Proseguendo nella descrizione dell'evoluzione umana o processo creativo dell'uomo, si arriva anche ne "La scienza occulta" al riconoscimento di potenze luciferiche e potenze arimaniche, che l'autore differenzia:

Il corpo fisico dell’essere umano su Saturno era un corpo di calore; sul Sole si
verifica una condensazione allo stato di gas o di «aria». Orbene, durante l’evolu-
zione lunare affluisce l’elemento astrale; perciò la parte fisica a un dato momen-
to acquista un grado ulteriore di condensazione e raggiunge uno stato che può
paragonarsi a quello di un liquido dei nostri giorni. La scienza occulta vuole dare
a questo stato il nome di «acqua», ma con questa parola non intende indicare
l’acqua quale l’abbiamo oggi, ma qualsiasi forma liquida esistente.

E' evidente il riferimento ai quattro principi primordiali riconosciuti dai grandi filosofi dell'antichità: fuoco (calore), aria, acqua e terra.

Non tutti gli organismi raggiungono la completa e giusta maturità durante il
periodo solare. Perciò sulla Luna esistono esseri che si trovano ancora allo stadio
saturnio, e altri, che hanno raggiunto soltanto lo stadio solare. Così due altri re-
gni sorgono a fianco del regno umano normalmente evoluto; uno di essi consta
degli esseri, che si sono formati allo stadio saturnio e hanno perciò soltanto un
corpo fisico, il quale anche ora sulla Luna non è capace di diventare il veicolo di
un corpo vitale indipendente: è questo il regno più basso della Luna. Il secondo
consta di esseri rimasti indietro al periodo solare e che non sono perciò abba-
stanza maturi per potersi incorporare sulla Luna un corpo astrale indipendente.
Questi formano un regno intermedio fra quello dei ritardatari saturnii e il regno
umano normalmente evoluto.

Quella che segue, cioè la seconda meta dell’evoluzione lunare, si potrebbe chiamare una marea discendente; si può osservare, pertanto, che in rapporto all’ambiente dell’uomo e anche per lui
stesso si verifica in quest’epoca appunto qualcosa di molto importante: la sag-
gezza viene inoculata nel corpo del Sole-Luna.

Durante le evoluzioni di Saturno,
Sole e Luna egli (l'uomo) ha incorporato nel suo essere i tre arti: corpo fisico, corpo vitale,
corpo astrale. Ma questi arti del suo essere hanno ricevuto soltanto le capacità e
le forze di cui abbisognavano per vivere con una coscienza immaginativa, mentre
mancano ancora gli organi e la forma, a mezzo di cui possano percepire un mon-
do di oggetti sensibili esteriori, quali si addicono appunto per il gradino terrestre
dell’evoluzione.

D’allora in poi l’uomo rimase in tal modo esposto alla continua influenza
di un elemento inferiore della sua natura. Egli potè discendere nella sua vita a un
livello molto inferiore a quello in cui era stato posto durante il corso dell’univer-
so dalle entità della luna terrestre. D’allora in poi l’uomo, nella sua natura, rima-
se soggetto alla continua influenza degli esseri lunari irregolarmente evoluti ap-
punto descritti, i quali si possono chiamare «Spiriti luciferici», rispetto a quegli
altri spiriti, che dalla luna terrestre fecero della coscienza lo specchio dell’uni-
verso, ma che non concessero all’uomo nessuna libertà di volontà. Gli spiriti luci-
ferici diedero all’uomo la possibilità di esplicare nella sua coscienza piena libertà
di azione, ma lo esposero al contempo anche alla possibilità dell’errore e del
male.
Per virtù di questi fatti l’uomo si trovò in un rapporto con gli esseri solari di-
verso da quello assegnatogli dagli spiriti della luna terrestre, i quali volevano svi-
luppare lo specchio della coscienza umana in modo che l’intera vita dell’anima
umana fosse dominata dall’influenza degli esseri solari. Ma gli eventi si opposero
a queste loro intenzioni, venne a crearsi nell’essere umano un’opposizione fra
l’influenza dello Spirito solare e l’influenza degli spiriti lunari irregolarmente
evoluti. Da questo contrasto è sorta nell’uomo anche l’incapacità di riconoscere
la vera natura delle influenze solari, che rimasero per lui nascoste dietro alle im-
pressioni terrene del mondo esteriore.

