveva bisogno di aiuto. In pratica non voleva stare più in compagnia di quel tipo con cui era e mi pregò di aiutarla a cercare una scusa per mollarlo e andarcene lasciandolo li.
La guardai negli occhi e le chiesi "vuole portarti a letto, per caso?" Lei rispose che probabilmente era questa la sua intenzione, ma lei non voleva, non era proprio il suo tipo......
"Bene, gli auguro invece di riuscirci, così magari la prossima volta impari a smetterla di sedurre le persone per poi abbandonarle all'improvviso, come dei salami."
Detto ciò mi allontanai, dirigendomi da solo verso la pizzeria che avevamo scelto di andare quella sera. Non provai soddisfazione, ne senso di vendetta. Non mi senti
nemmeno orgoglioso per ciò che le dissi... erano solo gli anticorpi che il mio organismo aveva creato per difendermi dai tipi come lei... e poi quando mi propose di fare
il "bidone" al suo "amico" lo fece con quel sorriso ammiccante e complice che già le avevo visto fare. Questa volta non ci cascai.
Le vidi fare una smorfia ed è l'ultima immagine che ricordo di lei perché da allora non la rividi più.
Ultima modifica di bumble-bee; 11-04-2017 alle 21:11
Bambol utente of the decade
Quella è una dominatrice che si concede solo a chi la sa dominare; ti ha testato, ha capito che ti prestavi ai suoi giochetti e si è stufata subito. Se non avessi dato mostra di prendertela forse lei ti avrebbe davvero cercato. In ogni caso quelle tipe sono parecchio incostanti e ancor più illogiche e inaffidabili; di solito stanno attaccate solo a chi si comporta peggio di loro.
D'accordo, darle una seconda occasione è stato un errore di gioventù, e per tua fortuna c'è stata anche la terza, in cui probabilmente era in compagnia di uno che si meritava. Agendo diversamente in precedenza forse ti avrebbe pure rincorso senza mutande, comunque in fin dei conti non ti sei perso nulla.
" Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui
Con riferimento al livello della realtà "strategie di sopravvivenza"! Poi bisogna vedere chi è il nonnetto in questione, tipo il super nonnetto di Arcore.(e non tutte vincono il premio più grosso!)
Potendo invece scegliere, nella quotidianità, un ometto carino e non olezzoso .. Sai il detto, "l'uomo deve puzzare", non so quale idiota filosofia rurale l'abbia concepito.
Vabbè dai, capisco l'invidia , però il potere ha un suo fascino che prescinde dai soldi. E poi questi personaggi, se sono diventati famosi, qualche pregio, quanto meno caratteriale, dovranno averlo, no ? L'essere "capaci", Alfa, rende più attraenti.
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
Sì ma spesso sono due aspetti legati tra di loro, sennò che potere è? Solo carismatico puro e semplice? Quello carismatico può svanire, quello economico -se mantenuto nel tempo e di grossa entità- avvince con maggior velocità e fermezza.
Io capisco che a tante riesca più facile avvicinarsi a certe fonti di benessere, piuttosto che divenire esse stesse tali. Te credo, non è facile altrettanto lavorarci su.
[Lui ha avuto l'intuizione di creare canali popolari, ma anche popolani, per poi farci confluire i preziosi denari delle reclame, che crescevano in misura via via maggiore in base all'audience dei programmi. Intuizione ormai di dominio pubblico, tant'è che fioccano tante nuove reti qua e là con la speranza di attrarre il pubblico e le pubblicità]
Ultima modifica di Ter; 13-04-2017 alle 15:15
Eh, lo so. Non è un argomentazione popolare, ma è così dalla notte dei tempi. Quelle ragazze vendono la loro gioventù e la loro bellezza: può essere un duro lavoro. Hanno i soldi, ma rinunciano ad altre cose. Io non me la sento di biasimarle troppo.
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
Il potere non è solo quello dei soldi, ed è difficile che chi ne fa a palate non debba nulla a nessuno. Anche chi vive solo del proprio lavoro può averne, se è dotato di carisma personale, e magari è molto meno ricattabile di chi volente o nolente si trova costretto a occupare una poltrona fino alla morte.
Ma guarda, si fa tanto per parlare...
Non credo che tecnicamente "vendano", si mettono all'asta.
Comunque devono puntare a far mettere per iscritto tutto, poi devono sposarsi, fare il primo figlio, dopodiché la barca è diventata una solida nave da crociera. Finché non arriva la seconda moglie.
Se il riccone ha un buon carattere, e mai ti farebbe pesare di essere da lui sostentata; tipo non essere umiliata per questo o, messa a tacere (giusto delle cosine che chi ha un pelo di orgoglio potrebbe mal digerire sul lungo periodo), la traversata sarà più leggera e spensierata. Altrimenti.
LA SOLUZIONE FINALE..
Ultima modifica di Misterikx; 15-05-2017 alle 11:07
" Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui
Ahahahahaha fantastico Mister!
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .