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Discussione: Il Codice Morse - Da Vinci

  1. #1

    Il Codice Morse - Da Vinci

    Forse non tutti sanno - come me fino a mezzora fa - che l'inventore del telegrafo, Samuel Morse, faceva il pittore; era di discreto livello e buon ritrattista: nel 1825 la citta di New York gli commissionò un ritratto del generale Lafayette e dovette andare a Washington per ritrarlo.
    Mentre dipingeva il ritratto del generale, un messaggero a cavallo gli portò un messaggio del padre che gli riferiva che la sua cara moglie si era ammalata, ma si stava riprendendo. Il giorno dopo, un altro messaggio gli dava la ferale notizia della morte improvvisa della moglie.
    Sospeso il ritratto, cavalcò da Washington fino a New Haven solo per scoprire che la defunta era già stata seppellita da tempo.
    L'angoscia di non aver ricevuto i messaggi in tempo almeno per riuscire vederla per l'ultima volta gli fece nascere l'idea di trovare un sistema per comunicare rapidamente su lunghe distanze; ma solo sette anni dopo, mentre tornava dall'Europa - dove aveva soggiornato un paio d'anni in un Grand Tour da artista - incontrò sul piroscafo Charles Thomas Jackson, esperto di elettromagnetismo, che lo iniziò agli esperimenti che avrebbero poi condotto all'invenzione del telegrafo.
    In quel viaggio, Samuel Morse portava con se una grande tela che aveva iniziato l'anno prima e che concluse l'anno successivo: "The Gallery of the Louvre" che poi è l'opera che vi invito a "decodificare" identificando il maggior numero possibile dei famosi quadri del Louvre che Morse volle inserire nella sua tela.

    Qui con i numeretti i quadri che mi sembrano più leggibili...


    e questa è l'opera a maggiore risoluzione (ci metterà un po' a scaricarsi e forse verrà ridimensionata in base al vostro schermo), per i volonterosi decodificatori del Codice Morse - Da Vinci.
    Io non mi ci sono messo ancora a cercarli tutti, vi lascio quelli facili e poi se ne restano senza nome proverò a scendere in campo pure io.


  2. #2
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    Wow. Non sapevo tutto questo di Morse e lo trovo molto affascinante.

  3. #3
    "La Galleria del Louvre" non è la riproduzione dal vivo di una particolare sala del Louvre ma un'opera di fantasia, ispirata a quell'ambiente.
    L'obbiettivo di Morse nel dipingere questa grande tela era sostanzialmente venale: pensava di far soldi in America, dove non c'erano ancora musei, con questa grande compilation di quello che secondo lui era il meglio della pittura visibile al Louvre e far pagare un biglietto a chi voleva risparmiarsi la traversata oceanica.
    Pertanto i quadri appesi alle pareti rispondono al gusto personale di un pittore americano a Parigi e alla considerazione generale della fama dei pittori antichi nel 1830.
    La scelta più bizzarra (non ai nostri occhi contemporanei, ma a quelli dell'epoca) è forse il n. 6, in cui non è difficile riconoscere la "Buona fortuna" di Caravaggio.





    Il quale Caravaggio all'epoca godeva di scarsissima fama, specie in Francia: per Nicolas Poussin "era venuto per distruggere la pittura" e in una classifica settecentesca dei migliori pittori di tutti i tempi, al primo posto stava Rubens e Caravaggio stava al 52esimo.
    E anche per tutto l'800 era considerato un "minore", per John Ruskin andava collocato fra "gli adoratori della depravazione", finché, attorno alla metà del secolo scorso, Roberto Longhi non lo riportò fra i grandissimi mostrando gli influssi che aveva determinato su tutti i grandi pittori che lo seguirono: "Ribera, Vermeer, La Tour e Rembrandt non avrebbero mai potuto esistere senza di lui e l'arte di Delacroix, Courbet e Manet sarebbe stata completamente diversa.".
    Se con l'inserimento di Caravaggio Morse ha dimostrato buon occhio e originale scelta, altrettanto non si può dire per i ben 3 Murillo e i tre Van Dyck, decisamente fuori posto in una classifica "Top 30 del Louvre" e forse anche in una "Top 300"; ma perfettamente in linea col gusto più retrivamente conformista dell'epoca.

