Il mio primo contatto con le prostitute avvenne a nove anni, ad Amsterdam, insieme ai miei genitori e una coppia di loro cugini. La curiosità di andare a vedere le belle donnine in vetrina ebbe la meglio e così, essendo tutti insieme, grandi e piccini, chiesi a mia madre cosa ci facessero quelle ragazze in "vetrina". Mia madre sorridendo mi disse che siccome erano molto belle, allora venivano esposte, in modo che tutti potessero ammirarne la bellezza. Mi sembrò logico e quindi ci credetti. Dopo qualche minuto però sentii dire a mia madre, scherzando immagino, che avrebbe autorizzato mio padre ad andare con una di quelle donnine, a patto però che la scegliesse lei per lui. Tutto terminò con una risata generale degli adulti e amen.
Il secondo contatto avvenne a Francoforte. Sapete già la storia, l'ho raccontata, facevo il cameriere e da "novizio" fui portato in diversi locali vicino la stazione di Francoforte, nei quali dai pub, percorrendo delle scale, si giungeva ai piani superiori dove lunghi corridoi erano intervallati da monolocali su entrambi i lati, curiosando, si potevano scorgere belle ragazze di ogni parte del pianeta, in baby-doll, che ti sorridevano, mentre ti invitavano ad entrare.
Tutte bellissime.
Mentre i miei colleghi, tutti giovanissimi come me, non perdevano tempo ad entrare, io mi soffermavo nei corridoi e tentennavo. Non ho avuto mai in coraggio di entrare, neanche quando gli istinti erano fortissimi. Ebbi delle noie per questo perchè potrete benissimo immaginare le facce e i dubbi dei colleghi. Il titolare del ristorante poi, saputo dai colleghi che non "consumavo", arrivò pure a parlare di me ad una "signora" che spesso veniva nel ristorante (La storia dell'amazzone, ricordate?), per organizzare un incontro, in quanto, occasionalmente si prostituiva, se il cliente le piaceva, naturalmente.... Ancora una volta non accettai e non potete immaginare quando mi sia costato, in termini di presa per il culo, fraintendimenti e minacce velate di raccontare la storia a mio padre (che bastardo!!!)
Ma vabbè, lasciamo stare, per fortuna ho un carattere forte e ho sempre superato questo genere di problemi senza rimanerne turbato.... ho sempre saputo cosa ho voluto per me, dalla vita.
Per quanto fossero belle, le prostitute incontrate e carismatica, l'Amazzone conosciuta al ristorante, con la quale dialogavo piacevolmente, per mio carattere, non sono tipo da pagare una donna per andarci a letto.
E non lo dico per farmi bello, per eccessivo riguardo verso le donne, molto più egoisticamente, lo faccio, o meglio, non lo faccio, per rispetto principalmente verso la mia persona.
Probabilmente, se non avessi saputo che l'amazzone si prostituiva ed il titolare, avesse organizzato di nascosto, magari ci sarei andato.... era molto bella (e poi assomigliava a Loredana Bertè
).
Il terzo contatto con una prostituta è avvenuto quando, da addetto al ricevimento, prima in un villaggio e poi nell'albergo di fronte al villaggio, sempre della stessa proprietà, incontrai una splendida donna, sulla quarantina, la quale si accompagnava sempre con lo stesso uomo. Da ingenuo pensai che erano amanti e questo me la fece inquadrare nell'ottica romantica.... quelle classiche storie di amanti, i quali cercando di ritagliarsi uno spazio tutto per loro, all'insaputa dei loro legittimi consorti... giravano per alberghi lontani dai luoghi in cui vivevano per scongiurare di essere scoperti. Si ok, moralmente sbagliato... però a me facevano tenerezza guardarli.
Venivano spesso... d'estate al villaggio, chiedendo un bungalow che fosse lontano dalla spiaggia e da occhi indiscreti.... d'inverno in hotel, dato che il villaggio era chiuso, ed io letteralmente estasiato dalla sua bellezza, invidiavo non poco il suo amante.
Una volta però, lei entrò accompagnata da un altro uomo. Non potete immaginare come ci sia rimasto male e lei se ne accorse, perché parve imbarazzata e guardava dappertutto tranne che verso di me, quella volta.
Saliti in camera cominciai a rimurginare.... "Ma come, tutti questi mesi a pensare che fosse l'amante di quell'altro uomo e invece...è una prostituta!!!) ebbi anche delle reazioni da ingelosito e da "tradito"....
come se in qualche modo avessimo avuto una storia insieme e, per un attimo, mi venne anche la tentazione di scrivere il numero del mio cellulare in un foglietto ed inserirlo dentro il suo documento d'identità, pensando
che, se era veramente una prostituta, allora non si sarebbe offesa, anzi.... e mi sarei volentieri passato lo sfizio.
Poi, come sempre accade, ti passa l'adrenalina, le emozioni forti e ritorni lucido.... tanto che sorridi all'idea malsana che ti era venuta in mente e... come non fosse accaduto nulla, non ci pensi più.
Le volte successive che venne in hotel o al villaggio non suscitò in me nessuna emozione come quella provata quando scoprii chi fosse. Era il 1998 ed ero fidanzato con la mia attuale moglie.
Detto ciò dico la mia sulla prostituzione in generale :
Solo l'idea di pensare a donne che sono schiavizzate, sfruttate e poi anche, a volte, purtroppo, uccise, mi scatena istinti omicidi verso quegli "animali" che compiono di questi crimini. Le donne libere da ogni costrizione, anche economica, che decidono in piena libertà di svolgere questo... chiamiamolo "mestiere" (tra virgolette), allora che lo facciano pure, senza problemi e che nel farlo, adottino anche un minimo di "compassione" e considerazione verso coloro i quali, per diversi motivi, non ultimi problemi di handicap, hanno grossi problemi relazionali con l'altro sesso tanto da non poter vivere storie sentimentali e quindi rapporti sessuali regolari e duraturi.
Tutto il resto è ipocrisia... io per esempio, se avessi il permesso di mia moglie, mi prostituirei con tante belle donne.... perché se il mio ego mi impedisce di pagare per certe prestazioni, allo stesso modo non mi impedisce di ricevere delle compensazioni economiche per certe mie.... prestazioni!!!!
con affetto
un gran figlio di buona donna!!!