Ma nell'articolo mica si sostiene il contrario.
"Dall'analisi dei fatti emerge insomma che Blue Whale è solo una delle tante etichette, più o meno temporanee, di un problema ben più durevole e ampio: quello dei gruppi online e delle pagine dei social network che alimentano il disagio giovanile e sono infestate da bulli e predatori. È importante parlare della questione nel suo complesso con i propri figli e, se siete docenti, con i propri studenti, per evitare che si diffondano false credenze sull'onnipotenza di questi "tutor" o "curatori", come è già accaduto per altri casi, come appunto Slenderman.
Concentrarsi solo su questa sigla, o sulle altre che circolano, e tentare di attribuire ogni suicidio giovanile al Blue Whale Challenge è quindi soltanto una pigrizia mentale, una scorciatoia giornalistica per creare titoli sensazionali e acchiappaclic, che rischia di distrarci dalla vera questione, di scatenare psicosi e di dare una gruccia verbale comoda agli sciacalli."
Mi metti un link in merito per favore? Ho trovato solo di un ragazzo che si è ammazzato lanciandosi da un grattacielo.