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Discussione: Le risorse accerchiano e minacciano l'esercito

  1. #166
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    il pensiero comune , infatti, è incapace di capire la maggior parte dei problemi complessi; e, giustamente, si affida agli specialisti, i quali devono esprimere sintesi comprensibili;
    del resto, uno dei tratti tipici dell'analfabetismo funzionale è il ritenere la propria esperienza diretta, e non i dati, fonte attendibile di interpretazione della realtà.
    Non sono risultati radiosi quelli ottenuti allo stato dell'arte dagli "specialisti" le cui conclusioni sono comunque condizionati dalla loro visione sociale, ed economica.
    Per cui concezione che hai, specialista che "assicura" trovi, supportato da dati, raccolti, filtrati ed elaborati secondo lo scopo per cui si intende usarli, dipendendo quei dati dai metodi di raccolta, dal filtraggio e dalla interpretazione di un risultato non univocamente leggibile e che comunque puo' essere non rappresentativo di una realta' particole e, in quell'ambito, diventa fasullo.
    Poi se il meccanismo specialistico e' valido, il numero delle eccezioni escluse dovrebbe essere trascurabile e irrilevante negli effetti, diverso se tanta scienza non e' ampiamente rappresentativa della realta', nel qual caso il ponte realizzato dallo specialista, saggio e strutto, crolla, come ne crollano tanti e il suo lavoro se va a fare in culo, specialmente quello che promette e assicura in un futuro incerto con tanti se.

  2. #167
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    Non sono risultati radiosi quelli ottenuti allo stato dell'arte dagli "specialisti" le cui conclusioni sono comunque condizionati dalla loro visione sociale, ed economica.
    i risultati sono quelli che sono solo perché, siccome siamo in democrazia, e in una ancora più "morbida" dello standard, dove la legge si impone fino ad un certo punto, e solo per i meno tutelati; stai a sentire gli anti-vax che vogliono essere liberi di far circolare le malattie, e non carichi con le ruspe gli abusivisti edilizi; anzi, il giorno in cui un sindaco - come a Licata - butta giù le villette a meno di 300 mt dalla battigia, la politica locale lo sfiducia e tanti saluti agli specialisti; e alla legge;

    poi in autunno hai le frane, le tragedie, le alluvioni perché si è costruito dove non si doveva e si sono ostruiti i bacini naturali di flusso delle acque; o un terremoto forte come una libecciata fa crollare le palazzine;

    se hai un dente cariato e la tua aspettativa è la guarigione con un'aspirina, non vuoi il trapano nemmeno con l'anestesia perché la puntura ti spaventa, nessuna diagnosi e cura efficace ti prospetterà un risultato "radioso"; avrai sempre da lagnarti; che ti deve dire il dentista ?

    siamo questa roba, sempre nel week-end e "ci pensiamo lunedì", o speriamo nella Provvidenza, nello stellone; poi però i guai arrivano, e ci ritroviamo all'8 settembre, coi capi che dicono, un po' senza dignità, ma un po' con quel cinismo che a te piace tanto: "ma cosa volete da me ? un popolo deve salvarsi da solo; io non mi posso imporre a tot decine di milioni di galline che si azzuffano e che in realtà sono tutti d'accordo per non essere governati..."

    e infatti quel popolo ha bocciato il referendum e scelto di fatto il proporzionale; col che si avranno governicchi senza potere che al solito possono solo mediare su misure omeopatiche, visto che come ti scosti da quelle scoppiano le rivolte di piazza e anche i tassisti di Roma sono in grado di farti cadere.
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #168
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    Vabbe', ma parlavi di dati "inoppugnabili" e specialisti di "certa affidabilita".
    Affermazione qualitativa che implica le tabelle certificate di dati grezzi per categoria e i nomi degli specialisti altrettanto certificati.
    Sempre tenendo conto che si tratterebbe di un dato medio che potrebbe non applicarsi al singolo caso, o area, cosetta trascurabile per chi il problema non lo ha, ma non trascurabile per chi invece il problema lo ha.
    Sara' suo, ma cio' non glielo cancella e, se i casi particolari, esclusi da una media trattata dagli specialisti, sono troppi, va da se che il loro pontificare suona molto accademico.
    Direi come affermare che l'economia letta dagli specialisti vola e i disoccupati al collocamento abbondano.

