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Non nell'Inferno, Laura! Nelle tenebre. In attesa di UNO che li liberasse....è spiegato benissimo, non hai letto?
Per indicare la realtà dei nostri progenitori esclusi dal contatto con Dio dopo il peccato originale, il simbolo è due porte ben sbarrate con chiavistelli, chiavi, catene; ebbene, non solo vengono aperte dal Cristo, ma sono addirittura scardinate con un’esplosione di chiodi, cardini, catenelle, eccetera.
Non si tratta di una fessura da cui ci si infila a fatica, ma della Grazia che ci viene concessa con abbondanza nell’opera salvifica del Cristo, come un fiume in piena.
La figura centrale della nostra icona, che è questo Cristo luminoso e glorioso che scende nell’Ade vittorioso sulla morte: è un vincitore, è un risorto!
Cristo che scende agli Inferi è il Cristo del nostro quotidiano che ci viene a visitare nella nostra vita, nella nostra condizione di stare nella tenebra, nella nostra esistenza umana, nella nostra condizione di incapacità di amare, di vedere la luce.
http://www.iconografi.it/?p=531
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