Un testo di difficile comprensione sia per i continui salti temporali non sempre facilmente inquadrabili, sia per una scrittura scialba ed arida, non scorrevole. Il libro a mio avviso non rende memorabile la protagonista (la fotogafa Gerda Taro, compagna di Robert Capa, uccisa a 27 anni durante la guerra civile spagnola) , perché troppo incentrato sui suoi amici, di cui si mettono in rilievo particolari insignificanti.
Non mi è piaciuto ed a stento sono arrivata alla fine.
Un esempio dello stile, non particolarmente felice: “attraente come può esserlo una ranocchia stropicciata che parla con la pipa in bocca”. In definitiva, una lettura che non lascia traccia.