  4. #169
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    Vabbe', ma parlavi di dati "inoppugnabili" e specialisti di "certa affidabilita".
    Affermazione qualitativa che implica le tabelle certificate di dati grezzi per categoria e i nomi degli specialisti altrettanto certificati.
    Sempre tenendo conto che si tratterebbe di un dato medio che potrebbe non applicarsi al singolo caso, o area, cosetta trascurabile per chi il problema non lo ha, ma non trascurabile per chi invece il problema lo ha.
    Sara' suo, ma cio' non glielo cancella e, se i casi particolari, esclusi da una media trattata dagli specialisti, sono troppi, va da se che il loro pontificare suona molto accademico.
    Direi come affermare che l'economia letta dagli specialisti vola e i disoccupati al collocamento abbondano.
    guarda, la tabella che ho postato è affidabile; sono i dati istat;
    gli specialisti sono migliaia di persone, tra demografi, economisti, sociologi, medici e quant'altro; oltre che gli stessi politici cui sono demandate risposte concrete, se non altro come proposta;

    qui la questione del dato medio che non riguarda il singolo può anche essere rilevante in casi molto particolari; per esempio, se vivi a Bolzano e produci gli yogurt; è probabile che il tuo ecosistema sia poco influenzato per molti motivi, non ultimo che sei di fatto in Germania;
    ma se hai 30 anni, abiti a Isernia o Macerata e pensi che la tua vita tra 20 anni possa essere come quella di oggi, che lavorerai lì e che la casetta che ti lasciano i tuoi sarà una ricchezza e non un problema, e che loro potranno invecchiare sereni e assistiti lì dove sono, rischi di far male i conti;
    molti effetti già si vedono, e non sono certo i "ciondolanti"; le imprese se ne vanno o chiudono, i presidi sanitari si concentrano lontano, nelle grandi città, i servizi pure, ti servisse una scuola, per esempio; non c'è più un negozietto, se non di quelli che resistono in perdita perché non sanno che altro fare e sperano di pagarsi i contributi; tanto, nessuno gli rileva l'esercizio;

    chi potrebbe aiutare - l'investitore, per suo interesse, beninteso - non è un gonzo e difficilmente scommette su quel futuro, perché dove c'è poca gente, e soprattutto pochi giovani, non girano e si spendono quattrini; gli anziani, bene che vada, se hanno un reddito più che di sussistenza, spendono comunque poco, perché non hanno più desideri; non vanno a cena fuori, non vanno nei locali, non fanno vacanze, non seguono la moda, spesso non usano pc o internet, e poco anche l'auto, che tendono a non cambiare; non comprano libri né seguono canali a pagamento; forse il calcio...
    che ci fa un giovane italiano a Macerata ? perché dovrebbe restare lì, soprattutto se non c'è un lavoro che paga ? magari invece la famiglia di sikh o di bengalesi che si accontenta di poco ti regge il negozietto sotto casa di ortofrutta, e i cinesi l'emporio; e pagano un affitto di casa e uno del fondo, a cui fanno manutenzione;
    ma tutti i paesini appenninici che conoscerai certamente bene, che fine faranno quando i pochi figli staranno a Roma o Milano e a malapena potranno pagarsi un affitto ? i borghi montani fantasma già li conosciamo, ma sono tutti di casette di pietra, ancora piccoli;
    ma qui si parla di centri con propaggini nuove, che tendono a svuotarsi;
    la decrescita forse sarà felice, ma per quelli che la vedono compiuta, tra un secolo; chi la vive di persona ne soffre.
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #170
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    Una tabella lineare che a 10, 15, 20 anni, il di che verra', presume che i posti liberati restino occupabili, ma su cui uno specialista, come di fatto fa, profetizza un decremento delle necessita' lavorative per effetto di una automatizzazione sempre piu' spinta che evolve gia' al presente verso l'intelligenza artificiale, cosetta che porta ad un sostanziale ridimensionamento degli impiegati di concetto, figuriamoci gli stampatori di tondini di ferro.
    Restano le alte qualifiche a chiamata nominale e i lavori non standardizzabili, cameriere, giardinieri, etc dove una popolazione non di altissima professionalita' si assiepera' in esubero sovrassaturando le disponibilita' e di fatto riducendo il reddito procapite.
    Tanto che si porra' il problema sociale ed economico di ripartire in qualche modo quel reddito prodotto dalle macchine e, di fatto, proprieta' di quel capitale che compra ed utilizza quelle macchine.
    Le stesse macchine utensili evolute saranno prodotte da altre macchine e un esercito di montatori, carellisti, etc saranno sostituiti da quache tecnico in una cabina di controllo.

