Un bambino malato incurabile verrà usato come cavia
Charlie, cittadinanza americana al bimbo e alla famiglia per poter ricevere cura sperimentale negli Usa
Ma non è chiaro se l’iniziativa ora costringerà il Great Ormond Hospital di Londra, in cui il bambino è ricoverato da tempo, a rilasciarlo e a consentire che sia trasferito in America, o piuttosto, come nota l’edizione online del Daily Mail, contribuirà soltanto a rendere ancora più complicato il suo caso. Tre gradi di giudizio britannici, l’Alta Corte, la Corte d’Appello e la Corte Suprema, più la Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo, hanno dato ragione in precedenti verdetti ai medici del Great Ormond, secondo i quali Charlie non vede, non sente, non è in grado di muoversi, soffre e non ha speranze di miglioramento, per cui continuare a tenerlo in vita con il respiratore artificiale e con infusioni di morfina significa soltanto sottoporlo ad accanimento terapeutico e aumentare le sue sofferenze.
Quando i sanitari si preparavano a “staccare la spina”, tuttavia, è intervenuta una lettera dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, firmata da sette esperti internazionali, sostenendo che è possibile provare a curare Charlie con la cura messa a punto dal professor Michio Hirano, neurologo della Columbia University di New York e uno dei massimi specialisti mondiali di disturbi cerebrali di questo genere. Il farmaco non è mai stato testato su esseri umani né su topi di laboratorio. Ma l’intervento ha convinto le autorità del Great Ormond a rivolgersi di nuovo alla magistratura.
http://www.repubblica.it/esteri/2017...ana-171139046/