Cosi' funziona, l'ospite estraneo che ti si presenta alla porta e' soggetto a valutazioni diverse dai famigliari, per quanto scapestrati siano.
E, piu' la situazione interna e' incasinata, piu' la ricettivita' di ignoti visitatori e' problematica.
Ovviamente lo scopo non e' costruire la grande fratellanza, ma produrre il maggior agio proprio possibile.
Su presupposti diversi si perseguono scopi diversi adottando metodi diversi.
Essendo il problema collettivo, i numeri, con atteggiamenti privati ed espressioni formali, diventano determinanti per stabilire le linee decisionali dell'insieme.
A me si, a te evidentemente no
Non per questo io, o te cambiamo punto di vista.
In ogni caso non mi sono iscritto al test di intelligenza, ma perseguo quello che valuto mio interesse e non raramente la gnoranza paga piu' di gentili parole e amorose moenze.
Nessuno a te chiede di fare diversamente, un diversamente che, a quanto pare, gli altri applicano maggioritariamente e, in una ottica di autodeterminazione delle societa' e delle persone, ne derivano i risultati che ci sono, discrezionali, ma legittimi.
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".
Alcuni crescono e scelgono la cittadinanza dei genitori. Ai bambini invece interessa poco la cittadinanza, guardano altre cose. Un giorno aboliremo le cittadinanze ma oggi non è così, ignorare questo aspetto è un errore da astrazione, applicando una teoria ad una realtà diversa che viene piegata.
Se esistesse una cultura globale accettata io abolirei i confini subito.
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".
chi sono "gli altri" ?
di che "diversamente" parli ?
Ti rendi conto che la tua frase non vuol dire nulla ?
Il punto è che ci sono persone che nascono qui, o persone che si stabiliscono qui, regolarmente, con il desiderio di lavorare per avere un futuro migliore e per contribuire positivamente a questa nazione, e non vedo perché devono essere considerati persone di serie B, solo perché hanno genitori che sono venuti da un'altra nazione o il passaporto di un altro paese.
La maggioranza si identifica ad esempio in "marocchino che vive in Italia" pochi solo quelli educati più all'occidentale dicono di essere italiani di origine marocchina.
Cioè sono loro i primi a marcare l'essere marocchini come un elemento della loro persona.
Ultima modifica di Tiberio; 15-12-2017 alle 10:52
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".