Pensavo di trovare pensieri più romantici
-Healthy body, clear mind, peaceful spirit-
-Where there’s will there’s a way-
-Work hard have fun & be nice-
Io vedo vecchi tristi. Forse perché sono poveri, malati, preoccupati, soli, delusi. Tutte queste pippe motivazionali presuppongono salute, sicurezza, serenità complessiva. Le mie amiche sessantenni un giorno sì ed uno no mandano ste catene di ottimismo su Whatsapp, sei una donna splendida, sono una vecchia ribelle, eccetera eccetera. Ma devi essere fortunato, questa è la verità.
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
Per Escolzia
Magari se si vedessero dopo 20 anni, se nel frattempo non sono crepate: "Oh! Quant'ero giovane a quei tempi".
A dimostrazione che tutto è relativo.
Ho notato poi che quando mi trovo a guardare vecchie foto guardo prima gli altri per ricordare com'erano, poi....purtroppo guardo me.
La vecchiaia è una cosa terrifica, l'ultima avventura che, purtroppo non sempre, abbiamo l'onore di affrontare e vivere. Sì perché è un onore e forse, mi dicono, ci siamo dimenticati che una volta, nella notte dei tempi, i vecchi venivano onorati. Forse perché erano pochi.
Diventare vecchi fa paura, è un percorso di perdita e di abbandoni; perdi la memoria, il corpo, la salute, l'attrattiva sessuale, gli amici, molte persone care, il mondo cambia ad una velocità che non ti appartiene più. E magari ti aggrappi, alle cose, agli affetti rimasti che non ti vogliono, ai fantasmi, alle nevrosi e ai pregiudizi di una vita.
Quando sei vecchio ne hai viste tante, ma tante, hai una conoscenza delle cose della vita, bellissima e terribile allo stesso tempo, che richiede un certo tributo di dolore e sopportazione per diventare coscienza-consapevolezza-saggezza(?).
A me i vecchi mi piacciono, beh non sempre e non proprio tutti, ma provo tenerezza, mi ispirano dolcezza come i bambini. Sarà che ho avuto modo di avere accanto nel corso della mia vita, persone anziane. Mi piacevano i racconti, sempre gli stessi come le favole, la loro presenza silenziosa, discreta che non chiede e/o ha paura di chiedere, o perché già sa. Donano presenza. Mi torna in mente quella sull'amore di Lacan che è "donare quello che non hai a chi non lo vuole". Ecco, l'ironia, forse da vecchi si diventa stregoni dell'amore.
PS da piccola una delle mie nonne mi faceva senso quando mi baciava perché sentivo la barba.. e poi è vero è tutto relativo. A 70-80 ci guardiamo indietro e il noi a cinquant'anni è un giovanotto. Le foto delle vecchie da vedere come possibili oggetti di desiderio o meglio attrattiva sessuale fanno cagare, per me, c'ha ragione il Crep. I vecchi puzzano? Il corpo da vecchi, pure il mio eh che sto invecchiando, fa schifo. Ma è tutto relativo,ho provato attrazione sessuale per chi, dicevano, non era oggettivamente bello o giovane. E per me un corpo nudo, bello e giovane lo è fino ai venti-trenta di anni. Ma è solo un corpo. E non mi è mai piaciuto andare a letto solo con un corpo.
Mi piace quello che scrivi, Hosteria, certo più realistico dei brani precedenti.
È vero: i vecchi odorano di vecchio, come gli adolescenti puzzano di feromoni impazziti e indomabili. Ma, in entrambi i casi, basta una doccia tutti i giorni ed un buon profumo deodorante. Ma anche per quello occorre umore stabile e buona salute.
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
Credo di non pensarla come Hosteria , ma forse io sono un caso diseducativo , da giovanissimo sono stato con una donna molto più grande di me io 15 lei almeno 40 ...a letto proprio , mi ha segnato cosi tanto da desiderare solamente quel tipo di donna , le giovanissime come me non la sapevano proprio usare
Non dite cose diverse: lei scrive di aver provato attrazione sessuale per uomini più grandi di lei, perché "non si desidera solo un corpo". L'attrazione sessuale grazie a Dio non ha leggi: può sempre capitare quello che esce pazzo per te, per misteriosi motivi suoi
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
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Giancarlo Giannini e Paola Borboni in un fantastico episodio di Sesso Matto
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)