Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
Cono, chi vuole può fare tutto quello che dici; se fosse qualcosa di desiderabile, non ci sarebbe bisogno che tu ne faccia la réclame; e se il matrimonio fosse una condizione appagante, non ci sarebbe bisogno di formalizzarlo, con tanto di obblighi negoziali, che sono il contrario dell'amore, per definizione;
ogni essere umano ha l'anelito spirituale - la parola ti piace tanto, la uso - di essere amato per ciò che è, spontaneamente e senza condizioni; non per il ruolo che promette di interpretare come provider di servizi;
nel matrimonio, questa speranza viene sepolta viva, perché ogni gesto quotidiano è registrato da entrambi sul parametro della conformità alle aspettative, con tutto il carico di ansia, sospetto, controllo, diffidenza per l'autentica personalità e potenziale creativo del partner, che in ogni momento può essere centrifugo;

puoi perdonare quello che ti pare, ma stai comunque propagandando e diffondendo un modello di relazione che istituzionalizza l'infelicità, che inquina l'umore generale; e gli effetti ti ritornano, perché poi ti lamenti che la gente non si sposa e non fa figli; grazie
il modello che proponi può funzionare, a patto di educare le persone al disprezzo di se stesse e talmente al punto tale da accettarsi menomati prima ancora di aver vissuto, rimuovendo tutto;
ma non è una critica, beninteso; se piace, uno lo fa; è solo la spiegazione ovvia per cui la maggior parte delle persone non può essere appagata da quella condizione, né, potendo scegliere, lo è mai stata, come testimonia tutta la storia di chi poteva darsi una disciplina diversa e avere spazi personali appaganti: aristocratici, alto-borghesi e poi anche persone comuni si sono sempre sposate per circostanza sociale; ma poi hanno sempre fatto gli affarucci propri, e molto alla luce del sole, spesso con ampio riconoscimento e condiscendenza, e non di rado con forme di ufficializzazione dei diversivi.
Ma no scusa! Il Matrimonio non è una prerogativa Cattolica. La ritroviamo nel corso dei millenni in tutte le culture, in tutte le latitudini e longitudini del mondo, Axe. Fà parte del retaggio umano, voglio dire. Che ci porta a cercare con l'Altro un legame esclusivo, proiettato nel Futuro e nel Persempre.....

Non scambiare l'usa e getta, il mordi e fuggi di oggi, con la libertà. Con una pretesa e ingannevole forma di emancipazione. Ti prego.

"E’ importante chiedersi se è possibile amarsi “per sempre”. Questa è una domanda che dobbiamo fare: è possibile amarsi “per sempre”? Oggi tante persone hanno paura di fare scelte definitive. Un ragazzo diceva al suo vescovo: “Io voglio diventare sacerdote, ma soltanto per dieci anni”. Aveva paura di una scelta definitiva. Ma è una paura generale, propria della nostra cultura. Fare scelte per tutta la vita, sembra impossibile. Oggi tutto cambia rapidamente, niente dura a lungo… E questa mentalità porta tanti che si preparano al matrimonio a dire: “stiamo insieme finché dura l’amore”, e poi? Tanti saluti e ci vediamo… E finisce così il matrimonio. Ma cosa intendiamo per “amore”? Solo un sentimento, uno stato psicofisico? Certo, se è questo, non si può costruirci sopra qualcosa di solido. Ma se invece l’amore è una relazione, allora è una realtà che cresce, e possiamo anche dire a modo di esempio che si costruisce come una casa. E la casa si costruisce assieme, non da soli! Costruire qui significa favorire e aiutare la crescita. Cari fidanzati, voi vi state preparando a crescere insieme, a costruire questa casa, per vivere insieme per sempre. Non volete fondarla sulla sabbia dei sentimenti che vanno e vengono, ma sulla roccia dell’amore vero, l’amore che viene da Dio. La famiglia nasce da questo progetto d’amore che vuole crescere come si costruisce una casa che sia luogo di affetto, di aiuto, di speranza, di sostegno. Come l’amore di Dio è stabile e per sempre, così anche l’amore che fonda la famiglia vogliamo che sia stabile e per sempre. Per favore, non dobbiamo lasciarci vincere dalla “cultura del provvisorio”! Questa cultura che oggi ci invade tutti, questa cultura del provvisorio. Questo non va!

Dunque come si cura questa paura del “per sempre”? Si cura giorno per giorno affidandosi al Signore Gesù in una vita che diventa un cammino spirituale quotidiano, fatto di passi - passi piccoli, passi di crescita comune - fatto di impegno a diventare donne e uomini maturi nella fede. Perché, cari fidanzati, il “per sempre” non è solo una questione di durata! Un matrimonio non è riuscito solo se dura, ma è importante la sua qualità. Stare insieme e sapersi amare per sempre è la sfida degli sposi cristiani. Mi viene in mente il miracolo della moltiplicazione dei pani: anche per voi, il Signore può moltiplicare il vostro amore e donarvelo fresco e buono ogni giorno. Ne ha una riserva infinita! Lui vi dona l’amore che sta a fondamento della vostra unione e ogni giorno lo rinnova, lo rafforza. E lo rende ancora più grande quando la famiglia cresce con i figli. In questo cammino è importante, è necessaria la preghiera, sempre. Lui per lei, lei per lui e tutti e due insieme. Chiedete a Gesù di moltiplicare il vostro amore. Nella preghiera del Padre Nostro noi diciamo: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Gli sposi possono imparare a pregare anche così: “Signore, dacci oggi il nostro amore quotidiano”, perché l’amore quotidiano degli sposi è il pane, il vero pane dell’anima, quello che li sostiene per andare avanti."

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