Cono, non ti capisco;
il relativismo è esattamente il contrario di quello che paventi, cioè che qualcuno ti tagli la testa se non condivide la tua idea di verità, cioè, un'opinione tra le altre;
quello che tu definisci spregiativamente relativismo, è il pluralismo delle società libere, per cui si prende atto che ci sono tante opinioni diverse e si decide di porle sullo stesso piano pubblico;
ma se la tua "verità" - tra virgolette perché è un'opinione tra le altre, non un fatto - postula che io sarei un peccatore, mentre io non faccio altrettanto, sei tu ad aggredire me, anche se con modi gentili;
esattamente come saresti tu l'aggredito se un altro depositario della sua "verità" sostenesse che sei tu il peccatore, che so, perché bevi il vov, oppure lo fosse tua figlia per come si veste; pensa se quello si lagnasse del fatto che non gli è consentito infamarvi...