  6. #171
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    Una tabella lineare che a 10, 15, 20 anni, il di che verra', presume che i posti liberati restino occupabili, ma su cui uno specialista, come di fatto fa, profetizza un decremento delle necessita' lavorative per effetto di una automatizzazione sempre piu' spinta che evolve gia' al presente verso l'intelligenza artificiale, cosetta che porta ad un sostanziale ridimensionamento degli impiegati di concetto, figuriamoci gli stampatori di tondini di ferro.
    ecco, ora cominci ad andare in direzione di un metodo; il punto è che il meccanismo a ritroso, di de-occupazione, non funziona in modo simmetrico in rapporto all'ambiente, perché le efficienze dei settori sono molto diverse e chiedono masse critiche economiche e demografiche diverse;
    ci sono settori, come la scuola, la sanità, la pubblica sicurezza, incomprimibili più di tanto; se mancano le forze di polizia o i pompieri al paese tuo e ci sono furti o incendi, ti attacchi; se chiudono l'ospedale di prossimità perché costa troppo in rapporto al lavoro che deve fare, ti tocca muoverti; se tua figlia procrea e non ha le scuole, se ne deve andare altrove, e così per il lavoro e tutto;

    Restano le alte qualifiche a chiamata nominale e i lavori non standardizzabili, cameriere, giardinieri, etc dove una popolazione non di altissima professionalita' si assiepera' in esubero sovrassaturando le disponibilita' e di fatto riducendo il reddito procapite.
    questo è sbagliato, perché nessuno resta se non c'è davvero una domanda di lavoro che quello può offrire; mentre quelli che restano consumano e fanno salire il reddito pro-capite; ripeto, se ragioni in termini micro-economici, dell'unità privata, questa cosa ti risulta controintuitiva;
    Tanto che si porra' il problema sociale ed economico di ripartire in qualche modo quel reddito prodotto dalle macchine e, di fatto, proprieta' di quel capitale che compra ed utilizza quelle macchine.
    Le stesse macchine utensili evolute saranno prodotte da altre macchine e un esercito di montatori, carellisti, etc saranno sostituiti da quache tecnico in una cabina di controllo.
    non è questo il problema; il guaio vero è che se manca una popolazione giovane che preme per avere un reddito in crescita, si accontenta di una piccola rendita di posizione, magari turistica, quelle imprese automatizzate non ci saranno nemmeno più, se non nella misura richiesta dalla logistica distributiva sul territorio in rapporto alla domanda;
    un paese di vecchi non produce nuove imprese, non chiede investimenti in ricerca e istruzione e si impoverisce; non è uno scherzo, eh...
    noi già stiamo messi male perché anche in epoche di crescita il nostro ceto borghese non si è distinto per attitudine innovativa e ha sempre tenuto un basso profilo; abbiamo visto scomparire molti settori ad alto valore aggiunto che chiedevano ricerca e sviluppo, e il risultato è che quelli bravi vanno all'estero;