L’uomo, in balia delle sue rappresentazioni, soggetto all’errore, si esponeva
perciò alle influenze del mondo esteriore, tendeva a soddisfare i suoi istinti e le
sue passioni, senza permettere che venissero regolate dalle influenze superiori
spirituali; da questo fatto è nata la possibilità delle malattie. Per effetto speciale
dell’influsso luciferico l’uomo ormai non potè più sentire la sua singola vita ter-
restre come la continuazione dell’esistenza incorporea. Egli accolse le influenze
terrestri, le quali potevano essere sperimentate per mezzo dell’elemento astrale
che gli era stato inoculato e che si unirono alle forze distruttive per il corpo fisi-
co, e sentì in questo modo il decadimento della propria esistenza fisica. La «mor-
te» si è presentata nel mondo per causa della natura umana stessa. Si tratta qui
di un importante mistero della natura umana, cioè, del rapporto del corpo astra-
le umano con le malattie e con la morte.

Anche la via animica interiore
degli uomini subì grandi mutamenti per effetto dell’influsso luciferico. Si potreb-
bero indicare molti e varii sentimenti ed emozioni sorti da quell’influenza; ne ci-
teremo qualcuno. Fino al momento in cui è intervenuto l’influsso luciferico,
l’anima uniformava il suo lavoro, tutto ciò che doveva fare e formare, alle diretti-
ve delle entità spirituali superiori. Il piano di ciò che doveva essere compiuto era
tracciato a priori e la coscienza umana, in ordine al grado del suo sviluppo, po-
teva anche prevedere come gli eventi avvenire si sarebbero svolti in conformità
di quel piano prestabilito. Questa coscienza profetica andò perduta, quando le
manifestazioni delle entità superiori vennero occultate dal velo delle percezioni
terrestri e che in queste si nascosero le vere forze delle entità solari. Il futuro di-
venne ormai incerto e per tal ragione s’introdusse nell’anima il senso della pau-
ra, che è una conseguenza diretta dell’errore. Si può vedere però anche come, per
virtù dell’influsso luciferico, l’uomo abbia potuto diventare indipendente da al-
cune determinate forze da cui prima dipendeva ciecamente e prendere decisioni
dettate dalla propria volontà. La libertà è il risultato di quest’influsso, la paura e
altri sentimenti simili non sono che i fenomeni che accompagnano l’evoluzione
dell’uomo verso la libertà. Considerata spiritualmente, la paura è comparsa per-
chè nella sfera delle forze terrestri, sotto l’influenza delle quali l’uomo era stato
posto per mezzo delle potenze luciferiche, operavano delle altre potenze, che si
erano sviluppate irregolarmente, nel corso dell’evoluzione, molto prima delle
potenze luciferiche. L’uomo accolse nella sua natura con le forze terrestri l’in-
fluenza di queste potenze irregolari, che diedero la caratteristica della paura a
dei sentimenti, che si sarebbero altrimenti esplicati in modo affatto diverso. Si
può dare a queste entità il nome di arimaniche; sono le medesime che da Goethe
sono state chiamate mefistofeliche.

Qui e anche più avanti è stata fatta una distinzione tra potenze luciferiche e potenze arimaniche, ma io non vedo alcuna differenza tra Lucifero della tradizione biblica e Ahriman della tradizione zoroastriana. Sarebbe come dire che Jahve e Ohrmadz sono due dei differenti o che Cristo e Soshyans sono due personaggi differenti.