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Risultati da 61 a 75 di 244

Discussione: L'onda lunga delle rivelazioni

  1. #61
    Opinionista L'avatar di Tiberio
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    in che anno?
    È del 1968, ho controllato
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  2. #62

  3. #63
    Opinionista L'avatar di Tiberio
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    È NATO nel 1968
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  4. #64
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    si, questo l'avevo capito. c'è altro?

  5. #65
    abstract L'avatar di Yele
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    No, però ci sono donne risposte a tutto per soldi e notorietà, oppure vogliono vendicarsi e sanno che verranno credute anche senza prove. Asia Argento la chiameranno lo stesso, non avrebbe mai rischiato di rovinarsi la carriera ora che è ancora giovane.
    Ho domandato: secondo te questa è "notorietà" positiva ?

    Ma perchè non risponde mai nessuno quando si pongono delle domande ?

  6. #66
    abstract L'avatar di Yele
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    si, vabbè. diciamo che asia era in quel periodo della vita di ogni donna in cui ci si sente troppo preziosa per darsi via così, all'improvviso...

  7. #67
    Opinionista L'avatar di Tiberio
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    Citazione Originariamente Scritto da Yele Visualizza Messaggio
    Ho domandato: secondo te questa è "notorietà" positiva ?

    Ma perchè non risponde mai nessuno quando si pongono delle domande ?
    Per alcune si vede di si, altrimenti non esisterebbero le false accuse (che ci sono)
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  8. #68
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Citazione Originariamente Scritto da Yele Visualizza Messaggio
    il punto che vedo molta gente non capisce è il seguente: tu ti trovi lì e pensi di fare una cosa, non so, lavorare. E improvvisamente ti trovi con uno che ti impone del sesso, in qualche modo.

    Allora, forse c'è gente che non riesce a mettersi nella situazione, ma il punto è che molte persone, in quella situazione, si bloccano. Non sono in grado di reagire. Non riescono a fare niente, neanche ad andare via.

    Sta cosa sta sui manuali, nel senso che è ben nota, eppure vedo che decine di migliaia di persone no la capiscono e neanche ci provano.

    Allora a questa gente dico: sforzatevi di usare quei neuroni che pensate di avere:

    "MOLTE DONNE VITTIME DI MOLESTIE DICONO DI NON AVER REAGITO MENTRE IL FATTO AVVENIVA, DI ESSERE RIMASTE PARALIZZATE. PERCHÉ SUCCEDE? CHE SENSO HA?"

    Molti studi hanno ormai dimostrato che la "paralisi" che colpisce in alcuni casi le vittime di violenza non è in alcun modo un segnale di consenso, ma un riflesso che molti mammiferi condividono quando messi di fronte a situazioni di pericolo. "È stata una specie di dissociazione. Non pensavo a niente. Mi ricordo solo che volevo andare a casa... Non ero del tutto presente," racconta una vittima di violenza in questo articolo. "Mentre succedeva, non pensavo. Per me, era come se non stesse succedendo."

    https://www.vice.com/it/article/9kqa...estie-sessuali
    Penso sia la paura, se non hai mai provato quella paura lì magari è difficile riuscire a capire spiegazioni del tipo 'ma ero una ragazzina', che significano che non si riesce proprio a reagire.
    Da ragazzina mi sono capitate un paio di volte le classiche mani lunghe sull'autobus e posso confermare che non è così semplice. La prima volta non sapevo proprio che fare, in seguito poi non ho avuto problemi a mandare al diavolo il tizio svergognandolo pubblicamente.

  9. #69
    abstract L'avatar di Yele
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    Citazione Originariamente Scritto da Tiberio Visualizza Messaggio
    Per alcune si vede di si, altrimenti non esisterebbero le false accuse (che ci sono)
    Non intendo quel che pensano le persone che lo fanno, ma per tutti gli altri, per la pubblica opinione

  10. #70
    abstract L'avatar di Yele
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    Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
    Penso sia la paura, se non hai mai provato quella paura lì magari è difficile riuscire a capire spiegazioni del tipo 'ma ero una ragazzina', che significano che non si riesce proprio a reagire.
    Da ragazzina mi sono capitate un paio di volte le classiche mani lunghe sull'autobus e posso confermare che non è così semplice. La prima volta non sapevo proprio che fare, in seguito poi non ho avuto problemi a mandare al diavolo il tizio svergognandolo pubblicamente.
    Infatti.
    Una volta ero al lavoro... in un ufficio con altri colleghi. Ero seduta a una scrivania e di fianco a me sedeva un collega che mi stava spiegando una procedura al computer. Dietro di noi c'era il muro. A un certo punto ho avuto la sensazione che il collega seduto di fianco a me, mi toccasse il sedere. Mentre pensavo che avrei voluto dargli un ceffone, istintivamente, mi sono bloccata e ho pensato che forse mi ero sbagliata io e lui mi avesse toccato per sbaglio. Sono rimasta lì come un'idiota a rimuovere l'accaduto e basta. non l'ho neanche mai raccontato a nessuno.
    Quel tipo, in seguito se n'è andato da quel posto di lavoro, quindi non ho più ripensato alla cosa. Ogni tanto però ci ripenso e credo che non fosse una mia impressione, però cosa posso farci ? niente !