    se nei prossimi 30 mancheranno in numeri molto consistenti giovani affamati e desiderosi di studiare e promuoversi socialmente in competizione, non avremo risorse umane che trainano la ricchezza nazionale; sai quanti ingegneri, programmatori, epistemologi e altro vengono da India, Cina, Russia e lavorano in California, in competizione coi laureati locali ?
    io ho cominciato a toccare con mano oltre 20 anni fa, perché nei software e giochini da pc c'erano sempre i nomi degli ideatori; negli USA ovviamente i cognomi sono di tutti i paese, ma quelli non si chiamavano già più Peter Kolnikov, o John Subramanian, ma Piotr o Narada; cioè erano già i primi immigrati della nuova ondata di istruiti;
    l'Italia, per struttura economica e territoriale, non può diventare come la Finlandia o la Danimarca, con un'élite autoctona e una moderata presenza di stranieri scelti a demografia moderata; è un mezzo più grosso, che necessita di un motore potente, altrimenti non si muove proprio e arrugginisce;
    o si frantuma, che è la cosa più probabile; da una parte quello che c'è da Bologna in su, con la possibilità di includere altre parti pregiate del centro, a fare un tutt'uno popolosissimo con la Germania;
    dall'altra una specie di Grecia spopolata, che conta su settori di nicchia e quel po' di turismo che si salva, ma minacciata dall'indigenza e dallo spopolamento e degrado ambientale, dove non vanno nemmeno gli immigrati; a fare che, mangiare cosa ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  7. #172
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    Non credo che interni e istruzione risolvano un eccesso di esuberi, anche perche' gia' ora la richiesta sarebbe alta, ma non si fanno congrue assunzioni avendo scarsi fondi e quelli pure destinati ad altro.
    Emblematica la trasformazione dei pompieri precari in "volontari" per non pagargli nemmeno l'intervento spot e il rinforzo, insufficiente, dei carabinieri con la forestale, con al seguito il servizio elicotteristico, causando una sottovigilanza, una sottomanutenzione e un sotto intervento del patrimonio boschivo.

    Automatizzando di fatto si riduce il costo del lavoro, fattore a cui si e' ovviato con la delocalizzazione, ma che risolto puo' motivare l'investimento a reddito qui per vendere all'estero e gia' la cina ha un mercato di 100 milioni di ricchi.
    Resterebbe un terziario che, in previsione, non impiega nemmeno i milioni di disoccupati interni.
    Ne in prospettiva e' credibile che le generazioni successive di immigrati siano disponibili a quei lavori di manovalanza a cui nemmeno gli attuali ambiscono in massa avendo piu' pretese degli italiani.
    Italiani che es con la buona scuola sono stai trasferiti lontano dal loro contesto, mentre gli sgomberati di roma hanno rifiutato le collocazioni abitative offerte, perche' ne sarebbero derivati dei disagi da distanza da roma centro, quando gli sfrattati intermini dormono in macchina e non gli spetta niente.

  8. #173
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    Non credo che interni e istruzione risolvano un eccesso di esuberi, anche perche' gia' ora la richiesta sarebbe alta, ma non si fanno congrue assunzioni avendo scarsi fondi e quelli pure destinati ad altro.
    continui a ragionare micro, da contadino; è l'offerta di lavoro che crea la domanda, purché competenze e prezzo offrano possibilità; se ti ritrovi nella situazione di carenza di offerta di manodopera, coi tempi e costi attuali dell'industria hai semplicemente lo smantellamento; guarda quanto è difficile creare dal nulla; non lo fa nessuno, perché è molto più fluido e rapido il processo di emigrazione o rinuncia da parte dei singoli; cambia qualcosa solo se ci sono infrastrutture regalate e bonus fiscali, come nel caso di grandi impianti abbandonati;
    l'esempio tipico e massiccio l'hai a Prato: per tutti gli anni 80 e 90 i produttori locali del tessile si sono lanciati nella corrente degli "stilisti" e del pronto-moda, hanno approfittato di quel mercato con molta speculazione e bluff; finita la festa, perché incapaci di strutturarsi su una qualità degna dei prezzi cui ambivano, è arrivata la crisi, per tutta la città; e sono arrivati i cinesi, in massa; ora saranno la metà della popolazione; odiatissimi, per anni; è stato eletto un sindaco che prometteva il giro di vite; cacciato subito; perché ?

