A me invece sta piacendo un sacco 'La donna alata' della Harris. Non che avessi dubbi, sapevo che sarebbe stata così.
A me invece sta piacendo un sacco 'La donna alata' della Harris. Non che avessi dubbi, sapevo che sarebbe stata così.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Non ho mai letto nulla della Harris, ma ho visto il film Chocolat, tratto da una delle sue opere, molto gradevole.
Io fatico invece parecchio a scegliere un libro: leggo decine di recensioni prima di acquistarlo, poi mi decido, ma non è sempre la scelta giusta. Anche il consiglio di amici non funziona, perché ciascuno ha le proprie preferenze.
Vero. Io difficilmente scelgo dietro consiglio, devo fare le mie ricerche. Io di solito mi leggo le prime pagine, che per me nella scelta sono decisive ancora più delle recensioni: capisco subito se un volume è scritto bene, in quel modo gradevole che ti invoglia la lettura. Quello pesa almeno per il 60% sulla mia scelta, ancora più che la trama.
Visto che ho finito la Harris stasera mi scaricherò qualche anteprima sul Kobo così inizio a decidere il prossimo.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Che bella idea!
Solo che io non so se mi libererò mai dalla versione cartacea: mi diverte entrare in libreria, sfogliare, leggiucchiare, lasciarmi attirare dagli autori e dalle copertine che sembrano farmi l’occhiolino. Mi piace anche essere un punto di riferimento di lettura per le mie amiche, prestar loro i libri più avvincenti sapendo di farle contente, come di solito avviene.
Certo però che così prenderei meno cantonate…
Ma io facevo così anche col cartaceo: entravo in libreria e mi mettevo spudoratamente a leggere le prime pagine dei libri. Chiaramente con l'e-book reader è più comodo perché puoi farlo con calma sul divano o a letto. Io a volte ci metto anche una settimana per scegliere quale lettura affrontare.
In ogni caso anch'io sono sempre stata un'estimatrice del cartaceo e lo sono tutt'ora. Ma esigenze di spazio (non so più dove mettere i libri) e anche la comodità mi hanno convinta. E alla fine non me ne pento.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Ah, dici di osare anche in libreria e mettersi lì a leggere? Proverò a vedere se non mi cacciano...
Io ho tre pareti di libri fino al soffitto nella mia casa, ma devo comunque fare una cernita ogni anno e consegnare i libri che non mi interessano più a una biblioteca. Ci sono molti tomi di cui non so separarmi, per non parlare di libri antiquari, di quelli illustrati da artisti famosi, di prime edizioni originali e di testi con la dedica e la firma dell’autore. Voglio dire, per me il libro è anche un oggetto di collezionismo.
Nonostante questo proverò anch’io a prendermi il Kindle almeno per quei romanzi e racconti che comprerei comunque in edizione economica.
Sto leggendo "L'ultimo vero bacio" di Crumley. Quest'uomo scrive da dio.
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Sto rileggendo La pelle di Curzio Malaparte. Non me lo ricordavo così terribile o forse sono io che sono più sensibile: questo soffermarsi su fatti osceni o tragici, senza veli, è inquietante.
Io ho sempre avuto qualche remora nei suoi confronti: prima fascista, poi antifascista, poi comunista ed infine si è convertito al cattolicesimo…mah!
Comunque ha una cultura paurosa e scrive benissimo, non per niente ha frequentato il prestigioso liceo Cicognini a Prato, come D’Annunzio.
In Kaputt mi hanno dato fastidio i numerosi dialoghi in lingue straniere, qui ce ne sono meno.
La classifica dei migliori libri del 2017 secondo il Corriere della Sera. Il libro di Kent Haruf si piazza al terzo posto. Mah.
“Mai la Classifica di Qualità de «la Lettura» aveva avuto una simile, altissima partecipazione di votanti: 300 giornalisti, critici, scrittori, artisti, collaboratori de «la Lettura» hanno dato i loro voti alla classifica che elegge dal 2012 il miglior libro dell’anno e, per la prima volta, anche la miglior traduzione dell’annata editoriale. Un riconoscimento, quest’ultimo, per chi lavora con professionalità e passione sui testi e spesso resta dietro le quinte. I primi classificati di ciascuna sezione li abbiamo rivelati ieri, e sono, lo ricordiamo, per i libri lo scrittore americano Richard Ford con il suo romanzo Tra loro pubblicato da Feltrinelli, e per la traduzione Fabio Cremonesi per la sua versione di Le nostre anime di notte di Kent Haruf pubblicato da NN Editore.
Oggi vi riveliamo i due podi, il secondo e terzo posto: per la Classifica di Qualità dei libri 2017 si è qualificato al secondo posto il romanzo di Teresa Ciabatti La più amata, uscito per Mondadori, e sul terzo gradino il libro di Kent Haruf Le nostre anime di notte edito da NN Editore. “
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".
è uno che, come Pound e Céline, avrebbe forse preso il Nobel se non avesse avuto la lunga militanza fascista a penalizzarlo. Anche se tanti grandi sono stati ignorati dal Nobel: Tolkien, Levi, Asimov, Lovecraft (quest'ultimo ignorato in vita, oltre che di idee anche lui un po' estreme)
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".