Cari soloni del Coni, guardando il medagliere e soprattutto l'oro della Goggia (che non vedevamo un oro in discesa dagli anni '50) direi: prendere i budget del maschile (non solo nello sci) e trasferirli al femminile, molto in fretta.
Cari soloni del Coni, guardando il medagliere e soprattutto l'oro della Goggia (che non vedevamo un oro in discesa dagli anni '50) direi: prendere i budget del maschile (non solo nello sci) e trasferirli al femminile, molto in fretta.
semel in anno licet insanire, cotidie melius
ma nello sport è così da anni e in svariate discipline...
del resto non è un segreto che le donne si impegnano mediamente di più in tutto... proprio per compensare la differenza nei riconoscimenti... che continuano a essere dispari .
Grande Sofia!!! Una discesa perfetta...memorabile.
amate i vostri nemici
"Tipo piacevole. Mai scontato. Non banale." - Utente da Empoli
-=1313=-
La cosa assurda sapete qual è? Che le atlete donne non rientrano nella categoria professionisti. Vengono considerate dilettanti, perché non esiste un regolamento che ne preveda il professionismo. Avevo letto un articolo ieri, se lo ritrovo lo posto. Rendiamoci conto dell'assurdità di sta cosa.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
In Italia gli sport considerati professionistici sono 6 (calcio, golf, pallacanestro, motociclismo e non mi ricordo). In queste categorie le donne sono effettivamente discriminate perchè non poter accedere da professioniste significa guadagnare molto di meno.
C'è da dire che si tratta di sport che, per ora, le donne praticano di meno degli uomini, ma comunque...
Alt!
Se parliamo di sport invernali, nemmeno gli uomini sono considerati professionisti. Gli unici professionisti riconosciuti in Italia possono essere i tesserati in FIGC (calcio), FIP (pugilato), FIG (golf), FIP (basket), FCI (ciclismo), FMI (motociclismo). Tutti gli altri, uomini o donne che siano, rimangono dilettanti.
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Personalmente mi disturba di più il fatto che poi ci siano i famosi "dilettanti di Stato", qui uomini e donne senza discriminazioni, stipendiati dalle varie forze dell'ordine per allenarsi e partecipare alle competizioni sportive. Sarebbe più sensato riconoscere lo status di professionismo a tutti quelli che con lo sport ci mangiano.
edit: come la Goggia, che non sarà certamente una professionista dello sci ma non penso si dedichi alla redazione di verbali durante la settimana, nonostante faccia parte della Guardia di Finanza.
Ultima modifica di okno; 22-02-2018 alle 09:10
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“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
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Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Non sono esperta, ma forse si mantiene questo tipo di organizzazione (l'inquadramento degli atleti nelle forze dell'ordine) proprio per tenerlo in seno allo Stato ed evitare che venga gestito dai privati, come avviene per calcio, ciclismo, etc. Cioè per non privatizzare tutto lo sport.