    me lo ha spiegato il mio compagno di università, economista e funzionario della camera di commercio, elettore di estrema destra che detesta i cinesi e in genere i migranti: beh, quelli hanno letteralmente salvato la città, affittando le case, i capannoni del pronto-moda e producendo coi tessuti locali, settore altrimenti destinato a chiudere; hanno tenuto in piedi tutto il tessuto economico e l'indotto di una città altrimenti destinata a morire; il mio amico ha dovuto pubblicare lo studio ed è scoppiata una rivoluzione, perché ha sbugiardato gli sceriffi, per i quali prova pure istintiva inclinazione al sostegno; doppiamente traditore

    Emblematica la trasformazione dei pompieri precari in "volontari" per non pagargli nemmeno l'intervento spot e il rinforzo, insufficiente, dei carabinieri con la forestale, con al seguito il servizio elicotteristico, causando una sottovigilanza, una sottomanutenzione e un sotto intervento del patrimonio boschivo.
    giusto; ma questi sono esattamente i prodromi di quel fallimento che arriva, perché i servizi si concentrano dove sono più efficienti;

    Automatizzando di fatto si riduce il costo del lavoro, fattore a cui si e' ovviato con la delocalizzazione, ma che risolto puo' motivare l'investimento a reddito qui per vendere all'estero e gia' la cina ha un mercato di 100 milioni di ricchi.
    se tu non hai i giovani che studiano e innovano, che competono, il prodotto "da ricchi cinesi" lo fanno altrove; non è che l'Italia ha avuto certi primati per grazia divina; li ha costruiti a partire da un sistema che ora è in disarmo;
    Resterebbe un terziario che, in previsione, non impiega nemmeno i milioni di disoccupati interni.
    il terziario tende a deperire con l'economia stessa: meno transazioni, meno attività, meno terziario, ceti professionali, avvocati, commercialisti, servizi...
    Ne in prospettiva e' credibile che le generazioni successive di immigrati siano disponibili a quei lavori di manovalanza a cui nemmeno gli attuali ambiscono in massa avendo piu' pretese degli italiani.
    che gli immigrati abbiano più pretese degli italiani è una solenne cazzata, che ti potevi pure risparmiare; ti basta fare un giro in città per vedere che quelli offrono servizi a meno della metà dei prezzi italiani, dal sarto al barbiere, dalle pulizie a tante altre cose; infatti trovano tutti lavoro, quelli appena stabilizzati;
    Italiani che es con la buona scuola sono stai trasferiti lontano dal loro contesto, mentre gli sgomberati di roma hanno rifiutato le collocazioni abitative offerte, perche' ne sarebbero derivati dei disagi da distanza da roma centro, quando gli sfrattati intermini dormono in macchina e non gli spetta niente.
    ora non mi sembra il caso di fare piccola speculazione da propaganda su queste cose;
    non è colpa di quei profughi, pochissimi in rapporto alla popolazione, se il welfare è ridotto all'osso; è colpa del paese impoverito, dagli italiani delle nostre generazioni.
    c'� del lardo in Garfagnana

  9. #174
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    Non mi pagano per gestire il mondo, tantomeno su scenari di lungo periodo, mi tengo il mio ragionamento, visto pure che i profeti pigliano e sbagliano ampiamente non avendo la sfera di cristallo e potendo al massiomo fare previsioni statistiche con ampio margine di errore, non prevedono nemmeno i risultati elettorali a tre giorni, ne l'occupazione a tre mesi.
    E come il contadino del proprio campo si vive e non mi danno nemmeno una cattedra alla memoria se dopo morto ci piglio.
    Non l'hanno data nemmeno a te che ragioni tanto, ma di che vivi?