  4. #4
    Il numero 3, anche se in prospettiva assai distorta, è senza dubbio una "Immacolata Concezione" di Murillo.
    Ma probabilmente Morse l'ha dipinta a memoria, senza averla sotto gli occhi.
    Un raffronto fra il quadro dipinto da Morse e l'Immacolata Concezione di Murillo (che il maresciallo napoleonico Soult "prelevò" a Siviglia e portò in Francia) ci conferma la possibile somiglianza, ma solleva parecchi dubbi.


    Prima di tutto, quando Morse era al Louvre quel quadro stava ancora in casa Soult e solo nel 1852 fu venduta al Louvre per l'astronomica cifra di 650.000 franchi, la più alta somma mai pagata fino ad allora per un quadro; e poi, guardando bene la copia di Morse, a sinistra si vede una figura vestita di marrone che allunga una mano e a destra solo due angioletti che reggono un cartiglio: un contorno ben diverso rispetto all'Immacolata di Soult.
    Ma che si trova in un altro quadro del Louvre, sempre di Murillo, "Immacolata con sei figure": qui tutto torna a parte le proporzioni del quadro e della cornice che sono di forma completamente diversa:


    L'unica spiegazione possibile è appunto che Morse l'abbia dipinta a memoria quando ha completato il quadro una volta tornato in America: e, come dire, ne abbia fatto un "telegrafico" riassunto visto che ormai i suoi interessi stavano migrando dall'Arte alla tecnologia dell'informazione.

  5. #5
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    Il n. 3 era difficile da indovinare, così distorto dalla prospettiva. Tra i quadri "facili":

    9. Cleopatra sbarca a Tarso, di Claude Lorrain
    14. La cena di Emmaus, di Tiziano
    17. Ritratto di Francesco I, di Tiziano
    24. La Gioconda, di Leonardo
    27. Vergine con Bambino e San Giovanni (La Belle Jardinière), di Raffaello

    Curioso, invece, il caso del n. 23...
    Googlando il titolo in inglese (Christ Carrying the Cross, oppure Christ Sinking under the Weight of the Cross), il dipinto viene attribuito a Paolo Veronese, mentre non se ne trova traccia traducendo il titolo in italiano, pur con le più fantasiose varianti. Il dipinto non compare neppure tra l'elenco delle opere di Veronese fatto da Wikipedia... strano, vero? Ecco il dipinto ingrandito:



  6. #6
    Questa sopra è una copia in piccolo, tra l'altro rinchiusa in un tondo incongruo rispetto alla copia fatta da Morse.
    Il dipinto che Morse aveva davanti era probabilmente quest'olio su tavola (57x72):


    che nel 1832 era esposto al Louvre e attribuito a Paolo Veronese ma oggi probabilmente meno in vista (o finito nei magazzini) perché declassato a "Bottega di Paolo Veronese".
    Il che spiega anche il fatto che abbia poca popolarità sul web e non sia citato da Wikipedia.

    https://www.photo.rmn.fr/archive/05-...NU0BQD9WQ.html

    Finora li ho ragionevolmente identificati quasi tutti: mi manca il 12 e, chissà se si può indovinare, quello che sta copiando il tipo seduto a sinistra.
    Ultima modifica di Kurono Toriga; 18-03-2018 alle 20:04

  7. #7
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    Sarà pure un'opera di bottega, ma l'esecuzione del tuo Veronese mi sembra di gran lunga più curata della copia sciatta e onestamente bruttina che avevo trovato io... infatti, mi aveva un po' stupito sapere che era un'opera di Veronese.

    Citazione Originariamente Scritto da Kurono Toriga Visualizza Messaggio
    Finora li ho ragionevolmente identificati quasi tutti: mi manca il 12 e, chissà se si può indovinare, quello che sta copiando il tipo seduto a sinistra.
    Quanto ai due quadri che ti mancano, credo di poterti aiutare... dopo una rapida, fruttuosa googlata.
    Il quadro di Morse si trova al SAM (Seattle Art Museum), il cui sito web dedica ampio spazio a questo curioso quadro... che, oltre ad essere stato riprodotto con una buona risoluzione, è stato anche dotato di un'utilissima lente di ingrandimento, orientabile con il mouse, che ti permette di osservare i particolari dei dipinti riprodotti da Morse nella sua galleria, qui:

    http://www.seattleartmuseum.org/morse

    Il sito del SAM si sofferma anche sul "tipo seduto a sinistra": presumibilmente, il pittore Richard West Habersham:



    Habersham, giovane ritrattista americano originario della Georgia, era stato compagno di stanza di Samuel Morse durante il suo soggiorno parigino e, secondo quanto riportato dal sito del museo di Seattle, era stato incluso nel dipinto come una sorta di durevole tributo alla sua fama pressoché nulla. Habersham è stato ritratto mentre riproduce un paesaggio, anche se non pare stia direttamente copiando alcuno dei paesaggi o delle marine inclusi da Morse nelle sue miniature del Louvre.

