Una volta in teatro, ho assistito ad una commedia siciliana, di cui adesso non ricordo in nome. Il protagonista, Enrico Guarneri, un attore di teatro catanese, straordinario, recitava la parte di un barbiere il quale, mentre tagliava i capelli ad un cliente, un ingenuo contadino, poco istruito, cercava di spiegargli cosa era il comunismo. Ebbene, per facilitarsi il compito, decise di fare un esempio pratico e cioè prese a modello un ricco possidente, che aveva diverse case e disse che il comunismo era un movimento politico che intendeva portare tutti allo stesso livello sociale, pertanto chi possedeva più case, doveva donarle a chi casa non aveva.
Il contadino capì perfettamente e anzi, si dimostrò entusiasta dal fatto di sapere che esisteva un partito politico simile e che sicuramente l'avrebbe appoggiato.
A quel punto prese la parola un altro cliente che aspettava il suo turno e disse al contadino che allora anche lui avrebbe dovuto donare le sue galline a chi non ne aveva nemmeno una.
Il contadino, sorpreso, fece una smorfia e disse :
" Regalare le mie galline?"






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