Visioni del mondo proprie la cui esistenza e' ovvia su grandi numeri.
Poi non ritengo conti molto che esistono, ma conti il seguito che ottengono e la capacita' di costituirsi in potere e dare corpo ai propri progetti.
No, chi li vuole tutti dentro, chi fuori, chi selezionati su condizioni varie.
Permettere i tribunali islamici non la ritengo cosa positiva perche' sono una struttura di potere che in parte genera uno stato nello stato costruendo enclavi separate visto che leggi religise e civili spesso confliggono.
Alla fine come ammettere che sia il "padrino" ad amministrare un territorio piu' o meno esteso.
no, io non do per scontato nulla; guardo solo i programmi, scritti nero su bianco, se solo uno si degnasse di leggerli:
la riduzione delle aliquote va dichiaratamente a favore dei più ricchi e in misura progressiva; oltretutto, data la distribuzione del gettito, in media opera solo a nord di Roma; ma non è una cosa gratis; forse ci sono ancora degli ingenui che non capiscono come a minori entrate fiscali devono per forza corrispondere minori servizi, soprattutto se i tagli sono di queste proporzioni;
aggiungi il condono fiscale - altra sottrazione di risorse pubbliche - e avrai penalizzato chi ha sempre pagato e chi è più povero, ché avrà meno servizi;
detto questo, io non mi frego le mani; posso permettermi il lusso di accettare le conseguenze senza problemi di natura personale, quando qualcuno che vuol spezzare le reni alla Grecia, dopo aver scassato la minchia per anni con gli slogan, deve andare effettivamente in Grecia;
ma è il bello della democrazia: invece di lagnarsi, aspettare con pazienza che ognuno misuri le proprie scelte anche sulla sua pelle.
c'� del lardo in Garfagnana
Mattia Feltri, su La Stampa
Eh sì, la pacchia è finita. Qualcuno di voi credeva davvero fosse tutto un bla bla, come il caro vecchio (e compassionevole) celodurismo bossiano? Macché. Questi fanno sul serio. «Dalle parole ai fatti», ha scritto Matteo Salvini su Twitter. Era successo che a Carmagnola, Torino, fosse stata demolita una casa abusiva costruita dentro un campo sinti abusivo. Una questione cominciata dieci anni fa ma, in effetti, conclusa ora che a Carmagnola il sindaco è un’inflessibile signora leghista. Sono arrivati all’alba in un reggimento, polizia e carabinieri più vigili urbani. E la ruspa ha fatto il suo glorioso esordio.
La legge è legge: qualcosa da ridire? Dalle parole ai fatti e soprattutto, aggiungeva Salvini scaricando fierezza sulla tastiera, «prima gli italiani». Però, se non disturbiamo la festa della rettitudine ritrovata, e non inquiniamo la fresca fonte a un popolo assetato di legalità, ci permettiamo di aggiungere un paio di dettagli.
La pericolosa titolare della casa si chiama Fiorangela, ha settant’anni ed è in cura per un cancro. Con lei vive il figlio di cinquanta, tossicodipendente. I due si spartivano questa specie di reggia, trenta metri quadrati, una cucina, un divano letto, un bagno; ma di notte Fiorangela non ci stava: troppa umidità, si coricava nel lusso di una roulotte. Infine una notiziola etnicamente molesta. Fiorangela è sinti ma è nata a Pisa, è italiana. Sua madre era nata a Torino, era italiana, e così la nonna e la bisnonna, e indietro per sette generazioni. Quindi «prima gli italiani» è una canagliata. Ma certo, tutto questo è solo buonismo. Senza quella casetta, oggi l’Italia è un Paese migliore.
ah, questo nel paese delle mafie, italianissime; di cui non si è sentito dire ancora nulla, salvo che si vuole abolire il tetto al contante nelle transazioni.
c'� del lardo in Garfagnana
Le varie politiche economiche creative sono state un di piu', soggette a vari giudizi e di scarsa realizzabilita'.
Il cuore dello sconvolgimento elettorale, che ora sempre piu' ampiamente i commentatori lo fanno risalire all'immigrazione e ai "vili" problemi che genera nei serbatoi elettorali della sinistra i cui effetti si sono avuti gia' nel referendum costituzionale.
Ora, si direbbe, la richiesta sia centrata sul risolvere il problema ciondolanti e sugli investimenti che diano occasioni di lavoro.
Poi certo una improbabile pioggia di sussidi non e' sgradita a chi nulla ha, ma che nulla ha nemmeno da perdere da un accantonamento di mirabolanti risultati, per altro dipendenti da un monocolore.
Tra l'altro il pd mi dice che il mondo produttivo la flat tax la ha gia', cosa che non lo esenta da un'oppressione fiscale superiore del 20% ai colleghi europei, oltre ai costi burocratici.
le piogge di sussidi qualcuno le dovrà pagare; difficile se nel contempo tagli drasticamente le tasse a quelli che le pagano;
che c'entrano poi gli immigrati con le intenzioni di chiudere l'Ilva o con le chiusure o delocalizzazioni di italianissime imprese, che restano italiane in Romania, oppure con le pensioni retributive di milioni, ex sussidiati o dipendenti di enti inutili, non si capisce; perché qui stanno i numeri grossi, e qui mo' dovranno saltare; e meno male che ci siamo arrivati;
le chiacchiere hanno poche settimane di vita ancora, poi scorre il sangue dei tagli; parola del "nuovo" Tria, più padoanista di Padoan
c'� del lardo in Garfagnana
Si direbbe che non avverranno grandi sconvolgimenti, pena in dissenso che come ha colpito gli altri, possono colpire loro.
Pure la chiesa conclude poco, ma con inviti tiene l'angelus popolato.
Direi che la speranza diluita, dia piu' prodotto, di sconvogimenti immediati.
L'ilva e' in valutazione, cosa cosa che prevede tutte le vie.
Le pensioni sono quelle da 5000 euro netti senza contributi, sempre che lo possano fare.
Gli immigrati ci entrano con il quotidiano degli elettori.
Ovviamente economia e ordine nelle strade sono piuttosto separati come temi, ma determinano il consenso e la sua mancanza.
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".
Nessuno stato ama pubblicizzare ed enfatizzare che ha abdicato al suo potere sovrano.
Cosa che pero' non passa inisservata ai suoi abitanti storici che vedono restringersi il proprio spazio giuridico e sociale.
Cosa che crea reazioni tese a riconquistare queste enclavi a loro estranee e pure in genere ostili, sia per vocazioni personale, sia per dovere di gruppo imposto da altre legge e leaders.
Tra l'altro iri sentivo che in una rubrica di radio 1 "italia sotto inchiesta" che i club di scambisti si costituiscono come onlus di valore sociale fruendo di esenzioni fiscali.