e quella disuguaglianza anteriore alla prostituzione, da cosa sarebbe originata, se non da differenze biologiche e relativi impedimenti all'autonomia ?
non sarei così sicuro; probabilmente si tratta di figure complementari;
se uno ha problemi con la moglie e può, li risolve, o si separa; non va a puttane, non come metodo, almeno;
esattamente come tante persone che hanno avventure non mercenarie ma amano il coniuge; semplicemente, arrivano a patteggiare con se stessi una riduzione della condanna alla fedeltà sessuale, che raccontano come funzionale alla tenuta del matrimonio;
e qualcosa di analogo verosimilmente avviene per la prostituzione, che infatti è sempre stata tollerata o incentivata anche dalle autorità teoricamente censorie, tipo le chiese, perché serviva ad impedire che il testosterone in eccesso insidiasse le donne "perbene";
in questo, credo sia utile osservare il costume sessuale delle classi agiate di tutte le epoche, perché è piuttosto evidente che i diversivi erano spesso tollerati anche per le donne, a parte le frequenti più o meno note interruzioni di linea genealogica
la regina Vittoria - non certo un'icona libertina - amava molto prince Albert, ma si sollazzava con lo scudiero
c'� del lardo in Garfagnana
giusto, anche per la falsa dicotomia natura/cultura;
però, ti resta da spiegare l'uniformità generale della circostanza;
e proprio in base alla nozione di animale culturale devi valutare questo sviluppo così definito, tenendo anche conto che per quanto la cultura abbia avuto uno sviluppo in progressione esponenziale, hai pur sempre milioni di anni di selezione sulla base di modelli prevalentemente animali ed istintivi, nei quali trovi conferma della reificazione all'"asta" della capacità riproduttiva, e non solo tra i mammiferi;
non è una risposta "certa", ma è quella che spiega meglio l'uniformità;
altrimenti, dovresti avere rilevanti difformità e rapporti di forza diversi; se giudichi, giustamente, la cultura come intrinseca alla natura umana, quel connotato naturale, l'attitudine sociale che produce gli sviluppi culturali non lo puoi espungere;
in altri termini, quel rapporto di forza che sostieni essere la causa di quell'equilibrio di genere deve essere assunto anch'esso come naturale, esattamente perché culturale;
a occhio, direi che lo spartiacque della formalizzazione di quei rapporti di forza si ha con la proprietà terriera trasmissibile e l'agricoltura, perché la contesa per la terra implica la militarizzazione, il matrimonio, la discendenza e l'indesiderabilità della promiscuità sessuale;
però, quando hai un mondo animale a cui siamo comunque strettamente imparentati quanto a patrimonio istintivo, e che mette all'asta la capacità procreativa, un sospetto sull'origine della reificazione della sessualità femminile è doveroso.
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quasi tutti, i matrimoni formali; nelle campagne, fino ad un paio di secoli fa, il matrimonio era un prete che passava a benedire coppie di fatto, che magari lo erano già da anni; per non parlare della promiscuità di quelle situazioni, dove accadeva di tutto, tra tutti e tra tutte le generazioni, con pochi tabù e pochi tutori.
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quelli per circostanze ad alta intensità di forza; considera che i gruppi di cacciatori-raccoglitori non erano affatto pacifici; avevano bisogno di territori immensi pro-capite, e se incontravano altri gruppi se li contendevano a forza; la crescita demografica era minore, anche per questo; e le donne meno oberate; mettici anche i predatori, e il potere contrattuale del maschio diventa "naturalmente" maggiore;
il modello che si è imposto, autoaffermandosi come il più efficiente, proprio in ragione di questo; che cambia ?
"tornato comodo ad una parte" ha il tono di un giudizio morale; posto che ci sta tutto, ma in separata sede; come dire che la legalizzazione dell'aborto sia tornata comoda ad una parte; è il risultato di mutati rapporti di forza, della convinzione generalizzata di una maggiore utilità sociale, ecc...
mi riesce difficile immaginarlo; non ho esperienze mercenarie, ma ho esperienza di vari problemi di tipo coniugale, e l'ultima cosa che mi sia mai venuta in mente è quella; e non per inibizione culturale; ma proprio perché un diversivo per essere di sollievo deve avere la stessa intensità, o maggiore, della fonte del problema; e una mezz'ora mercenaria non sta di fronte ad una presenza costante;
se poi ti riferisci non alla moglie, ma alla condizione matrimoniale in sé, allora il discorso cambia, e secondo me proprio in termini di complementarità, perché con una sconosciuta si può essere più se stessi, con i propri lati che la morale giudica oscuri e da rimuovere, che con una moglie, a prescindere dalla persona e dalla relazione.
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la Montalcini non é mai stata e non lo sarebbe mai acida ,era di una grazia di altri tempi..e tante altre come lei
la donna attraente magari é arrogante e sgarbata per difendersi dalla sua immagine di bella..
ma la cozza acidula frustrata da che deve difendersi?
dalle "presunte" advance di qualche sfigato..
" Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui
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