Ovvio visto che un ordine localizzato produce un maggior disordine globale.
Nello specifico un crescita mondiale del 3% che riduce la poverta' e brutte morti conseguenti implica avvelenemento per varie vie di tutto il sistema.
Mo o salvi il sistema, o metti mano alla demografia.
Per il prima ciascuno ha un suo prima e dopo.
Come il terremoto ha segnato un confine fra prima e dopo.
Aere e situazioni hanno ciascuno loro eventuali prima e dopo discontinuita', non legate ai tuoi punti di riferimento privilegiati.
E perché? Mi devi giustificare quei cataclismi ed una loro assoluta necessità. Per me a logica, se questo è il punto che voleva, ciò uomo e ambiente di oggi, non ha senso tutto il prima, i cambiamenti geologici, climatici e gli organismi estinti. Poteva fare direttamente tutto come è oggi e chiuso.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
A me non interessa molto uno che parla se non nel caso che io intenda le sue parole, se non le intendo vuol dire che tali parole non erano direttamente indirizzate a me, dopo aver riflettuto ovviamente; nella vita i momenti di riflessione sono importanti.
Non è quindi il parlare di un Dio che mi può interessare se non lo intendo o non mi interessa o non va d'accordo con ciò che ho in mente, ma è l'ascoltare il messaggio che è fondamentale per esprimere in noi un certo giudizio.
Se uno blatera lascialo blaterare, anche quello ha un certo un diritto, basta che non diventi un dovere; io credo di usare un termine equo quando dico che il messaggio, nolenti o volenti, che un eventuale Dio dovrebbe trasmettere ai terrestri, sia pacifico, comprensivo e onesto, in sostanza che non sia autodistruttivo; poi i modi per arrivarci sono molteplici e spalmati nel tempo.
"Quanto vorrei essere eterno" mi disse un giorno il mio capo al culmine della sua carriera, invitato ad esprimere il mio parere allora gli dissi "ma lei, i figli, li vorrebbe sempre piccoli?".
Io credo che molta gente debba essere ridimensionata, come si può parlare di Dio quando molti credono di esserlo?
Ma cio' riduce la cosa ad una tua personale sensibilita', certamente non applicabile urbis et orbis, scopo di ogni religione massa la cui propaganda mira a guidare le masse e non i singoli secondo lei suoi codici giuridici terreni.
Ce n'è solo una: se il passato non fosse stato così ci sarebbe un'altro presente e non non ci saremmo.
Questo che dico lo dico perché la cosa più bella che ad un uomo o donna possa capitare innanzi tutto è quello di esistere. Che ci sia Dio o non ci sia non ha importanza, quello che è importante è che io ci sono, come tu e gli altri.
Qualcuno direbbe, nonostante tutto è stata o è una bella avventura.
Certo, non è un discorso accessibile a tutti, però, se almeno ci fosse una tendenza verso una certa umanità, un termine ormai in disuso, non sarebbe male, specialmente per chi viene dopo.
Tra l'altro quello che posso notare, e come tu hai evidenziato, in molte società viene portato avanti questo discorso universalistico di umanità dalla gente laica piuttosto che da quella religiosa, evidentemente per alcuni il basso Medio Evo non è ancora passato; è anche vero che molte colonne cominciano ad incrinarsi ma spesso, come l' uccello rinasce dalle sue ceneri, anche le religioni potrebbero rifarlo ancora, allora non sarà mai il messaggio benefico a prevalere, ma il cattivo messaggio di chi tale messaggio gestisce.
Ultima modifica di crepuscolo; 14-06-2018 alle 15:07
Ma per troppi la morte e' una liberazione.
Perché vuoi precludere ad un dio la capacità e la volontà di creare tutto ed esclusivamente come è oggi la Terra?
Chi o cosa avrebbe obbligato dio a dover creare tutto il passato?
Mi devi spiegare il senso di milioni di anni di un pianeta se ciò che voleva ottenere è lo stato di oggi.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Non avresti mai capito, vivresti solo nel presente come gli animali.
Ti dice niente il pensiero: la storia insegna?