    Quanto al n. 12 che non riesci ad individuare, si tratta del dipinto di Rembrandt "Tobia e l'Angelo":



    Tutti i quadri della galleria del Louvre riprodotta da Samuel Morse nel suo dipinto li trovi elencati nel link qui sotto (così puoi anche controllare se quelli che hai individuato sono corretti):

    http://www.seattleartmuseum.org/Asse...the-Louvre.pdf

  8. #8
    Citazione Originariamente Scritto da Monia Visualizza Messaggio
    Tutti i quadri della galleria del Louvre riprodotta da Samuel Morse nel suo dipinto li trovi elencati nel link qui sotto (così puoi anche controllare se quelli che hai individuato sono corretti):

    http://www.seattleartmuseum.org/Asse...the-Louvre.pdf
    Le attribuzioni del museo di Seattle coincidono quasi del tutto con quelle che avevo individuato, a parte quel paio di inesattezze di cui ho già detto, l'Immacolata con sei figure confusa con l'Immacolata Concezione di Murillo e l'attribuzione al Veronese di quel lavoro di bottega.
    Anche l'attribuzione del ritratto di Van Dyck, 28 Anthony van Dyck (1599–1641, Flemish), Portrait of a Man in Black (the artist Paul de Vos?) - che tra l'altro si trova a Vienna - andrebbe corretto con quella del Louvre, Le Gentilhomme à l'épée - Portrait présumé du peintre Jan Boeckhorst, l'unica che può essere stata sotto gli occhi di Morse: ma sono due repliche quasi identiche e facili da confondere.
    Non escludo, anzi è probabile, che queste inesattezze siano dovute a Morse che probabilmente ha lasciato scritto l'elenco dei quadri utilizzati ad uso dei futuri ammiratori della sua opera.
    Quello che non avevo proprio visto era il "Vaso Borghese", ma qui Morse ha esagerato davvero: più che "telegrafico" il Vaso Borghese (che è alto come un uomo e largo più di un metro) risulta "zippato", visto che lo ha ridotto a un'altezza di mezzo metro circa.

    Citazione Originariamente Scritto da Monia Visualizza Messaggio
    Quanto ai due quadri che ti mancano, credo di poterti aiutare... dopo una rapida, fruttuosa googlata.
    Utilissimo l'aiuto per il Rembrandt che era davvero troppo confuso, a parte l'angelo; ma per quanto riguarda il quadro che sta dipingendo Habersham nemmeno il museo di Seattle sembra in grado di dare aiuto.
    Eppure non è un semplice paesaggio, ci sono sì nuvole, montagne e forse un lago e una cascatella ma si nota anche abbastanza distintamente una figura inginocchiata che prega in basso sulla destra:


    Se fosse un Gesù in preghiera - nel deserto o nell'orto degli Ulivi - ci potrebbe essere qualche speranza di identificarlo in un dipinto del Louvre; se è un'anonima pastorella, sarà più difficile, se non impossibile.

    Oltre al dipinto di Habersam, ne resta solo un altro da indovinare: quello - senza numero e che chiameremo il 38b - compreso fra il 38 e il 39 nella numerazione di Seattle.
    Essendo stati identificati sia il 38 che il 39 è evidente che anche il 38b è la copia di un quadro del Louvre; ma il museo di Seattle non è stato in grado di identificarne l'originale e, se si sono basati su quanto lasciato scritto da Morse, nemmeno l'inventore del telegrafo ha specificato cosa avesse copiato.
    Questo è davvero un bel mistero, perché non provare a identificarlo?
    La "Madonna dell'Uva" di Pierre Mignard, che è lì vicino, misura 121x94: possiamo quindi ipotizzare che le misure del quadro misterioso siano all'incirca 75x110 e, con i potenti mezzi di Photoshop, provare stiracchiarlo in modo da compensare alla deformazione prospettica:


    poi isoliamo il misterioso 38b e con qualche filtro tentiamo di renderlo un po' più leggibile.


    Ancora cielo, nuvole e probabilmente un lago; forse una casa in cima al monte sulla destra, macchie indistinte in basso, sembrano "impressioni" di Monet, peccato che doveva ancor nascere...

