Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
No, ammettere la possibilità di manipolazioni psicologiche nel commercio non ha niente a che vedere col ritenere la gente colpevole del malgoverno perchè la si considera una massa ignorante e indegna di scegliere.
Io dico che il consumatore sa scegliere eccome, ma lo fa fra le merci offerte con una mano sopra la tasca che mica siamo tutti ricchi. Il tuo rigore logico perde colpi.
appunto, ha più opportunità, più libertà; ma nessuno è così ingenuo da non capire che tra un prodotto che costa 100 e un succedaneo che costa 30 non ci sono differenze qualitative; semmai, le manipolazioni avvengono in senso contrario, nell'investimento d'immagine e pubblicitario, spingendo il prodotto di marca, premiato oltre il valore d'uso;

Il solito minestrone che ti piace tanto, ora confondi la merce generica di cui parlavo io (lavatrici, automobili) con la sicurezza alimentare. E che sto dicendo io? Che la nostra industria alimentare è la migliore e rischiamo di mandarla a puttane!!!
perché la manderesti a puttane ? il trend storico va al miglioramento delle scelte e la produzione italiana è spinta a migliorare proprio attraverso il pungolo della concorrenza; prima della globalizzazione i prodotti italiani erano molto peggiori, proprio perché tra sussidi UE e mancanza di alternative non c'era alcun interesse ad investire e migliorare;
è proprio la protezione storicamente e scientificamente a mandare a puttane i settori nazionali, perché li esonera dalla competizione compensando a spese di tutti le incapacità degli operatori di stare sul mercato;

E tu sei scemo a ripetere le stesse obiezioni a cui ho già ribattuto?
è inutile che ti scaldi; io non ti ho dato della scema, ma il contrario; ho dato per scontato che di fronte a due prezzi molto diversi tu saresti consapevole di un prodotto diverso e, come te, chiunque;

Se la merce sta sul mercato, la gente la compra, se no a che ci serve il commercio? Per te la colpa è del consumatore finale se compra un prodotto scadente e non di chi lo produce e vende. Tu sì che ragioni come Yele.
no, perché sul mercato tanti prodotti scadenti non ci sono più e i consumatori selezionano; tu contesti questa libertà di scelta, ma non sai specificare cosa lo stato dovrebbe fare, oltre ai controlli sanitari e gli obblighi di etichettatura;
la tua logica è speculare a quella dei produttori di "parmesan" che potrebbero dire che il loro prodotto sarà anche meno gustoso del parmigiano, ma che si dovrebbe favorire il prodotto nazionale USA perché in fondo le qualità organolettiche, con additivi leciti, sono le stesse per un quarto del prezzo, e che il parmigiano alla lunga rischia di spiazzare il loro prodotto;

Il resto è un delirio senza senso perchè il mio discorso riguarda la qualità del cibo e la salvaguardia del prestigio della nostra industria alimentare, ma tu vedi spauracchi autoritari e restauratori ovunque.
certo che è una mentalità autoritaria, quella dell'autarchia e del protezionismo; è un fatto storico: chiusure, protezionismi, mercantilismi e altre barriere sono un tratto tipico degli autoritarismi e un tentativo di coartare la libertà di scelta dei consumatori;

e il prestigio dell'industria alimentare italiana non lo tuteli sottraendo i produttori alla competizione, ma facendo in modo che i prodotti siano riconoscibili e controllati; è ovvio che se poi i produttori "italiani" fanno i prosciutti di parma coi maiali slovacchi, o il tessile di firma cucito in Pakistan, quando la cosa si scopre o qualcuno va a leggere le etichette è quello che sputtana il prodotto nazionale;

ripeto: prova a formulare una legge, un provvedimento, una cosa che faresti, e ti risulterà subito chiaro che non avrebbe senso o sarebbe controproducente; perché devi pensare che i tecnici nazionali, i diplomatici, gli industriali che negoziano i regolamenti siano degli idioti, mentre tu hai capito tutto di come si tutela l'agroalimentare italiano ?