Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
Vorrei concludere facendo notare le conseguenze del mio e del tuo ragionamento.
Il mio ragionamento ha come conseguenza che Dio esiste, è onnisciente, onnipotente, ha lasciato il libero arbitrio alle sue creature e non ha creato il male. Tutto ciò risulta dalla stessa Bibbia ed è confermato da altri testi sacri, come abbiamo visto. L'uomo, quindi, è giudicabile da Dio per le proprie azioni.
Il tuo ragionamento ha come conseguenza che se Dio esiste, essendo onnisciente e onnipotente non ha potuto lasciare il libero arbitrio alle sue creature e ha pure creato il male. Quindi l'uomo non è passibile di giudizio da parte di Dio, perché è stato obbligato a compiere il male dalla predeterminazione di Dio.
Se, invece, Dio non esiste, allora sì che l'uomo ha il libero arbitrio e non può essere giudicato da un Dio inesistente.

Il mio ragionamento segue i testi sacri, il tuo segue teologi che negano il libero arbitrio.
io ho citato la negazione del libero arbitrio solo nell'ipotesi di voler salvare onnipotenza, onniscienza e anche misericordia, estraneità divina al male, come inteso; ad una cosa devi rinunciare, se vuoi mantenere le altre;
quei teologi hanno scelto di sacrificare quella che ritenevano meno rilevante, potendo comunque aggirare l'ostacolo altrimenti, impegnando lo stesso il credente con la speranza di trovare nelle proprie azioni il segno della benedizione;

ma quello che ti dico è talmente vero che la Chiesa cattolica, per esempio, ha seguito un'altra strada: nel Catechismo, pur affermando che il male sorge dalla libertà, conclude che la sua presenza nel creato è da ritenersi un mistero, cioè ammette di non poter risolvere logicamente la contraddizione, che non può escludere il male dal disegno divino, imperscrutabile; altrimenti, lo farebbe di gran carriera, dato che ne avrebbe massimo interesse;

più dimostrazione di questa, che ti serve ?