  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da Kurono Toriga Visualizza Messaggio
    Oltre al dipinto di Habersam, ne resta solo un altro da indovinare: quello - senza numero e che chiameremo il 38b - compreso fra il 38 e il 39 nella numerazione di Seattle.
    Beh, ne resterebbe più d'uno, in realtà. A voler fare i pignoli, quelli "possibili" da indovinare, seppure difficili(ssimi), sarebbero 3, oltre al tuo:
    Quello alle spalle di Habersham:



    Quello che sta riproducendo la giovane fanciulla al centro della tela (il SAM ne fa menzione, senza specificare; parla soltanto di "a young woman student eho is copying one of the masterpieces before her"):



    E infine ci sarebbe quello che potremmo definire il 38c, che sta accanto al "tuo" 38b e che, siccome contiene delle figure, potrebbe essere un po' più facile da indovinare:




    Buona caccia!

  10. #10
    Citazione Originariamente Scritto da Monia Visualizza Messaggio

    E infine ci sarebbe quello che potremmo definire il 38c, che sta accanto al "tuo" 38b e che, siccome contiene delle figure, potrebbe essere un po' più facile da indovinare:




    Buona caccia!
    Questo, per ovvie ragioni, è effettivamente il più facile da individuare...


    Jean-Antoine Watteau, Pellegrinaggio a Citera

  11. #11
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    Bravo, Kurono... sul Watteau che hai trovato, direi che non ci piove!

    Invece, vorrei sottoporti la mia idea sul dipinto che sta riproducendo la ragazza al centro del quadro di Morse...
    Usando la stessa tecnica che hai adottato tu di stiracchiare con Photoshop il dipinto tenuto in mano dalla ragazza e che l'osservatore vede distorto, si vede questo:




    Potrebbe trattarsi de "La zattera della Medusa" di Théodore Géricault, che pure si trova al Louvre?



  12. #12
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    P.S. Se riusciamo ad individuare i difficilissimi, sai cosa facciamo?
    Scriviamo al SAM e gli diciamo che siamo disposti a fargli la soffiata se loro ci ricompensano con una menzione d'onore sul sito del museo... che te ne pare?

  13. #13
    Citazione Originariamente Scritto da Monia Visualizza Messaggio
    Potrebbe trattarsi de "La zattera della Medusa" di Théodore Géricault, che pure si trova al Louvre?
    Per un paio di buone ragioni escluderei che la "Copista" sotto l'attento sguardo di Morse, che le sta dando lezioni, stia disegnando la "Zattera della Medusa".
    La prima ragione è stilistica: per il gusto conservatore e conformista di Morse l'arte "contemporanea" (Géricault e Delacroix) non poteva entrare in una compilation che si concentra su '500 e '600 con rare escursioni al '700.
    L'altra ragione è che i segni tracciati dalla "Copista" coincidono ben poco con la vela della zattera.
    Comunque, oltre a "stiracchiarla", l'immagine deve anche essere "raddrizzata" e il risultato sarebbe questo:


    che mi fa pensare a un volto d'uomo, con uno strano copricapo e un oggetto (bastone / scettro) all'altezza delle orecchie.
    Se così fosse, il soggetto potrebbe essere cercato tra gli innumerevoli personaggi delle "Nozze di Cana" che si trovano davanti alla copista; oppure, anche se la simmetria non sarebbe giusta e la somiglianza scarsa, la copista potrebbe star facendo il ritratto del profilo del giovane Hambersham che si trova davanti a lei.
    Ho riassunto qui queste ipotesi, nessuna delle quali è però particolarmente convincente:


    Nessuna di queste ipotesi mi convince soprattutto per un misterioso particolare: l'evidente craquélet sulla superficie dell'opera della copista, craquélet che non appartiene alla superficie del quadro di Morse, basta osservare la mano del tutto priva di crepe.
    Il craquélet quindi è "disegnato" dalla copista che dunque starebbe copiando un quadro molto segnato dal tempo o un bassorilievo antico crepato dai secoli.
    Né va esclusa una ulteriore ipotesi: la copista non ha in mano un pennello (in effetti, osservandola bene, dove sarebbe la tavolozza dei colori?) bensì un utensile per lavorare l'argilla e quindi starebbe facendo una copia in argilla e non un disegno.
    Per venirne a capo bisogna dunque riconoscere il soggetto che ha un'aria abbastanza famigliare, un mix fra il volto della Sacra Sindone e quello di Toro Seduto: ma forse è meglio cercarlo in qualche famoso reperto antico del Louvre,messo lì a chiudere il triangolo con il Vaso Borghese e l'Artemide col cerbiatto.

