" mi ha invitato a cena ma non mi detto di portare qualcosa.."
" mi ha invitato a cena ma non mi detto di portare qualcosa.."
" Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui
Ecco passiamo agli esempi pratici. Del tipo "Sei una bella ragazza. A ME MI avevi colpito subito quando eri venuta a fare le foto al matrimonio di mia sorella". Seee. Addio.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Apprezza l'enfasi ed il mi rafforzativo!!
In realtà non è del tutto sbagliato dirlo.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
quelli che ti fanno i grattini sulle mani, o sul braccio
Quei buzzurri che, quando ti invitano fuori a cena, al momento di pagare il conto, dicono "facciamo alla romana"...
Si beh al nord è normale che ognuno paghi il suo. Il festeggiato offre il dolce e il bere di solito. Qui al nord siamo così.
Io comunque non sono dell'avviso che l'uomo mi debba pagare la cena.
Ultimamente sto uscendo spesso e non riesco mai a pagare io perché c'è sempre qualche ragazzo che offre. A me sta cosa mette a disagio.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Beh, normale se ci si accorda prima di fare alla romana... mentre l'invito dovrebbe implicare che, chi invita, paga la cena. Questo, almeno, è ciò che suggerisce l'etichetta.
Non è tanto una questione di genere, ma di bon ton: se un uomo mi invita fuori e, quando arriva il conto, si mette a spulciarlo ("dunque... io ho preso il vino e tu no, ma tu hai preso il dessert, perciò...") mi scade di 200 punti. Mi è capitato... e non mi è piaciuto.
Già.
Che poi si fa anche tra amiche, se una di loro mi invita non si aspetta di fare alla romana, anzi si offende!
Detto questo, non dò per scontato che un invito da parte di un uomo sottintenda una "tale" finezza, dal momento che molti pagano solo se sei la loro donna o se gliela ammolli.
Ma sti cazzi?
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
sono di educazione nordica, ma qui esce fuori la mia parte italiota, retaggio di padre e, mi dicono, nonno e bisnonno; mia cognata, quando si andava da qualche parte tutta la famiglia, non riusciva nemmeno a comprarsi le sigarette se c'era papà presente; ma anche il mio ex-suocero, normanno di Normandia, era così, nonostante con me ci corressero solo 12 anni; e io facevo lo stesso coi figli suoi, più o meno la stessa differenza d'età;
in coppia, se c'è confidenza, il problema non si pone, né mi si è mai posto.
c'� del lardo in Garfagnana