Ma secondo te ci riesce ?
Secondo me si sta scavando la fossa, ma non solo per il suo fare arrogante e la sua incapacità di comunicare, ma perché non è capace di mediare e si circonda solo di yes men, che appena la nave fa acqua, scapperanno.
Ma secondo te ci riesce ?
Secondo me si sta scavando la fossa, ma non solo per il suo fare arrogante e la sua incapacità di comunicare, ma perché non è capace di mediare e si circonda solo di yes men, che appena la nave fa acqua, scapperanno.
questo è teoricamente possibile, ma praticamente poco probabile, perché il tipo è coriaceo e si è collocato sul passo dove devono transitare un po' tutti; ha occupato uno spazio politico enorme per quella collocazione, se pensi al peso specifico di un partitino come quello, adiacente, di Alfano;
a occhio e croce, dovrebbero emergere due suoi cloni, uno a destra e uno nello stesso PD per contendergli il ruolo;
a destra forse può uscire fuori Parisi, anche se non ha lo stesso carisma; ma è uno in grado di mediare, nella scia di Letta-zio; se non si accordano su uno così, tengono poco, perché i settori sociali influenti temono tantissimo gli eccentrici;
a sinistra potrebbe tornare il Letta nipote, ed entrambi gli schieramenti con l'ombra di Draghi, che è la cosa più probabile, visti i numeri;
tuttavia, nelle oscillazioni cicliche, un ruolo da potenziale leader è difficile toglierglielo, anche perché lo zoccolo duro dell'elettorato PD oramai si è fatto la bocca a quel 40% come possibilità e difficilmente la scambia convinto da D'Attorre o Fratoianni, che pigliano nel solito bacino, tra il 4 e l'8%, se va bene;
se a Renzi riesce far approvare lo Ius soli, va in campagna elettorale col banner Quelli (la sinistra) parlano dal pulpito, io faccio davvero le riforme di sinistra, come per le unioni civili; difficile che D'Alema e Fassina possano più che balbettare qualcosa;
altrimenti, si riprodurrà la solita spaccatura tradizionale, coi massimalisti emarginati a litigare tra di loro nella migliore tradizione di Bertinotti, Turigliatto, ecc... la sepoltura definitiva, anzi, la cremazione di quell'idea di sinistra pura; a giudicare dall'umore e commenti che sento da molti militanti di quell'area da sempre, c'è già notevole rassegnazione al fatto che può essere solo un voto di bandiera, ma con una stanchezza inedita, perché man mano che le cose diventano difficili, si chiedono capacità di incidere davvero più che rappresentanza identitaria; prevale il milanese mej pijutost.
c'� del lardo in Garfagnana
in Emilia Romagna Renzi ha perso diversi milioni di voti dal 2013.
Forse i tuoi calcoli sono sbagliati.
Poi bisogna sempre ricordare una cosa, che gli (ex) votanti PD ricordano bene: Bersani ha preso i voti promettendo che non avrebbe fatto mai un governo con Berlusconi.
Incaricato, ha cercato un dialogo coi 5S che hanno rifiutato.
Per tenere fede alla sua promessa elettorale, ha lasciato. NOTA: conoscete un altro che abbia lasciato una poltrona per tenere fede a una promessa elettorale ?
Al suo posto è andato qualcuno che, coi voti dei cittadini che li avevano dati sulla promessa "Berlusconi no", ha fatto un governo col centrodestra e ha fatto governare il centrodestra odiato da quegli elettori, facendo tutta una serie di cose che proprio il cdx voleva e che quegli elettori non volevano.
I voti delle europee non fanno testo, e Renzi non era nemmeno tra i candidati, ma si continuano a confondere le due cose.
Renzi da quell'elettorato originario non è mai stato votato, anzi, quell'elettorato ha dimostrato di schifarlo in massa ad ogni occasione reale di voto.
Sicuro di prendere il 40% continuando a dire che si alleerà col cdx ?
no, resta enorme, anche dall'opposizione - anzi, forse di più - perché è il referente europeista e moderato di tutto ciò che è a sinistra di Alfano, e con un consenso ubicato in settori decisivi, di peso; qui non c'entrano i voti persi, o l'antipatia, finché tiene da segretario quel 20% di zoccolo duro;
lo vede in declino grave chi non lo avrebbe votato comunque, perché di area diversa;
ma in tutti gli scenari normali possibili, resta il dominus in grado di condizionare qualsiasi governo; prova ad ipotizzarne qualcuno, e lo vedi subito.
c'� del lardo in Garfagnana
Secondo me le cose sono più fluide di quello che ipotizzi
i voti vanno e vengono, dipende dalle circostanze;
lo avevano già fatto;Poi bisogna sempre ricordare una cosa, che gli (ex) votanti PD ricordano bene: Bersani ha preso i voti promettendo che non avrebbe fatto mai un governo con Berlusconi.
e ha dimostrato scarso acume e forza, comprensione dell'interlocutore;Incaricato, ha cercato un dialogo coi 5S che hanno rifiutato.
