Proverò senza dubbio! In questo periodo sono un po' arenata sulla lettura perché sto studiando gli appunti di un corso che ho fatto... Due palle...
Proverò senza dubbio! In questo periodo sono un po' arenata sulla lettura perché sto studiando gli appunti di un corso che ho fatto... Due palle...
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
L’arminuta, di Donatella di Pietrantonio, premio Campiello 2017: con uno stile stringato, agli antipodi di De Carlo, racconta la vicenda di una quattordicenne che deve tornare alla sua povera famiglia di origine dopo esser stata cresciuta da genitori benestanti.
Sembra promettere bene.
Io ho appena finito "Le città della notte rossa" di William Seward Burroughs che ho letto quasi d'un fiato, poi ho finito "L'arte di collezionare mosche" di Fredrik Sjöberg che avevo lasciato in sospeso agli ultimi capitoli e adesso ho deciso di colmare la lacunca di un classico che ha influenzato le menti della generazione precedente alla mia, ritengo di essere il tipo di persona che avrebbe dovuto leggere "Sulla strada" di Jack Kerouac almeno dieci anni fa, ma meglio tardi che mai.
Sul primo niente da dire, sempre adorato Burroughs, mi piace sapere che non ci sia quasi nemmeno una pagina che non scandalizzerebbe buona parte delle persone che conosco (e non in modo gratuito, quello è facile, metti insieme un paio di situazioni scabrose, condisci con un po' di compiacimento e hai una ricetta pronta per il microonde come un pranzo precotto senza glutine, disgustoso, ma perfettamente digeribile), se non per le droghe, per la quantità di dettagli coloriti inerenti al sesso omosessuale, come dire che mi sono fatto una cultura senza farmi il culo, dato che non ero in vena.
Sul secondo posso solo dire che ci vuole senza dubbio del talento scrivere di qualcosa come le mosche e rendersi interessanti, anche se il ritmo del libro non è costante: la prima metà si lascia leggere proprio piacevolmente, poi meno, comunque il libro è breve perciò si finisce senza problemi.
Sul terzo aspetto di finire prima di fomulare opinioni e giudizi.
Non avete ancora visto niente
Moderatore droghe
Follia, un romanzo psicologico di Patrick McGrath, in cui si narra la storia di un’ ossessione sessuale dal punto di vista di uno psichiatra. Ne è stato tratto anche un film che però io non ho visto.
Alessandro Pluchino, Tempo, cosmologia e libero arbitrio. http://www.pluchino.it/blablabla/TEM...ROARBITRIO.pdf Un saggio filosofico-fisico-psicologico consigliato da una una mia vecchia conoscenza forumistica (di un altro forum)
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".
Ho iniziato 'La donna alata' di Joanne Harris. Promette bene. Come sempre i suoi romanzi, del resto.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
A Kazuo Ishiguro il premio Nobel della Letteratura 2017
Non ho visto neanche uno dei film tratti dalle sue opere, mi riferisco a "Quel che resta del giorno". Per tacer dei libri...
Ragazzi, abbiamo buone speranze per il futuro: nelle prime pagine de Le nostre anime di notte di Kent Haruf, americano, una vedova più che settantenne (!) giunge a casa di un compaesano, anch’egli vedovo, non ben conosciuto da lei, e gli propone di trascorrere le notti nello stesso letto, visto che non hanno nulla da perdere.
Speriamo sia avvincente.
Dal romanzo è stato tratto il film omonimo con Robert Redford e Jane Fonda che devo ancora vedere.
Poi mi ha deluso, incentrato com’è sui dialoghi tra i due, su quello che mangiano e quello che fanno (nulla di speciale). Nessun approfondimento psicologico ed uno stile davvero piatto. Comunque rimane impressa la tenerezza fra i due vecchietti.
Sicuramente non andrò a vedere il film.