Originariamente Scritto da
sandor
nun ce prova'...Figlio di Dio è "appellativo" che si riferisce a coloro che partecipano della stessa natura divina del caro Padreterno. come dire "generati" non "creati", come dice anche il sacerdote. ora, sti benedetti figli di dio c'erano una volta, ma poi a quanto si dice gli uomini di mala volontà cominciarono a conoscerli perché un po' si somigliavano, poiché nati dallo stesso Padre, e a cacciarli dal mondo a suon di calci nel "sedere". Questo non lo dico né io né il prete, ma qualche mullah lo dice ancora, a quanto possa io conoscere la religione islamica.
lasciando da parte il Battista che, come egli stesso ammette, non contava un beneamato, cercherei più che altro di focalizzare la mia attenzione su quell' Altro, che ebbe un Destino tragicamente grande. il solito prete dice nel nostro Credo: "generato non creato, della stessa sostanza del Padre", cioè che erano un pochino per così dire "culo e camicia". questo per quanto riguarda noi cattolici. gli Ebrei, ammesso che ve ne siano ancora, invece attribuirono a cristo la funzione di profeta. Per tornare seri, a quanto dice l'Ebreo, il Profeta è un membro del Popolo che nasce per volontà ovviamente di Dio, ma è umano a tutti gli effetti, poiché per interpretare e rendere degno di Dio il sentire del proprio Popolo deve a questo appartenere, sia in quanto comunità sia in quanto comunità naturalmente umana.
la misericordia è concetto ed esperienza del cristiano. il Dio degli Ebrei non ha Misericordia. ciò non vuol dire che sia un Dio "cattivo". Significa che Esso fa quello che gli chiede il Profeta, se questi è degno. Io vedo la Bibbia nella parte che gli Ebrei riconoscono, se mi consenti come un' atto di dolore che l'allontanamento da Dio suscita nel suo Popolo, che al fine di riconciliarsi con Dio suscita nel suo seno un Profeta che ristabilisca per così dire il legame "mistico" tra Dio e il Popolo che è venuto a mancare per un certo tempo.