sarebbero ? cita pure, è tuto scritto, così vediamo le contorsioni perifrastiche;
deviare da cosa ? sei tu ad aver asserito che ci sarebbero bisogni indotti, senza specificare quali e da chi sarebbero indotti; e questo riguarda l'obiezione che segue:- fai obiezione sull'uso dei soggetti per "dimostrare" la fallacia di un ragionamento deviando il discorso su altro dall'argomento di quello stesso ragionamento
ripeto: parli di desideri indotti e artificiosi, senza indicare i soggetti e le dinamiche, in modo tale da poterle eventualmente osservare e discutere; questo è complottismo;- mi attribuisci un complottismo che non ho mai enunciato, perchè il complottismo non è tra i miei argomenti. Il complottismo lo trovo ridicolo, specie parlando di orientamenti sociali
in base al fatto che - come spesso tu stessa - giustamente - chiedi ad altri in diverse occasioni - non citano fonti, numeri, riferimenti fattuali, ecc...- tenti di screditare gli argomenti altrui definendoli "generici e campati per aria", come a sottendere che solo i tuoi hanno sostanza, ma non si sa in base a cosa
al contrario; sto facendo appello alla tua vigilanza critica e capacità di metodo, che in questo caso mi sembra essere venuta meno;- usi continuamente perifrasi del tipo "mi aspetterei da te" o "è incredibile che una persona come te" o cose simili, che equivalgono a "sei un'idiota"
se ti ritenessi un'idiota liquiderei quello che scrivi con due righe o non risponderei affatto;
non so cosa sia questa idea e, come ho già scritto, non me la puoi attribuire; non ne capisco proprio il senso, né riesco ad immaginare una sua formulazione intellegibile; a quanto pare, nemmeno tu, dato che non sei in grado di formularla o indicarmi chi se ne farebbe araldo e in quale forma;Ergo non sono interessata a continuare questo tipo di discussione, perchè non è costruttiva.
Io ho detto in modo molto semplice quello che penso, cioè che l'idea di "bisogni illimitati" è semplicemente non universale
embè ? a parte che distinguere la cultura dalla "natura umana" è un'impresa in cui sono falliti tutti, e in particolare nel corso degli ultimi 4 secoli; se sei capace tu, complimenti;, ergo non è un tratto della natura umana, bensì un tratto culturale di una particolare cultura, in un particolare momento storico.
Non c'è nessuna parabola in ballo, ma solo questo concetto.
io posso confutare, eventualmente, una tesi formulata in modo confutabile; non un'idea fantasma che non si sa quale sia e da dove esca fuori;Tu non hai confutato in alcun modo plausibile, ma continui a girarci intorno, a tirare in ballo l'Iran, i regimi comunisti, il Leviatano e altro.
ecco, qui manca proprio un'osservazione della dinamica dei desideri e dei bisogni, di come si affermano e del perché, di cosa sarebbe "smisurato", e rispetto a quale misura, decisa da chi;Se decidi di rispondere in modo semplice, senza latinorum e giri di parole, perchè, secondo te, quello che penso io sarebbe infondato, ne possiamo parlare, altrimenti, resta pure convinto che per essere felice, chiunque deve alimentare all'infinito desideri smisurati. Resto felice di non essere tra questi.
il tuo discorso lo potrebbe fare qualcuno a te, ritenendo che il lavoro femminile sia una libertà "smisurata" e che le donne dovrebbero fare altro; o a me per altre questioni; quella misura che sottintendi come "ottima" - forse anche qualcosa di "naturale", visto che richiami il concetto di natura umana dei bisogni - è una nozione culturale; quindi ?
il desiderio, o "bisogno", si forma sempre culturalmente e per induzione, da emulazione di chi ha inventato, scoperto o rischiato, fatto una cosa nuova; vale per lo strumento del cacciatore, come per l'impiegato che va alla mostra o alle Maldive perché emula il capufficio; la stessa frequentazione della cultura è indotta per emulazione come ipotesi o illusione di promozione sociale, che è il vero bisogno, antecedente a quello del sapere;
ripeto: prova ad enunciare questa cosa dei "bisogni illimitati", dove starebbe concretamente; forse mi sbaglio, ma a me sembra un'idea fantasma, inconsistente; ma magari mi puoi smentire.