Originariamente Scritto da
Arcobaleno
Credo sia anche importante capire cosa significhi avere le chiavi del regno dei Cieli.
All'epoca di Gesù, evidentemente, consisteva nel conoscere e aderire al suo nuovo messaggio. Viene, quindi, assegnato a Pietro il compito di diffondere il messaggio di Cristo, aprendo così le porte del regno dei Cieli. Il significato imposto dalla chiesa Cattolica è diverso, credo: noi imponiamo dei precetti umani, a volte inventati, e voi obbedite. E chi non obbedisce è fuori dal regno, colpevole.
I Papi per secoli e secoli impedirono addirittura la lettura diretta della Bibbia da parte dei credenti, e quindi chiusero, almeno parzialmente, quelle porte.
Quando finalmente tutti poterono conoscere direttamente la fonte della loro fede, ognuno di loro divenne possessore delle chiavi del regno, nel senso che potè diffondere il messaggio di Gesù tra i vicini.
Quindi, ciò che a prima vista può sembrare la nomina di Pietro a plenipotenziario di Dio, si riduce ad essere un compito affidato a tutti i credenti: diffondere le parole di Dio. Anche perché, come ho già detto, il "tutto ciò che legherete ... e tutto ciò che scioglierete" è rivolto a tutti gli uomini, atei compresi.
Quindi, Pietro fu nominato capo, ma non con la libertà di stabilire precetti umani di sua iniziativa.
Si può comunque escludere che i Papi siano le pietre fondanti della chiesa di Gesù: la pietra è una sola, Gesù. Pietro iniziò la costruzione, assieme agli altri apostoli e discepoli, di una chiesa numerosa.