Non credo che interni e istruzione risolvano un eccesso di esuberi, anche perche' gia' ora la richiesta sarebbe alta, ma non si fanno congrue assunzioni avendo scarsi fondi e quelli pure destinati ad altro.
Emblematica la trasformazione dei pompieri precari in "volontari" per non pagargli nemmeno l'intervento spot e il rinforzo, insufficiente, dei carabinieri con la forestale, con al seguito il servizio elicotteristico, causando una sottovigilanza, una sottomanutenzione e un sotto intervento del patrimonio boschivo.

Automatizzando di fatto si riduce il costo del lavoro, fattore a cui si e' ovviato con la delocalizzazione, ma che risolto puo' motivare l'investimento a reddito qui per vendere all'estero e gia' la cina ha un mercato di 100 milioni di ricchi.
Resterebbe un terziario che, in previsione, non impiega nemmeno i milioni di disoccupati interni.
Ne in prospettiva e' credibile che le generazioni successive di immigrati siano disponibili a quei lavori di manovalanza a cui nemmeno gli attuali ambiscono in massa avendo piu' pretese degli italiani.
Italiani che es con la buona scuola sono stai trasferiti lontano dal loro contesto, mentre gli sgomberati di roma hanno rifiutato le collocazioni abitative offerte, perche' ne sarebbero derivati dei disagi da distanza da roma centro, quando gli sfrattati intermini dormono in macchina e non gli spetta niente.