Originariamente Scritto da
conogelato
Diciamocela, una buona volta, la verità. Diciamo come stanno le cose: Parlare di Religione e di Spiritualità, anche contestando e criticando, risponde all'unica vera domanda latente dentro ogni uomo: Se prendo male una curva in superstrada, finisce tutto? Abbiamo sete di risposte, Michele. Il nostro animo non riposa fino a quando non trova qualche riscattante significato al nostro vivere quotidiano. La Morte infatti ci terrorizza. E tutto ciò che la prefigura, come la Malattia, la Sofferenza e la Precarietà. Ora: E' apparso Uno che veramente ha vinto tutto questo....tutte le nostre paure. E che ci invita ad aver fede in Lui:
"Chi crede in me anche se è morto vivrà, e chiunque vive e crede in me non morirà in eterno. Che vuol dire questo? Chi crede in me, anche se è morto come è morto Lazzaro, vivrà, perché egli non è Dio dei morti ma dei viventi. Cosí rispose ai Giudei, riferendosi ai patriarchi morti da tanto tempo, cioè ad Abramo, Isacco e Giacobbe: Io sono il Dio di Abramo, il Dio d'Isacco e il Dio di Giacobbe, non sono Dio dei morti ma dei viventi: essi infatti sono tutti vivi. Credi dunque, e anche se sei morto, vivrai; se non credi, sei morto anche se vivi."
http://www.vatican.va/spirit/documen...ostino_it.html