Io ci ho vissuto cinque anni più o meno....quell' "abbastanza" quanto pesa?Originariamente Scritto da CignoNero
PS Non si dice "Mei un fiol leder c'un fiol buson" ?
Io ci ho vissuto cinque anni più o meno....quell' "abbastanza" quanto pesa?Originariamente Scritto da CignoNero
PS Non si dice "Mei un fiol leder c'un fiol buson" ?
Moderatore Debate Square
"Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti"
- P. Conte -
Angst essen Seele auf
Originariamente Scritto da Kyra
Qualcuno dei tuo amici nella lista
[QUOTE=CignoNero]Se chiami "credito" la posizione della religione nei confronti dell'omosessualit
[QUOTE=mat612000]Io ci ho vissuto cinque anni pi
[QUOTE=BVZM]Credo che tu non abbia capito la battuta, era sarcastico infatti.
In pratica ti stavo dando ragione ed "ironizzando" sull'eventuale credito che secondo qualcuno questi avrebbero all'interno della societ
[QUOTE=CignoNero]
E non
I'm laying down, eating snow
My fur is hot, my tongue is cold
On a bed of spider web
I think of how to change myself
A lot of hope in a one man tent
There's no room for innocence
So take me home before the storm
Velvet mites will keep us warm.
Tu hai espresso solo quello che pensavi, io lo sto semplicemente scorporando. Ma il tuo discorso "crediti" sembra non essere chiaro solo a me.
Il discorso "crediti" in effetti non c'entra con gli omosessuali, e' una questione assai piu' generica, dove rientrano ANCHE gli omosessuali.
Si riferisce a tutte quelle minoranze che godono di quel "oh poverino" di circostanza. E badate bene, che non e' colpa della minoranza, ma dell'ipocrisia media che circonda la cosa, questo DOVER per forza dimostrare una compassione, o una sensibilita' fuori scala. Sostanzialmente e' una solidarieta' forzata. Mi da' fastidio che la gente si senta obbligata, che ci posso fare?
Capisco che il mio discorso possa facilmente essere frainteso (come sara' -.-), ma se riuscite per un secondo a vedere un quadro piu' generale e un pelo piu' impersonale..... magari riuscirete a capire cosa intendo senza mangiarmi vivo.
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Forse lui pensa che uno stilista che si atteggia un po' frufr
Ancora non penso di mangiarti, anche se ho una fame nera, soprattutto dopo che qualcuno mi ha fatto venire il voglino...ehm... di cinese!
Allora, la frase di circostanza c'è, e di solito c'è con chi non è particolarmente vicino a chi la dice. Mi spiego: se è un suo conoscente, o il lattaio, o l'amico gay del suo migliore amico, forse (e dico forse) ci sarà "oh poverino, ma che ingiustizia che hai subito!".
Se invece il gay di turno sarà il figlio, l'ex fidanzato, il migliore amico o il fratello, probabilmente ci sarà "stai male, devi curarti, ti mando da un dottore" e dritto dallo psicologo o un ti diseredo, ti sbatto fuori di casa (a molti è capitato), un non ti conosco, e nei migliori (o peggiori dei casi, dipende dai punti di vista) ti viene levato il saluto.
Ora, dove sta il credito di cui mi parlavi?
Ecco vedi, per te il male sta nel "credito". Io invece lo vedo nell'ipocrisia delle persone. Credo che adesso sara' chiaro.
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Beh, per quanto riguarda l' analisi storica, possiamo dire che costumi sessuali quali l' omosessualità, la pederastia e il lesbismo, nell' antichità erano la prassi... provate a leggere un' opera di Petronio o, ancor più eclatante, basti solamente pensare alla poesia lesbica, quella degli antichi poeti lirici greci Alceo e Saffo, nativi di Lesbo... Il termine "saffismo" è venuto addirittura a designare per antonomasia il lesbismo...
Nelle città greche vi era una notevole libertà in quanto a costumi sessuali: la prostituzione era svolta in case gestite dallo stato; il concubinato con un numero variabile di schiave era frequente e si ammettevano pratiche sessuali molto diverse dalle nostre (si pensi ad esempio ai riti coribantici di natura orgiastica e, che ci crediate o no, a scopo terapeutico, oppure ai riti dionisiaci). Di fatto quando i filosofi greci disquisiscono di amore, alludono sempre ad una passione detta oggi omosessuale (significativo che in greco non vi sia un termine analogo). Il raffinato erotismo omosessuale influenzò le arti visive, imponendo una forte dose di effemminatezza nell' ideale di bellezza maschile (guardare i lineamenti della statua del mio avatar, please, il Doriforo di Policleto... altro che quel buzzurro di costantino..).
L' omosessualità era frequente nella forma della pederastia pedagogica degli ambienti filosofici, legando fra loro il maestro e l' allievo in un rapporto erotico-intellettuale (questa volta rimando al Simposio di Platone: si pensi al rapporto intimo tra Socrate e Alcibiade, o tra Socrate e lo stesso Agatone).
Sono state religioni quali Islam e Cristianesimo che hanno introdotto l' omofobia, insieme alle regole di alcune società maschiliste (non si può accusare solo la religione cristiana, altrimenti non si spiegherebbe la condanna all' omosessualità presso i romani).
Poi, vorrei riallacciarmi a quanto ha scritto Cornolio:
"Perchè queste sono le "regole" dettate dai valori della società maschilista in cui siamo.
L'uomo deve essere forte, virile, rude, magari un po grezzo, e per essere accettato nella società dovrebbe, in certe circostanze, fare apprezzamenti volgari nei confronti del gentil sesso."
Io stesso sono definito checca da alcuni miei amici, vuoi perché porto un braccialetto rosa, vuoi perché porto i capelli lunghi, vuoi perché non uso il termine "gnocca"...
Altro motivo per il quale mi è stato affibiato quell' epiteto, è per il mio rapporto con le ragazze... le mie migliori amiche sono tutte femmine, e per quei beoti dei miei "amici" chi accorda troppa confidenza alle femmine o è loro amico, è per forza gay...
Questa mi mette proprio tristezza: sono chiamato checca perché semplicemente mi innamoro... Siccome una volta un mio amico ha letto dei mex un po' melensi che ho inviato ad una ragazza, mi disse:" ma dov' è la tua virilità? Ti abbassi a tanto, ma non ti vergogni? Gli uomini, una volta che una ragazza non gliela dà, ne devono cercare subito un' altra, non scrivere queste cose... piuttosto mandala a fare in culo... Cmq hai perso il mio rispetto..."
Vabbè, mi astengo dal commentare, contento lui...
Altro dubbio che da sempre mi assilla: i simpatici seguaci (che purtroppo esistono ancora) del mascellone di Predappio, condannano l' omosessualità perché, a loro dire, "contro natura". Bene, allo stesso tempo, loro che si rifanno alla morale cattolica, condannano anche la sessualità più licenziosa... a questo punto mi domando: ma anche cercare di porre un freno al proprio istinto, non è in qualche modo agire contro natura?
Mah, spero che qualche bacchettone me lo spieghi...
Ultima modifica di Agatone; 21-11-2005 alle 21:09
come diceva Cornolio i dettami della societ
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[RIGHT][I]L'ironia
[QUOTE=CignoNero]Vorrei un paio di chiarimenti soprattutto dai maschietti, se
Bia