  11. #71
    Opinionista L'avatar di Tiberio
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    Citazione Originariamente Scritto da Tiberio Visualizza Messaggio
    ora faccio come Cono e arcobaleno, faccio esempi biblici a mo' di parabola

    Giuseppe era avvenente e di bell'aspetto.
    7 Dopo queste cose, la moglie del padrone di Giuseppe gli mise gli occhi addosso e gli disse: «Unisciti a me!» 8 Ma egli rifiutò e disse alla moglie del suo padrone: «Ecco, il mio padrone non mi chiede conto di quanto è nella casa e mi ha affidato tutto quello che ha. 9 In questa casa, egli stesso non è più grande di me e nulla mi ha vietato, se non te, perché sei sua moglie. Come dunque potrei fare questo gran male e peccare contro Dio?» 10 Benché lei gliene parlasse ogni giorno, Giuseppe non acconsentì a unirsi né a stare con lei. 11 Un giorno egli entrò in casa per fare il suo lavoro; lì non c'era nessuno della gente di casa; 12 allora lei lo afferrò per la veste e gli disse: «Unisciti a me!» Ma egli le lasciò in mano la veste e fuggì. 13 Quando lei vide che egli le aveva lasciato la veste in mano e che era fuggito, 14 chiamò la gente di casa sua e disse: «Vedete, ci ha portato un Ebreo perché questi si prendesse gioco di noi; egli è venuto da me per unirsi a me, ma io ho gridato a gran voce. 15 E com'egli ha udito che io alzavo la voce e gridavo, mi ha lasciato qui la sua veste ed è fuggito». 16 E si tenne accanto la veste di lui finché il suo padrone non tornò a casa. 17 Allora gli parlò in questa maniera: «Quel servo ebreo che hai condotto in casa è venuto da me per prendersi gioco di me. 18 Ma appena io ho alzato la voce e ho gridato, egli mi ha lasciato qui la sua veste ed è fuggito». 19 Quando il padrone di Giuseppe udì le parole di sua moglie che gli diceva: «Il tuo servo mi ha fatto questo!» si accese d'ira. 20 Il padrone di Giuseppe lo prese e lo mise nella prigione, nel luogo dove si tenevano chiusi i carcerati del re.



    Al giorno d'oggi Giuseppe sarebbe sbattuto su tutti i giornali e magari ugualmente in galera.
    http://www.ilsecoloxix.it/p/savona/2...nstagram.shtml
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  12. #72
    whatever.. L'avatar di Misterikx
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    Citazione Originariamente Scritto da Yele Visualizza Messaggio
    Una volta ero al lavoro... in un ufficio con altri colleghi. Ero seduta a una scrivania e di fianco a me sedeva un collega che mi stava spiegando una procedura al computer. Dietro di noi c'era il muro. A un certo punto ho avuto la sensazione che il collega seduto di fianco a me, mi toccasse il sedere. Mentre pensavo che avrei voluto dargli un ceffone, istintivamente, mi sono bloccata e ho pensato che forse mi ero sbagliata io e lui mi avesse toccato per sbaglio. Sono rimasta lì come un'idiota a rimuovere l'accaduto e basta. non l'ho neanche mai raccontato a nessuno.
    Quel tipo, in seguito se n'è andato da quel posto di lavoro, quindi non ho più ripensato alla cosa. Ogni tanto però ci ripenso e credo che non fosse una mia impressione, però cosa posso farci ? niente !
    il Forum serve a sbloccarti..
    brava vai vanti cosí...
    " Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui

  13. #73
    Opinionista L'avatar di Monia
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    Tu quoque Santa, pater mi!




