in questo discorso, ha rilievo la percezione di una persona col desiderio ancora agibile, che si confronti col modo in cui viene percepito nel momento di proporsi; una cosa che si verifica da subito, perché magari a 16 anni ti piace tanto Lina, ma vedi che è corteggiatissima, anche da ragazzi che percepisci come più capaci e competitivi, e la cosa ti stressa;
quindi, inconsapevolmente ti fai piacere Gina; ma il fantasma di Lina resta lì, nello sgabuzzino, e dopo anni, i desideri rimossi escono, perché Gina ha fatto il suo lavoro per renderti sicuro;
se resti senza un partner a 30, 40, 50 anni, il problema della tua potenzialità sociale di incontrare si ripropone tale e quale, col segno di tutte le sicurezze e insicurezze acquisite; di solito, più il tempo passa, più le seconde prevalgono;
tutto questo nel quadro dell'osservazione dei motivi, incentivi e disincentivi, per cui le persone stanno in coppia e tendono a renderla stabile oppure no, e quindi dei tornaconti reali sottintesi nelle diverse teorie di pregio di una determinata condizione; cioè, leggi che la famiglia è una cosa buona e giusta, l'amore, noi, ecc... e sei capace di intendere la famiglia mi mette al riparo da una condizione temuta, e il coniuge non dovrebbe essere libero di privarmi di questo beneficio, anche se non ne può più; a ruota vengono anche i figli, funzionali all'edificio e al vincolo, ecc...