Per tenere fede alla sua promessa elettorale, ha lasciato. NOTA: conoscete un altro che abbia lasciato una poltrona per tenere fede a una promessa elettorale ?[/quote]
si è dimesso perché ha non-vinto, quando si dava per scontato un successo, e dopo lo smacco dello streaming;
un governo col centro destra ? ma quando ? c'è Alfano, subalterno al limite del fantozziano; ha fatto un po' di cerchiobottismo, più o meno forzoso, con margini operativi ridottissimi;Al suo posto è andato qualcuno che, coi voti dei cittadini che li avevano dati sulla promessa "Berlusconi no", ha fatto un governo col centrodestra e ha fatto governare il centrodestra odiato da quegli elettori, facendo tutta una serie di cose che proprio il cdx voleva e che quegli elettori non volevano.
ma prima ha vinto le primarie, eh...
cioè, il PD del Renzi appena eletto segretario passa dal 25 al 40 e rotti % e questo risultato non conterebbe ?I voti delle europee non fanno testo, e Renzi non era nemmeno tra i candidati, ma si continuano a confondere le due cose.
io non sono sicuro di nulla;Renzi da quell'elettorato originario non è mai stato votato, anzi, quell'elettorato ha dimostrato di schifarlo in massa ad ogni occasione reale di voto.
Sicuro di prendere il 40% continuando a dire che si alleerà col cdx ?
ma mi sembra che ci sia un potenziale di circa il 40%, o forse più, di elettori che voteranno partiti poco coalizzabili, tra M5S, Lega, FdI e Sinistra più o meno unita;
a meno di una coalizione di destra, possibile solo se si accordano su uno molto moderato, ma poco stabile, resta un governo tecnico, appoggiato da PD, FI e centristi vari;
in termini politologici, non ha alcun senso per il PD la ricerca dei consensi alla sinistra del suo zoccolo duro, ma è infinitamente più utile cercare voti pesanti al centro, che spostino gli equilibri; un PD più a sinistra, non renziano, potrebbe al massimo raccogliere quel 33-35% della quota-Veltroni, il massimo storico, però una condanna all'opposizione;
al contrario, un PD più centrista, soprattutto con una destra infestata di eccentrici, può puntare ad un ragionevole 25-28%, e in prospettiva oltre, e chiedere poi l'appoggio di una sinistra all'8-12%, che si sia unita;
nel computo finale avresti una coalizione che ha strappato 5 o più punti al centro, ma sotto il controllo PD, e non di un partito di centro coalizzato, con facoltà di ricatto;
tutto il progetto renziano, inclusa l'originaria idea di doppio turno, il sindaco d'Italia, ecc... si fonda su questo ragionamento politologico, peraltro ovvio da 30 anni e passa, già trattato da Sartori, Fisichella...
c'� del lardo in Garfagnana
Elettori........46.720.943
Votanti........31.997.916......68,49%
Sì...............12.708.172......40,04%
Totale: 27,2 % degli elettori
http://elezionistorico.interno.it/in...0=0&es0=S&ms=S
inoltre si votava sulla Costituzione, non su Sì o No a Renzi. Cioè in quel 27% c'erano quelli della Lega, di Casa Pound e chi più ne ha più ne metta
ah, le europee non hanno nulla a che vedere con le politiche;
ma il referendum - in cui peraltro ha incassato lo stesso 40%, tutti gli altri contro - no
dunque, in Italia il bacino della sinistra, estrema o moderata, storicamente oscilla al massimo della mobilitazione di tutto l'elettorato tra il 33 e il 35 %;
se la sinistra vuole governare, in un sistema proporzionale lo può fare solo con un eventuale centro che si sganci da una naturale coalizione conservatrice, divenuta assolutamente egemone da quando sono stati scongelati i voti missini;
in questo caso, il peso del partito di centro sarebbe sproporzionato, potendo contare sui "due forni"; insomma, sarebbe comunque la forza egemone del governo, anche con un terzo o un quarto dei voti; ad Alfano è andata peggio, perché il sistema non era così proporzionalista;
in un sistema a doppio turno con ballottaggio, analogo a quello dei sindaci, le possibilità aumentano molto, come dimostra l'esperienza, e il centro che si coalizza preventivamente su un programma ha pochissimo potere di interdizione e ricatto; per questo la riforma Renzi prevedeva questo sistema, laddove il proporzionalismo, o sistemi che ne ammettono una quota importante, favoriscono intrinsecamente le destre;
non è che ci siano troppi caxxi d'appendere; la realtà è questa, in attesa che l'elettorato 5S rifluisca nelle aree tradizionali, per lasciare un residuo anti-sistema che ha più o meno una quota complessiva - incluse destre estreme tipo FN - dell'8/15%;
ora, è con questa realtà che bisogna fare i conti, e non è che magicamente una sinistra/sinistra può vincere col 50% più un voto e governare, prendendo voti di centro o di gente che flirta con posizioni fascistoide e populiste;
tu vedi strade alternative ?
c'� del lardo in Garfagnana