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QUOTE=axeUgene;
del resto, la politologia ha definito la Lega sin dalle origini un partito di stampo leninista, e questa strategia è perfettamente compatibile con quel tipo di impostazione.[/QUOTE]
Più che altro definirei la politica di Salvini pseudo leninista. E' vero che il consenso elettorale lo tra prevalentemente in determinate regioni, ma quello che stà perseguendo è una legittimazione nazionale, può sembrare paradossale ma non lo è, però per avere un peso maggiore in tutto il paese non ha altra strada che perseguire questo itinerario. La Lega Nord ha già fatto l'esperienza legislativa di governo con l'alleato Berlusconi anche se i risultati sono stati più che mediocri, la fortuna della politica consiste che l'elettoralmente noi cittadini abbiamo la memoria corta. Devo riconoscere che L'attuale segretario della Lega riesce a mettere a segno i giusti colpi per convincere le persone che quello che dice è giusto, anche se sotto certi aspetti tutti i torti non gli ha. Riesce bene a contrastare il governo e la labile maggioranza che lo sostiene non solo per la sua abilità ma per gli insufficienti risultati di chi governa e di riflesso chi lo sostiene. Quello che dice da tempo Salvini riguardo agli sbarchi degli extracomunitari qualche politico non solo della maggioranza ma pure di governo con notevole ritardo lo stà ventilando in questi giorni. Il segretario leghista tramite gli strumenti dell'informazione con notevole soddisfazione ha detto e lo dirà pure nel prossimo futuro che anche chi si ostinava a respingere le mie proposte ha capito che l'unica strada maestra è quella che dicevo io, meglio tardi che mai, però è sempre meglio scegliere l'originale che chi copia riguardo ai provvedimenti che c'è da prendere. Salvini ha capito che in questo periodo la leadership del centro destra può essere suo per più motivi, il primo è che Berlusconi non ha più il consenso di una volta per i motivi non solo delle mancate promesse che hanno contribuito a minare la sua credibilità e per altre vicende giudiziarie. Certo una percentuale di consenso lo avrà sempre perché come in tutti i partiti ha lo zoccolo duro che lo voterà sempre e comunque, all'interno del suo partito può fare affidamento ad un certo numero dirigenziale di giannizzeri. Se andassimo ora alle votazioni sono convinto che la Lega Nord farebbe il pieno di voti nei suoi luoghi storici ma pure dei consensi in altre regioni. Le persone sono stanche di queste incertezze, hanno timore del futuro, non vengono fatti investimenti nella ricerca che la pietra miliare di una ripresa economica. Sono momenti difficili. Più tempo passa è più la Lega si istituzionalizza, non per la sua qualità sotto certi versi discutibile, ma quello che dice i cittadini si identificano. Porto un paragone che non ha niente ha che fare con il contesto politico attuale. Nei primi anni venti del secolo scorso la lucidità , la capacità analitica, l'onestà intellettuale di Piero Gobetti e di Antonio Gramsci non sono stati recepiti, vuoi per l'ignoranza didattica che imperava in quei periodi, vuoi per la esaltazione nazionalista che coinvolgeva masse ingenti di persone chi in buona fede e chi opportunisticamente nelle alte sfere. La storia si ripete con dinamiche e contesti storici diversi ma si ripete.
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