Si ma tu non puoi giudicare tutti secondo i tuoi parametri Yele. Non siamo tutti uguali. E poi magari all'inizio le cose vanno bene poi precipitano. Ci sono settori in cui le cose possono precipitare da un momento all'altro e non c'è neppure il tempo di metterti al riparo. Ci sono casi in cui trovi quello che ti frega. Ci sono milioni di casistiche diverse, non sono temi su cui poter dare ricette assolute.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Ah be', sono d'accordo con te che le cose che elenchi siano anch'esse dei mali.
non si tratta di fare la morale, comunque, si tratta di risolvere i problemi, e evadendo le tasse i problemi, comunque, non si risolvono, anzi, si scaricano solo su gente ancora più debole.
ok, e poi lo so. Come ho detto io ho aiutato coi miei soldi una di queste persone, che non erano né stupide, né improvvisate, ma la crisi le ha prese a mazzate. Le stesse persone, però non hanno detto "resistere a oltranza ed evadere le tasse". Hanno detto, resistere per un po' e poi chiudere prima di fallire. Avevano una sola dipendente e l'hanno accompagnata loro al sindacato a chiedere la mobilità.
E comunque se si chiama rischio di impresa un motivo c'è. Altrimenti non avremmo così tanta gente che vuole diventare dipendente pubblico, anche se in confronto ad altri paesi, l'Italia ha ancora una buona propensione all'imprenditorialità, mi pare fra i più alti dell'Ue.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
beh, ad essere moralista - oltre che inefficace - è l'approccio generale che individua i problemi in un'attitudine;
con tutto l'affetto per Berlinguer, la questione morale è stato un grosso equivoco, dannoso in quanto rinviava la comprensione del vero problema;
una società si indirizza naturalmente e vettorialmente in direzione della somma delle opportunità percepite come migliori, qualunque cosa si pretenda di insegnare ai cittadini; l'approccio pedagogico non ha mai funzionato, e per motivi ovvii;
anche perché poi devi rispondere ad altre questioni, dello stesso tenore:
la legge ti imporrebbe di pagare contributi che verosimilmente non vedrai mai indietro, per pagare le pensioni retributive, anche quelle di 90mila euro al mese; che ci vuoi fare ? è legge, son diritti acquisiti, un assetto di classe: quelli hanno vinto, noi la prendiamo in dòmo, legalmente.
c'� del lardo in Garfagnana
Con tutti i difetti che abbiamo ci mancherebbe pure il masochismo del porgi l'altra tasca.
Non è per darti torto, però la possibilità me la sono creata, perché io ho iniziato da zero, non avevo soldi alle spalle. Ho cominciato a risparmiare fin da quando mia nonna mi dava i "premi" perché facevo bene a scuola, e ho continuato quando ho iniziato a lavorare. Si tratta di un modo di comportarsi, di una cultura.
se mai voglio abolire il vitalizio o gli sperperi o il resto, ma non è che evadendo lo togli eh.
Invece togli le cure a chi non ha i soldi per pagarsele, o il sostegno ai disabili, o agli anziani, o le cure al territorio, che così quando piove ci sono gli allagamenti, ecc. ecc.
capisci che più paghi più te ne chiedono , è di questi giorni che il Pil italiano è positivo ma la spesa pubblica è ancora troppo elevata e siamo sempre gli ultimi in europa , dunque si lavora ci si fa il mazzo ma il fiume di sperpero pubblico non diminuisce , se c'è una falla la devo tappare coi miei soldi ?