  10. #175
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    Non mi pagano per gestire il mondo, tantomeno su scenari di lungo periodo, mi tengo il mio ragionamento,
    ha'voglia; e nemmeno ti voglio convincere; però, se diffondi un'idea smentita dai fatti e dalla ragione, lo faccio notare, perché quell'idea non contagi altri che non sono del tutto impermeabili alla riflessione;
    ma di che vivi?
    ora di una specie di antiquariato, investo e ho un po' di patrimonio; la pensione non l'avrò mai.
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #176
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    Ma certo, se non ribattessi sarebbe una noia, scrivo per farti dire, a convincere e' altro, non certo il mio personale dire che non va oltre me, ma li ci sta.
    Magari tu fossi in grado di convincermi che tutto va bene e che il direttore d'orchestra sapeva quello faceva, contraddetto dall'attuale direttore e da tutta europa che ha chiuso il cordone sanitario.

  12. #177
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    Ma certo, se non ribattessi sarebbe una noia, scrivo per farti dire, a convincere e' altro, non certo il mio personale dire che non va oltre me, ma li ci sta.
    Magari tu fossi in grado di convincermi che tutto va bene e che il direttore d'orchestra sapeva quello faceva, contraddetto dall'attuale direttore e da tutta europa che ha chiuso il cordone sanitario.
    io sono il primo a pensare che le cose non vanno bene, anche se in alcuni casi per motivi diversi dai tuoi;

    ma sto solo offrendo dati su cui riflettere e analisi di massima che tu stesso puoi verificare, non un sapere esoterico dello stregone in cui credere;
    se tu guardi quella figura che ho postato, o vai sul sito dell'istat ad integrare i dati per collocazione, non c'è troppo da fantasticare o bluffare, perché quelli sono vincoli solidi, pesanti, che qualche scenario realistico consentono di prevederlo;
    diverso dalle sintonie fini a breve, molto più volatili;
    il direttore d'orchestra non esiste più da un pezzo; e il paradosso è che si tratta proprio di uno che media tra te e me, e deve per mestiere scontentare tutti, nella misura minore possibile; che è una delle definizioni di democrazia.
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #178
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    Se mi dici servono degli immigrati il problema non sussiste, se mi dici devi mantenere degli esagitati che infestano i quartieri e tirano bombole, impegnati a telefonare il discorso cambia.
    Non a caso il problema non si manifesta con cinesi, indiani e anche rumeni della borghesia di la.
    Gli zingari sono un corpo estraneo e ostile anche per loro.

  14. #179
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    Se mi dici servono degli immigrati il problema non sussiste, se mi dici devi mantenere degli esagitati che infestano i quartieri e tirano bombole, impegnati a telefonare il discorso cambia.
    i secondi, se pressati in circostanze particolari, sono comunque la premessa dei primi; ovviamente l'ordine pubblico si impone; ma uno stato normale dovrebbe gestire certe emergenze; guarda i numeri:

    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #180
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    Non mi torna, ce ne stanno intorno ai 7, 8 milioni, altrimenti come esce il pil che vanti?
    Cio' porterebbe intorno a 10 per mille abitanti, diverso dai 2,4 della tabella, stranezze dei dati univoci.

    Poi, se la colpa del casino, invece che della pista e' del pilota e, di conseguenza, della compagnia che lo ha messo, mi pare normale che al prossimo volo si cambi compagnia.
    Ultima modifica di meogatto; 25-08-2017 alle 23:20

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