    Non avendolo mai potuto soffrire, questo losco personaggio nordico — detto Santa Claus, in Italia Babbo Natale —, sono grato a quella simpatica biondissima ragazza, Dora Döbling, che sull’onda cosmica delle denunce per stupri e molestie, ha osato denunciarlo alla magistratura del suo Paese, inguaiandolo. Il magistrato di Stoccolma ha disposto di fermare la marcia trionfale del garrulo eremita verso l’Italia dei supermercati e delle luminarie tremule sulle piazze e nelle famiglie, coi loro angioletti affamati di doni in armi improprie e dolciumi inalterabili. Ma l’attesa del babbino non sarà a vuoto. Il sistema industriale troverà sicuramente qualche cybersurrogato digitale che lo farà riapparire virtualmente, puntuale come un cinepanettone di fragranza inaudita; l’altro subirà un processo a piede libero, da cui uscirà trionfalmente.


    Dora Döbling diciassette anni fa era minorenne e quella notte vagabondava per un villaggio in Dalecarlia dove sperava incontrare abitanti da leggende medievali usciti dai doppi vetri opachi di vapori e scivolanti giù dai camini. In una straduzza l’attrae e l’emoziona, allarmandola non poco, un rumore di sonagliere. Il cuore le batte forte. Ed ecco, davanti a lei, autentico come un vero nonnino, nientemeno, il celebre Babbo Natale che, sotto gli enormi baffoni candidi, le sorride e la saluta: «Ciao Dora. Vorrei bere qualcosa di caldo». A lei passa ogni spavento, è felice di far qualcosa per il vecchio gentleman così semplice e così famoso.

    C’è lì vicino un bar, lui ordina due grog caldissimi e tutti i clienti, stupefatti, additano la strana coppia ma non trovano che una risposta sull’adolescente che l’accompagna: Santa Claus ha una figlia! Santa Claus è San Nicola da Bari, dunque gli anni deve contarli in secoli, se mai li ricordi.

    L’ingenua ragazzina gli fa una proposta:
    «Senti, babbino caro, qui danno un paio di camere in affitto con lettini confortevoli, e tu devi essere stanchissimo».
    «È vero», dice, sbadigliando, il caro babbino, e già gli si è accesa, tra le palpebre millenarie, una luce strana.
    Lusingata e felice, Dora l’accompagna al piano di sopra.

    Dal momento che si tratta, tradizionalmente, della notte santa, Santa Claus, mentre tutti dormono, dovrebbe essere al lavoro, lasciare doni ai piedi degli alberi che nelle case, con lucine colorate intermittenti, ricche o povere, trepidanti lo attendono, invece di sbretellarsi impudentemente tra le cure affettuose di un'adorabile fanciulla, più fiduciosa di una Biancaneve di cinque o sei anni.

    Segue un lungo silenzio. E poi dei passi affrettati.

    Gli Alving, i proprietari, chiuso alle tre il locale a pianterreno, hanno sullo stesso piano la loro camera e il bagno, dove si sentono i colpi battuti e gridolini di aiuto di Dora. Credono che Santa Claus abbia avuto un malore e con la loro chiave passepartout spalancano la vicina porta... e cosa vedono? Il venerabile vecchietto introdottosi magicamente con deplorevoli propositi nella cameretta di Dora Döbling, e Dora, in pigiama da notte di pura flanella, che lo tiene a bada tirandogli nervosamente calci su calci. Sorride ai proprietari, la brava Dora, e gli addita il santone, maledicendo con lui la propria sancta simplicitas di troppo. Santa Claus rimette l’abito da neve giurando che mai più accetterà doni da adolescenti isteriche ed esce per le stradine innevate senza pagare il conto ai proprietari, occupati a consolare l’ospite impressionatissima, che li ha pregati di non chiamare assolutamente i Carabinieri (ha fatto un viaggio in Italia l’anno prima: non ricorda altro).

    Custodirà il segreto fino all’anno 2017 e adesso, incoraggiata dalle rivelazioni di così tante donne, ha finalmente parlato.
    Oportet ut scandala eveniant per imparare che l’uomo, anche se vecchio e arzillo come il sopravalutato Babbo Natale, è sempre un Lupo per ogni altro uomo.



    Racconto di Guido Ceronetti, tratto da Corriere.it

  14. #74
    Opinionista L'avatar di Tiberio
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    Ceronetti sempre molto arguto
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  15. #75
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da Yele Visualizza Messaggio
    gli uomini in generale, hanno sempre fatto come gli pareva.!!
    Magari in base alle possibilità eh? Nel mondo di oggi, come in quasi tutti, bisogna essere belli ed intelligenti per poter fare quello che tu dici. Spesso sono le donne belle ed intelligenti a farlo. A me sembra che siamo ritornati alle bellissime statue greche. Gli uomini difettosi cercano di imporre il loro volere.
    Comunque è vero che il patriarcato tenda a far in modo che gli uomini si alleino, ed anche i brutti hanno speranza.
    Ultima modifica di crepuscolo; 21-12-2017 alle 12:11

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