Originariamente Scritto da
Pazza_di_Acerra
qui anche tu cadi nella trappola "politicista" in cui si trovano i
captivi figli della Controriforma:
tutte queste cose sono vere, ma molto sopravvalutate rispetto al portato logico-filosofico di quel processo di ellenizzazione del modo ebraico;
il paradosso - che sfugge se non si è preparati - è che quella razionalizzazione opportunistica di una nuova "Legge" - peraltro corredata di commenti significativamente ambigui e contraddittori - è esattamente il presupposto che, attraverso Agostino e Lutero, anch'essi analogamente fraintesi, porta dritti come una freccia allo smantellamento dell'etero-normazione e all'autonomia, cioè alla ragion pratica di Kant e all'etica laica; per non parlare dei raffinamenti successivi, Hegel e Nietszche, Marx...
e la cosa dovrebbe risultare ovvia proprio a partire dalla sistemica filosofica greca, che esclude l'irrazionalismo, quindi l'eteronomia come principio "forte", con tutto il corredo arcaico di postulazioni derivanti dal paganesimo;
anche la stessa figura trinitaria, per quanto evocatrice di paganesimo, è una cosa che va argomentata secondo principi razionali, che ne smentiscono qualsiasi portato qualitativamente regressivo;
certo, si tratta di un trauma della Modernità, che una parte vive come deprivazione del sacro, vedi il Pasolini di Medea:
quando la natura ti sembrerà naturale - e non sacra -
sarà tutto finito; e così per tutto l'irrazionalismo mistico;
tutto il processo di razionalizzazione conduce all'interiorizzazione consapevole di qualsiasi legge, con l'ammissione necessaria di questa esigenza da parte di tutte quelle voci religiose che hanno trovato utile razionalizzare le loro pretese di eteronomia, e hanno fatto come l'ingegnere della barzelletta che raccontava il mio suocero, ingegnere francese: sotto la ghigliottina, dopo due inceppamenti, quello, con aria trionfante, disse:
ho trovato cosa blocca la lama !