questo non è supposto, ma un fatto; il fatto che siamo pochini, non lo rende privato, come una casa in cui il padrone invita solo chi sceglie;
crep, tutta la narrazione cristiana che esponi è un susseguirsi di parabole e circostanze che implicano giudizi morali; a meno che Dio e Satana per te pari siano, o Pietro e Giuda, ecc...Avanti, dimmi che giudizio morale negativo (quelli positivi non possono essere che accettati, no?) ho espresso.
perciò, uno si chiede il senso di quella roba, e viene il tema del libero arbitrio; se Gesù si è incarnato per morire sulla croce, e quello serviva, sono tutti attori di quel copione inteso, predestinati e incolpevoli; pure lo stesso Satana sta lì a fare l'assistente alla regia;
altrimenti, devi riscrivere tutto.