Originariamente Scritto da
axeUgene
guarda, con me su queste cose caschi male
se tu sei una soldatessa, che deve sparare col cannone, l'ufficiale ti dà delle coordinate sbagliate e colpisci i tuoi, chi è responsabile ?
responsabile è solo chi può scegliere, e in quella misura;
in una società in cui il modello di comportamento è sostanzialmente obbligato, non si è responsabili, perché non c'è alternativa ragionevolmente praticabile, pena un grave nocumento; lo riconosce anche la legge, che annulla gli impegni assunti sotto coercizione, e rende annullabili quelli viziati in volontà;
guarda, io non ti voglio intimidire o fare il paternalista; tantomeno per ideologia maschilista; non è troppo il mio...
immagino tu abbia studiato, perché scrivi in un buon italiano; perciò hai certamente la capacità per sostanziare la tua tesi in modo logico;
non sono io ad aver fatto paragoni, citando un "oggi", evidentemente contrapposto allo "ieri";
io mi riferisco ad un sistema generale, che è l'implicazione di quella generalizzazione che fate tu e Cono, come se "oggi" le cose fossero peggiori rispetto ad un passato, che peraltro non si capisce quale sia;
ora, se mi indichi una società di riferimento che reputi "migliore" - l'Italia degli anni '50, o quello che ti pare a te - andiamo a vedere di che si tratta davvero; altrimenti stai costruendo un'idea su tue proiezioni personali, che nessuno può verificare;
come Cono che si scandalizza per l'eutanasia dell'oggi - facendo intendere che si eliminano i malati contro la loro volontà, quando è il malato che chiede di farla finita - e non sa che ordinariamente nel passato nelle famiglie povere si eliminavano davvero vecchi e malati loro malgrado, perché non c'era nessuno che si potesse curare di loro; solo che non si diceva;
in effetti, questo è solo un trucco retorico conservatore e reazionario, poiché induce surrettiziamente nel recipiente poco addestrato alla critica la nozione per cui le cose
vanno di male in peggio, e che occorra farla finita con il progresso, perché non è una cosa buona;
sono letteralmente millenni che i retori conservatori perseguono questa stessa strada con gli stessi strumenti, affermando che la società contemporanea ha perduto le antiche virtù, che è al tramonto, che le giovani generazioni sono peggiori, che non c'è più moralità, ecc...
allora, se uno è un reazionario, è convinto che la gente debba essere meno libera, mi sta bene ascoltare le sue argomentazioni;
ma se argomenta ricorrendo al falso - come Cono quando asserisce che la gente si separa con estrema facilità, alla prima difficoltà; evidentemente, una cazzata, dato il ginepraio e le sofferenze, i casini e la precarietà che si determinano, se non si tratta dei protagonisti del gossip cui si ispirano queste idee strampalate - allora lo faccio notare;
detto per inciso, i genitori di oggi, viste le concomitanti attenuanti e aggravanti, sono meglio di quelli di 40 o 50 anni fa; si spendono molto di più, fanno molta più fatica, sono molto più scrupolosi e attenti; qualche volta sbagliano di più, perché sono troppo responsabilizzati senza essere abbastanza istruiti;
io conosco bene parecchi figli adolescenti o ventenni dei miei amici, e sono praticamente tutte persone di cui mi fiderei alla grande, più di tanti miei coetanei e del me stesso alla loro età; ovviamente, con tutte le tare che vanno fatte a persone la cui identità non è ancora del tutto compiuta.