Piccoli e grandi desideri, poi il cappuccino con la brioche diventa l'abitudine che da risposta ad un piccolo desiderio.
Abitudine che non si formerebbe per bere fiele appena alzati.
Ritengo i capitali uno strumento usato in tutti i sistemi, anche il comunismo usa capitali.
Semmai la differenza e' fra uno stato totalitario e uno liberale dove gli equilibri si creano con domanda ed offerta, ovviamente domandi cio' che vuoi e viene offerto cio' che e' domandato.
Se offri fame e disgrazia puoi morirci a pubblicizzarle che nessuno te le compra.
Una volta ottenuto il voluto diventa normalita' e si vuole altro, diverso, non necessariamente di piu.
Dopo tre mesi di mare e musica sorge il desiderio della baita fra i boschi.
La distribuzione non e' distribuita, cosa che sarebbe se le cose ci fossero a prescindere e bastasse distribuirle, non e' cosi', va tutto fatto ed, essendo diverse persone e situazioni, il risultato proprio e' diverso da quello altrui.
Uno nasce sano, uno malato, beni propri indivisibili che faranno divergere le strade.
In un verso l'espansione consuma risorse in un sistema finito, l'espansione e' teoricamente infinita, c'e' un punto di rottura.
In piu' il sistema umano, oltre ad espandersi in richieste, si espande in numeri e ci sono miliardi a volere cio' che altri hanno raggiunto con una richiesta complessiva enorme senza che la richiesta procapite sia un gran che.
Se l'offerta di lavoro supera la richiesta, magari perche' una mietitrebbiatrice fa il lavoro di 100 braccianti con un trattorista, qualcuno resta a spasso.
I sistemi regolamentati tentano di redistribuire volendo rendere uguale cio' che uguale non e' e il mezzo sono le tasse.
Se i numeri aumentano e i soldi non si moltiplicano, i servizi degradano e, mediamente piu' e' alta la densita' di popolazione e diffusa la miseria, piu' il degrado si espande.