  14. #14
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    Già... io stessa, mentre ieri sera scrivevo il post, mi sono accorta dell'accostamento improbabile fra il dipinto della copista e "La zattera della Medusa", perché troppe sono le discordanze, le forme, i colori.

    Pare migliore la tua ipotesi, soprattutto riguardo al fatto che la ragazza non sta dipingendo ma riproducendo qualcosa su una tavoletta d'argilla: questo giustificherebbe sia l'attrezzo che tiene in mano (che assomiglia più ad una spatola che ad un pennello), sia l'assenza di una tavolozza, sia le crepe sulla superficie della tavoletta. E, infine, il colore grigiastro della superficie.

    Dando per buona questa ipotesi, fra i quattro profili maschili che hai selezionato il più (vagamente) somigliante sembra essere il vecchio con la barba grigia e il copricapo rosso, anche per la forma (gobba) particolare del naso. Ma...
    1. il cappello riprodotto dalla ragazza è diverso da quello del vecchio e da qualsiasi altro copricapo presente nel dipinto di Veronese (me li sono passati tutti);
    2. nell'opera della copista la folta barba del vecchio non c'è, poiché si vede un pezzo di mento (il resto è parzialmente coperto dalla mano della ragazza), come ho evidenziato in giallo, sotto (n.2);
    3. Infatti, quella che a prima vista può apparire come barba, potrebbe anche essere una figura femminile accovacciata (n. 1)...



    Questo, però, farebbe cadere tutta l'ipotesi sopra... sigh!
    Ma è improbabile che la ragazza stia riproducendo uno dei due paesaggi che ha di fronte (non quello su cavalletto, direi, perché dalla posizione in cui è non può vederlo), perché i segni sulla sua tavoletta proprio non coincidono!

    Se ancora non ti basta questo incasinamento, eccone subito pronto un altro...
    Nel dipinto sul cavalletto, mi sembra di aver intravisto (grazie alla lente di ingrandimento sul sito del SAM) una figura maschile sdraiata... Un naufrago?



  15. #15
    Citazione Originariamente Scritto da Monia Visualizza Messaggio
    il vecchio con la barba grigia e il copricapo rosso, anche per la forma (gobba) particolare del naso.
    Un po' di rispetto per il sommo Michelangelo, messo dal Veronese a suonare il contrabbasso... comunque sono d'accordo che va escluso pure lui.
    Devo rivedere le considerazioni sul craquélet: in effetti compare anche in altre zone del dipinto, a macchia di leopardo, specie in quelle in cui Morse ha usato il bianco.
    Probabilmente questo effetto è dovuto al diverso comportamento dei colori nel tempo o al fatto che lo strato di vernice sia più o meno alto.


    Ciò comunque risolve un problema rispetto all'ipotesi dell'argilla, che nel momento della lavorazione non verrebbe mai lasciata crepare in modo così vistoso, ma ne apre altri sui dettagli del ritratto perché non possiamo sapere quali tratti appartengono a un casuale craquélet e non all'opera della copista...

    Citazione Originariamente Scritto da Monia Visualizza Messaggio
    3. Infatti, quella che a prima vista può apparire come barba, potrebbe anche essere una figura femminile accovacciata (n. 1)...
    Eh sì, si può vedere di tutto dopo un po' che ci si fissa, si chiama pareidolia: se lo giro di 90° in senso orario ci vedo una succulenta testa di cernia!


    Citazione Originariamente Scritto da Monia Visualizza Messaggio
    Nel dipinto sul cavalletto, mi sembra di aver intravisto (grazie alla lente di ingrandimento sul sito del SAM) una figura maschile sdraiata... Un naufrago?
    Il "particolare" di Habersham che dipinge (sempre nella stessa pagina del SAM) ha maggior risoluzione di quello che ti mostra la "lente" e lì mi sembra che si tratti piuttosto di una montagna, con sopra le nuvole e sotto un laghetto con cascata.


    Ora, se vuoi ridere, ecco come sono venuto a conoscenza della carriera di Morse come pittore: cerchiamo di non finire come il tipo di quel thread...
    ---->http://www.finanzaonline.com/forum/i...-da-vinci.html

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